- Mi dispiace.- sussurrò Louis all’amico stretto tra le sue braccia e accarezzandogli i ricci dolcemente.
Erano nella loro camera del college, se la dividevano da anni ormai.
- Perché Johanna mi ha lasciato?- chiese tristemente Harry, le parole soffocate dalla maglia a righe dell’altro.
Louis sospirò, cercando una risposta che non rovinasse la loro amicizia e che non facesse intuire le proprie emozioni. La realtà era che il ragazzo si era innamorato del suo migliore amico quasi senza farlo a posta. Infondo l’amore è così, non si può controllare.
- Non lo so, Harreh... lei non ti meritava.- mormorò infine, sperando che non si accorgesse del fatto che il suo cuore batteva più forte ogni volta che stava accanto a lui.
Harry respirò profondamente, cercando di calmarsi. Ovviamente non era vera la storia di Johanna,  era stato lui a lasciarla perché si sentiva stranamente in colpa: stava con una ragazza che non amava. Ma aveva bisogno di una scusa, doveva assolutamente sentire il respiro del ragazzo sui suoi capelli, la sua mano appoggiata sulla sua schiena e i brividi sulla pelle.
Si staccò leggermente da lui, solo per il piacere di vedere quegli irresistibili occhi color cielo.
- Boo... se noi due stessimo insieme tu mi avresti mai lasciato?-
Le parole del più piccolo sfuggirono dalla sua bocca prima che lui lo volesse, vergognandosi immediatamente di quello che aveva detto. Louis non era gay, perché avrebbe dovuto mettersi con lui?
Il più grande rimase sorpreso dalla domanda e notò subito l’imbarazzo nel volto del riccio, domandandosi perché gli avesse chiesto una cosa simile.
Domò i battiti del suo cuore, per poi tentare un sorriso dolce.
- Oh, lo sai che non ti lascerei mai.-
Harry deglutì rosso in viso, mordendosi il labbro inferiore. Guardò di sottecchi il migliore amico e fu felice di vederlo sorridere. Adorava quel sorriso. Era ancora più sexy, così.
Rimase allibito da quel pensiero; non che fosse la prima volta, ma lo lasciavano completamente frastornato i sentimenti che provava per il castano.
Era più di amicizia, lo aveva capito. Ma cos’era? Amore? Si era innamorato di uomo?
Si era innamorato del suo migliore amico?
- Sei strano ultimamente.- commentò Louis, assaporandosi la sua faccia confusa. Era dannatamente attraente, con le labbra leggermente piegate all’insù e il naso arricciato.
Stava pensando a qualcosa che non riusciva a spiegarsi, però cosa?
Forse non capiva come una ragazza poteva lasciarlo. Beh, neanche il più grande lo capiva. Se solo avesse avuto lui un’opportunità del genere... ma sapeva benissimo che Harry era etero, doveva solo continuare a soffrire in silenzio come aveva sempre fatto da mesi e fingere si essere felice per lui.
Dopotutto era un bravo attore.
Oppure il riccio era soltanto occupato a spiegarsi l’attrazione verso di lui per accorgersene.
- Strano? No, non direi.- ridacchiò, forzandosi di apparire normale.
- Pensi a Johanna?-
La sua voce aveva una sfumatura strana. Che Louis fosse geloso?
Oh, no, era troppo assurdo per essere vero.
- In realtà no, pensavo a un’altra persona – si ritrovò a dire Harry, per poi mordersi di nuovo il labbro.
Il castano inarcò un sopracciglio, preso alla sprovvista e dannatamente geloso delle attenzioni che il ragazzo rivolgeva a qualcuno che non fosse lui.
- E a chi?- replicò con voce roca, che subito fece aumentare i battiti nel cuori di Harry.
- N-nessuno, davvero...- mormorò lui, distogliendo lo sguardo.
Louis lo prese per un polso, costringendolo a guardarlo.
- Lo sai che a me puoi dire tutto, Harreh. Per te ci sarò sempre. Sei la persona più importante della mia vita, davvero.- l’ultima parte non era prevista, ma le sue labbra l’avevano lasciata fuggire.
La persona più importante della mia vita?
Cosa gli era saltato in mente?
Harry osservò la sorpresa negli occhi dell’amico. Gli aveva dette tante volte cose simili, perché ultimamente quando lo diceva provava uno strano senso di allegria e di calore?
Era l’effetto di essere innamorati?
Mancavano soltanto le farfalle nello stomaco ed era una perfetta ragazzina.
Ah, no, anche quelle c’erano.
- Certo che lo so, grazie Boo.- sorrise, abbracciando l’amico, forse con troppa forza visto che l’altro si ritrovò sdraiato sul letto con sopra il corpo del riccio.
I loro respiri si mischiarono, come i battiti infuriati dei loro cuori. Louis si costrinse a fissare la fronte imperlata di sudore dell’altro, per non avere la tentazione di unire le loro labbra.
Ma a questo ci pensò Harry.
Non seppe neppure dove trovò  il coraggio per farlo, però era da troppo tempo che sognava il contatto di quelle meravigliose labbra sulle sue.
Il più grande spalancò gli occhi, sorpreso, e il riccio si ritrasse immediatamente da quel contatto, convinto che avesse rovinato tutto; ma Louis gli appoggiò una mano sul collo, spingendolo verso il proprio volto, desideroso di un altro bacio.
Harry, inizialmente attonito, sorrise e rispose al bacio con passione, tenendosi alle spalle del ragazzo.
- Louis...- sussurrò ansimante quando l’amico lo staccò da sé.
Aveva sbagliato qualcosa? Louis si era pentito del gesto?
- Harry... tu non sei... così... mi dispiace, forse non avrei dovuto.- confabulò imbarazzato, prima che il riccio lo potesse interrompere con un nuovo bacio.
- Stai zitto.- ordinò Harry, improvvisamente sicuro di quello che voleva.
Il più grande sorrise e non se lo fece ripetere due volte; lasciò giocare le loro lingue, passando le dita tra i capelli del riccio che rabbrividiva sotto quel bellissimo contatto.
Entrambi avrebbero voluto che il tempo si fermasse, ma dopo pochi minuti si ritrovarono esausti l’uno accanto all’altro, abbracciati ed euforici.
- Ti devo dire una cosa. – Harry spezzò il silenzio, tirandosi su quel tanto che bastava per sentire sulle sue labbra il respiro tranquillizzante “dell’amico”.
- Cosa?- incalzò l’altro, preoccupato.
- Io... io credo di amarti, Louis.- confessò con un sorriso, finalmente consapevole dei suoi sentimenti.
Il castano si sentì incredibilmente sollevato e felice, mentre si avventò nuovamente sulle labbra del più piccolo.
- Io invece ti amo, Harry Edward Styles.- giurò, facendo aderire alla perfezione i loro corpi.
Il riccio rise, felice come non lo era mai stato.
Innamorarsi del proprio migliore amico?
Se qualcuno glielo avesse detto pochi mesi prima lo avrebbe sicuramente preso per pazzo, ma adesso era tutto diverso.
Innamorarsi del proprio migliore amico era la cosa più bella che gli fosse mai capitata.
Sai, credo di averti sempre amato, Louis William Tomlinson pensò il riccio, mentre lasciava dei piccoli baci sul collo del suo fidanzato.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Weeeeeeeeeilà bella gente Giu-Giu-Giulia è qui presente! (??)
 
Awwwww non credete che la fine sia dolcissima?
Che teneri *o*
Asdfghjjhgf amo quei due c’:
Okay, è la mia prima Larry (beh, la mia prima storia su due ragazzi che sia amano) e quindi non siate troppi cattivi.
Sì, so che fa schifo.
Se vi interessa *non credo* questo è un sogno che ho fatto questa notte :3
Cioè, ho sognato una cosa molto simile, poi l’ho un po’ cambiata per migliorarla (spero solo di esserci riuscita).
Eeeeeeeee che dire, è la mia prima OS e prima Larry, abbiate pietà di me.
Andate in pace.
- Amen. -
Buona domenica a tutti.
- Grazie, altrettanto. -
#StileDellaMiaChiesaLaDomenicaMattinaYo