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Autore: SvaneH    20/09/2012    6 recensioni
Nelle leggende terrestri, io sono descritto come il Dio dell’Inganno, il Mentitore, o il Dio del Caos. (...)
Nelle leggende terrestri, è anche narrato di come tutto ciò serva a mantenere l’equilibrio dell’universo. (...)
Nelle leggende terrestri, sono anche sposato, con una donna. (...)
Le leggende terrestri dicono molte cose su di me.
Non tutte sono false.
(dal prologo)
Loki/Sigyn (post Avengers)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Essere innamorati è romanticissimo, ma non c'è nulla di romantico in una proposta di matrimonio. C'è persino il rischio di essere accettati!

(Oscar Wilde)

 

La mattina del matrimonio, Sigyn si alzò piena di energia, pimpante e per nulla preoccupata.

Anzi, tranquilla.

E impaziente.

Non vedeva l'ora di scoprire il piano di Loki, e come l'avrebbe aiutata.

Aveva un po' di timore, questo sì, ma si fidava di lui. Completamente.

Vestendosi, provò a immaginarlo al suo fianco, all'altare, e sorrise.

Sarebbe stato meraviglioso se lo sposo fosse stato lui.

Smettila, Sigyn; pensò, tanto non accadrà mai.

Le ultime parole famose …

 

Poco dopo era sulla porta, pronta per uscire e raggiungere suo padre, che l'avrebbe accompagnata dalle sarte per la vestizione.

Loki era di fronte a lei, per salutarla.

-Andrà tutto bene. E fai quello che devi, ricordati.

Lei annuì -Certo. Ti aspetterò.- gli fece l'occhiolino, e sorrise.

-Ora però mi serve un bacio di incoraggiamento.- scherzò, alzandosi in punta di piedi per baciarlo, mentre lui ridacchiava.

-Vai. Ci vediamo … dopo.

Si scambiarono un'ultima occhiata, e Sigyn uscì, lasciandolo solo.

 

Il matrimonio avrebbe avuto luogo nella piazza di Asgard, e celebrato da un sacerdote.

Sigyn si sottoponeva docilmente alla tortura della vestizione: l'abito era rosso, di un rosso splendente, leggero e semplice; con un mantello bianco.

Rimase a occhi chiusi mentre la truccavano e acconciavano, distraendosi pensando a Loki.

Poi …

-Lady Sigyn, potete guardare ora.

Aprì gli occhi di scatto, e rimase senza parole: non si era mai vista così bella.

Si voltò, stupita, e come non mai desiderò avere Loki al suo fianco.

-Siete pronta?- le domandò una delle sarte, la più anziana, e la ragazza annuì.

La accompagnarono fuori, dove la aspettava suo padre, che sgranò gli occhi appena la vide.

-Sei splendida, figlia mia.- sorrise, e Sigyn ricambiò il sorriso.

Salirono in carrozza per dirigersi verso l'altare della piazza, dove il sacerdote e lo sposo attendevano, attorniati dagli invitati.

 

Loki, intanto, aveva portato a termine il suo piano, riuscito alla perfezione.

Lanciò un'occhiata di sufficienza all'individuo accasciato sul pavimento, svenuto, e ridacchiò.

Le botte in testa, da dietro, funzionavano sempre.

Si guardò allo specchio, gongolando soddisfatto: impossibile riconoscerlo, era identico a lui.

E quando si accorgeranno che non sono chi credono, sarà troppo tardi e saremo già lontani, pensò sorridendo, e si preparò per recarsi nel luogo prestabilito.

 

Quando Sigyn scese dalla carrozza, non fu stupita di notare tutti i curiosi e gli sfaccendati impegnati a guardare, insieme agli invitati, comodamente seduti sulle panche scelte per l'occasione.

Guardandosi intorno, notò come la gente la fissasse, commossa o sorridente, ammirata dalla sua bellezza.

Ma lei cercava solo un volto.

Volto che non vide.

Con una stretta al cuore, si decise a volgere lo sguardo su Lord Bjǿrn, in piedi alla destra del sacerdote.

La stava fissando, uno sguardo incredulo e ammirato, e le sorrise, facendole l'occhiolino.

Ricambiò il sorriso, sentendosi stranamente meglio.

Quel modo di fare le ricordava Loki.

A proposito, dov'era?

Cercò ancora con lo sguardo, ma non lo trovò.

Sperando che non avesse avuto contrattempi, si accomodò al fianco del futuro marito, mentre il padre gli stringeva la mano, prima di andare a sedersi.

Poi, il sacerdote cominciò a parlare.

-Quest'oggi, venerdì, assisteremo all'unione tra …

-Scusatemi.- sbigottiti, tutti si girarono verso Lord Bjǿrn, che aveva appena pronunciato quella parola.

Il cuore di Sigyn mancò un battito. Cos'era successo?

-Scusatemi se vi interrompo, ma prima vorrei dire alcune parole -si voltò verso Sigyn- rivolte alla mia futura sposa.

Lei si limitò a guardarlo, senza notare il muto assenso del sacerdote, e aspettò.

-Lady Sigyn, vorrei esprimere, prima di diventare il vostro sposo, la portata del mio errore. Avevo sostenuto, tempo fa, che l'amore fosse solo egoismo. Ma ora, sono costretto ad ammettere che non è così. Come ammetto che non considero più il matrimonio una forma di abietta schiavitù, ma un modo per dimostrare i propri sentimenti alla persona amata.- parlò senza staccare gli occhi dai suoi, e ammiccò, come per farle capire qualcosa.

E lei capì, ricordando, sentendo il cuore balzarle in petto.

Allora facciamo così: se riuscirai a coronare il tuo sogno matrimoniale, io sarò presente alla cerimonia e mi rimangerò tutto quello che ho appena detto e sostenuto.”

Sorrise, quasi senza rendersene conto, e annuì per fargli capire di aver capito.

Il sacerdote li guardò, perplesso, nel silenzio generale, e domandò se poteva continuare, ricevendo un cenno di assenso.

Pronunciò la formula rituale, e terminò prendendo le mani dei due e sovrapponendole, recitando le seguenti parole: “Ci sarà un'unica fine per noi due, un unico legame dopo le nostre promesse; ed il nostro amore non morirà senza scopo.” (*)

Uno alla volta, le ripeterono, e arrivò il momento del bacio.

Lord Bjǿrn si avvicinò a Sigyn e appoggiò le labbra sulle sue, e lei fu sicura che fosse lui.

Ora, ne aveva la certezza.

-Ma come hai fatto?- gli sussurrò all'orecchio, sbalordita, mentre si separavano, ma lui scosse impercettibilmente la testa.

Non era il momento, e Sigyn capì, sorridendo.

-Molto bene. Ora, che il padre della sposa e lo sposo si scambino i doni nuziali rituali.

Lord Halvorsen si alzò e porse la propria spada, vecchia di generazioni, a Lord Bjǿrn, che la strinse a sé con un inchino del capo e gli porse a sua volta la propria; dopo di che si voltò verso Sigyn e la prese per mano.

Erano sposati.

 

La cerimonia era appena terminata e gli sposi si stavano recando verso la carrozza che li avrebbe portati nella dimora del marito per i festeggiamenti, quando si udì un gran rumore di zoccoli e di voci.

-Fermi! Fermatelo!- urlano parecchie voci maschili, tra cui quella di …

-Lord Bjǿrn?! Ma come … cosa sta succedendo?!- esclamò sbalordito e confuso Lord Halvorsen, mentre anche il resto dei presenti mostrava il proprio sbigottimento con esclamazioni soffocate.

-Succede, Lord Halvorsen, che vostra figlia non ha sposato me, ma qualcun altro! Un uomo devoto agli inganni e al male, che non dovrebbe nemmeno essere qui!

Tutti si voltarono verso la coppia di neo sposi, e Sigyn tremò, preoccupata, voltandosi a guardare il marito. Lui ricambiò il suo sguardo, ammiccando, e si mostrò per quello che era.

-Loki!- urlò Lord Halvorsen, stupefatto e spaventato, mentre molti dei presenti si allontanavano.

-Ebbene sì, sono io.- fu la fredda e soddisfatta risposta del dio, ma non fece in tempo a dire altro che il vero Lord Bjǿrn si avvicinò e gli puntò la spada alla gola.

-Allontanati subito, e lascia Lady Sigyn, viscido essere. Il Padre degli Dei sta arrivando, e ti giudicherà come meriti, per questa nefandezza!

Loki non riuscì ad aprire bocca che Sigyn si parò davanti a lui.

-Smettetela immediatamente, Lord Bjǿrn, e allontanatevi voi da mio marito. Non apprezzo che lo si minacci con un'arma!

Il soggetto della frase la fissò, sbalordito, seguito a ruota dal suocero.

-Sigyn, ma cosa stai dicendo?! Stai proteggendo colui che ti ha appena ingannata; e un assassino, per di più! Ragiona!

-Sarà pure un assassino, padre, ma è lui che voglio sposare, e non l'uomo che tu mi hai scelto senza nemmeno consultarmi!

Il padre sembrò senza fiato, e ci mise qualche istante prima di rispondere, mentr Lord Bjǿrn li fissava, senza parole.

-L'ho fatto per te, per il tuo bene. Continuerai un'illustre stirpe di nobili, e lo sposo che ti ho prefissato è un uomo buono e valoroso. Come puoi preferire un traditore, un negletto omicida a uno come lui? Sei forse sotto l'effetto di un incantesimo? Ti ha costretta?

-Smettila! Sono io che parlo, convinta di quello che dico, e non mi farai cambiare idea. Io lo amo, padre, e sono felice di averlo sposato!

Loki sorrise a quelle parole, ma Lord Halvorsen perse il controllo.

-Sciocca! Non sai quello che dici! Allontanati subito da quell'uomo vergognoso, e …

-Non accetto che si parli così di mio figlio.- tuonò una voce imperiosa, e tutto si azzittirono, voltandosi verso di essa.

Odino era arrivato.

 

Esattamente dieci minuti dopo, Sigyn, Loki, Lord Halvorsen, Lord Bjǿrn e suo padre erano nella sala del trono, al cospetto di Odino e Frigga.

Il Padre degli Dei aveva appena ordinato a Sigyn di spiegare cos'era accaduto e perchè.

Con qualche esitazione iniziale, la ragazza raccontò del matrimonio combinato, del suo desiderio di non sposarsi mai confessato al padre e dell'amore mai provato per il promesso sposo, ma per qualcun altro. A quelle parole, sorrise apertamente a Loki, che ricambiò, e Odino li fissò, mimando un'espressione impassibile per nascondere il proprio sbalordimento. Frigga, invece, sembrava vicina dal correre all'abbracciare la ragazza e cantare vittoria.

Spiegò che aveva chiesto aiuto a Loki, e lui gliel'aveva promesso, senza dire come. E quando si era resa conto che in realtà, all'altare con lei, non c'era Lord Bjǿrn ma lui, nelle sue spoglie, era stata zitta. Perchè era quello che voleva.

Poi tacque, limitandosi a guardare Odino, senza preoccupazione.

Loki fece un passo verso di lei, sfiorandole una mano, e Lord Halvorsen non si trattenne.

-Figlia mia, ma come puoi desiderare una vita al suo fianco? Sai benissimo cos'ha fatto e perchè, ci sono così tanti uomini buoni che …

Insofferente, Sigyn lo interruppe -Padre, smettetela. So che ce ne sono milioni meglio di lui, ma ce ne sono milioni anche meglio di me. Loki ha commesso degli sbagli, è vero, e probabilmente non se ne pentirà mai. Ma non mi importa. Io non conosco gli uomini migliori di lui e non posso consumare la mia vita aspettando di conoscerli; e quelli che conosco, come Lord Bjǿrn, non li apprezzo. E poi, se dovessimo cercare la perfezione in un uomo dovrei rinunciare all'idea di amare qualcuno. Io non amo la gente perfetta, amo qualcuno di speciale. E non mi interessa cosa ne pensi tu, perchè farò quello che voglio. É la mia vita, e decido io come gestirla!- esclamò, e Lord Halvorsen non replicò, incapace di parlare, limitandosi a scoccarle un'occhiata furiosa.

Fu Lord Bjǿrn a pronunciare parola -Padre Tutto, ci consigli lei come agire.- fu tutto quello che disse.

Odino rimase in silenzio per un po', dopo di che si rivolse proprio a lui -Lord Bjǿrn, voi amate Lady Sigyn?

La domanda spiazzò tutti, in primis proprio il diretto interessato, che sgranò gli occhi.

-Io … ecco …

-Non dovete sentirvi in imbarazzo, rispondete con sincerità.

L'ipotetico sposo esitò un attimo, poi rispose -Sinceramente, Padre Tutto, io nutro molto rispetto e ammirazione verso Lady Sigyn, ma nulla al di fuori di essi. Non la amo.

I padri ebbero un moto di stupore e disperazione al tempo stesso, mentre Sigyn sorrise, trionfante.

Forse, alla fine non è così idiota; pensò, lanciando un'occhiata felice a Loki.

-Molto bene. Perciò non desiderate sposarla.

-In verità, no.

-Bene. Perciò, Lord Halvorsen e Lord Arild, non comprendo perchè dovrei ostacolare l'unione tra Lady Sigyn e il Principe Loki.

Il padre della ragazza emise un verso di disapprovazione, e Lord Arild scosse la testa, offeso.

-Figlio, andiamo. Qui non abbiamo più niente da fare.- esclamò, scoccando un'occhiata velenosa a Odino e uscendo platealmente con il figlio al seguito, un'espressione di scuse dipinta sul volto.

-Padre Tutto, io comprendo che parlate per affetto nei confronti di vostro figlio, ma mia figlia …

-Lo ama. -lo interruppe Odino- e non comprendo perchè non apprezziate la loro unione, che oltretutto vi solleva ad un rango più importante.

Lord Halvorsen esitò, poi si avvicinò a Sigyn, parlando a voce bassa -Sei sicura che così sarai felice?

Lei annuì, seria -Sì, padre.

Lui la guardò, osservandola attentamente con espressione preoccupata, poi annuì, e si rivolse a Loki.

-Tu credi di essere in grado di renderla felice?

Il Dio lo fissò, sondandolo con gli occhi gelidi, poi si strinse alla ragazza e annuì semplicemente.

Ci fu un attimo di silenzio, dopo di che Lord Halvorsen parlò -D'accordo, allora. Vi do la mia benedizione.- cedette, e Sigyn si lasciò andare a un urlo di giubilo, abbracciando Loki, che la strinse a sé, felice.

-Grazie, padre.- mormorò poi la ragazza, abbracciandolo, e Loki alzò lo sguardo su Odino.

Il Padre degli Dei lo stava fissando, un leggero sorriso soddisfatto sulle labbra.

Titubante, Loki gli si avvicinò, e Frigga sorrise, scendendo ad abbracciarlo.

-Oh, figlio mio. É meraviglioso vederti finalmente felice.- sussurrò, e Loki ricambiò la stretta.

Rimasero per qualche istante così, in silenzio, ad assaporare la presenza dell'altro.

Finchè Odino parlò -C'è appena stato un matrimonio, qui. É il caso di festeggiare!

Tutti risero, sollevati, e seguirono il Padre degli Dei in una sala adiacente, riservata ai banchetti reali.

I due sposi si sedettero a capotavola, a fianco i rispettivi genitori, e il banchetto ebbe inizio con un loro brindisi.

Stavano ridendo e chiacchierando, quando la porta si aprì ed entrò Thor.

Immediatamente, tutti si zittirono e guardarono Loki, mentre Sigyn gli strinse una mano.

I due fratelli si fissarono, senza staccarsi gli occhi di dosso, e Thor lo raggiunse.

-Congratulazioni, fratello.- disse, con un sorriso, e gli porse una mano.

Loki lo fissò, dopo di che annuì e gliela strinse, risedendosi dopo poco senza una parola, mentre Thor prese posto a fianco della madre.

Il silenzio regnò ancora per qualche istante, finchè Loki parlò -Manca una cosa importante.- uscì un attimo, tra la perplessità generale, e ritornò con dei musici al seguito, che si accomodarono in un angolo della sala e cominciarono a suonare.

Il Dio si avvicinò a Sigyn e, con un elegante inchino, le chiese di ballare.

Poco dopo, la coppia volteggiava nella sala, sorridendo, sotto gli sguardi delle famiglie.

Entrambe non avevano mai visto i proprio figli così felici.

 

I festeggiamente durarono tutto il giorno.

Era sera tarda quando Loki e Sigyn vennero scortati nelle loro stanze dalle ancelle, in un gesto simbolico che stava a indicare la prima notte di nozze.

La sposa venne spogliata dell'abito nuziale e rivestita con una leggera ed elegante camicia da notte e aiutata a coricarsi; stessa cosa venne compiuta con Loki (ovviamente, per lui nessuna camicia da notte, ma un semplice paio di pantaloni di seta).

Dopo di che, le ancelle uscirono, inchinandosi, e chiusero le porte, lasciandoli soli.

I due si guardarono attentamente, e dopo un attimo di silenzio Sigyn parlò.

-Mi sento estremamente stupida.- e scoppiò a ridere, seguita a ruota da Loki.

-Che sciocca messinscena.

-Già. E poi non capisco, cosa si aspettano che succeda?- esclamò lei, e Loki le lanciò una strana occhiata, facendola ridere ancora di più.

-Sto scherzando. So bene cosa succederà.- mormorò, e gli lanciò uno sguardo un po' imbarazzato, rossa in viso.

Lui sorrise e le si avvicinò, sfiorandole il mento con un dito -E sei pronta?

Lei annuì, senza parlare.

-Sicura?

Sigyn sorrise -Loki, mi aspettavo che fossi più seducente, sinceramente.

Lui ridacchiò e la baciò, stringendola a sé.

-Come vuoi.- mormorò, e Sigyn non ebbe più motivo di lamentarsi.

 

 

 

 

 

Note:

(*) Questa frase non è mia, l'ho trovata su internet cercando notizie sui matrimoni vichinghi. É l'inizio di una poesia d'amore che un uomo, realmente esistito all'epoca, dedica alla moglie prima di morire; non c'entra niente col matrimonio, ma mi piaceva metterla come formula rituale. Penso ci stia bene.

Nella discussione fra Sigyn e suo padre, la frase pronunciata dalla ragazza che dice “So che ce ne sono milioni meglio di lui ...” è una citazione un po' adattata al contesto. Eccola: “Ce ne sono milioni meglio di lui!” Ce ne sono milioni anche meglio di me. Comunque io non conosco quelli meglio di lui e non posso consumare la mia vita ad aspettare di conoscerli. E poi se dovessimo cercare la perfezione in un uomo, si amerebbero i santi. I santi sono morti e io non vado a letto col calendario.” (Oriana Fallaci)

 

 

Angolo autore:

Ebbene, eccoci qui: il matrimonio!

Spero davvero, davvero tanto che non mi sia uscita una schifezza e che vi sia piaciuto come gli altri capitoli. Se non è così, avete il diritto di protestare tirandomi verdure marce.

Il trucchetto di Loki è lo stesso che usa nel fumetto e nella mitologia per sposare Sigyn; prima di scoprirlo mi era già venuta l'idea, e dopo aver saputo che è proprio così che ha agito non ho potuto resistere xD L'unica differenza è che in queste due versioni lui uccide il promesso sposo di Sigyn; io ho preferito un semplice “anestetico” (ossia, gli dà una bella botta in testa) prima di prendere le sue sembianze.

Comunque, spero vi sia piaciuto. Se no, scrivetemi i vostri insulti nelle recensioni xD

Ci vediamo con l'epilogo!

Alla prossima :)

  
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