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Autore: solandia    09/04/2007    9 recensioni
Quando il tuo peggior nemico verra' sconfitto, forse potrai renderti conto che il vero, temibile avversario giace sepolto nel profondo del tuo cuore...
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Miroku, Sesshoumaru
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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InuYasha: Atto finale

InuYasha: Atto finale

PREFAZIONE:

Aprile- Maggio 2006

Quello che vi accingete a leggere e' il finale che ho sempre immaginato per la storia di InuYasha. Questo racconto e' stato inventato in piu' di tre anni di fantasticherie, ma ha preso una forma definitiva quando il manga italiano era al volume 49 (quello in cui Kikyo si impossessa dello Spirito della Morte di Midoriko). Molti dettagli del racconto saranno quindi in disaccordo con le vicende successive a questo evento.
Troverete sia combattimenti sia intermezzi romantici, grazie a questo spero che possa incontrare un po' i gusti di tutti; purtroppo mancano un po' di spunti comici, soprattutto nei primi capitoli...
Quanto al linguaggio, ho cercato di imitare quello dell'anime italiano; per i meno pratici, questi sono gli unici termini giapponesi presenti:
ARIGATOU: grazie
BAKA: stupido, scemo, idiota etc..
MIKO: sacerdotessa shinto
NENJU: rosario buddista.

Buona lettura!


Capitolo 1: L'ULTIMA BATTAGLIA

Sesshomaru si muoveva rapidissimo fra la vegetazione, incurante delle grida di Rin e Jaken che gli chiedevano di aspettarli.
Ne era certo: qello che avvertiva era l'odore di Naraku, ma era mille volte peggiore del solito. Cio' che piu' lo urtava, pero', era che dalla stessa direzione proveniva anche l'odore del suo odiato fratellastro: Naraku era una sua preda, non poteva certo lsciarlo a quella nullita'!

Giunse ad un promontorio che dava su di una piccola vallata: da quella postazione poteva osservare, non visto, la colossale battaglia che stava svolgendosi ai suoi piedi: Naraku aveva la consueta forma umanoide, ma era chiaramente ben piu' temibile di quanto non fosse mai stato prima, tanto da non aver piu' nemmeno bisogno della Barriera per proteggersi. Era infatti ora dotato di un potere di rigenerazione pressoche' istantaneo, segno inequivocabile che era riuscito a completare la Sfera dei Quattro Spiriti e ad inglobarla.
Per Sesshomaru, pero', questo era un indubbio vantaggio, dato che la sua Tokijin sarebbe stata completamente impotente di fronte ad una Barriera.
Gli avversari di Naraku, per quanto numerosi, versavano in una situazione praticamente disperata: evidentemente, come loro solito, avevano attaccato senza una precisa strategia ed ora erano in rotta.
Quell'idiota di suo fratello non aveva la stoffa nemmeno per guidare in battaglia dei miseri umani e qualche demone di bassa leva.

Un odore di cenere e terra tombale giunse inaspettato alle sue narici, distraendolo da quelle consideraszioni. Si volto' verso la boscaglia retrostante e ne vide emergere la sacerdotessa che un tempo aveva sigillato InuYasha; lei avanzava seria e decisa verso di lui, per nulla intimorita dalla sua nobile presenza. Si fermo' a pochi passi da lui, fissandolo dritto in volto, e gli parlo' senza tanti preamboli:

-Vuoi essere tu ad abbatterlo, non e' vero?-

-Che vuoi, donna?-

-Naraku crede di aver raggiunto la potenza piu' eccelsa, invece, completando la Sfera, ha firmato la sua condanna-

-Non ho tempo per i giochi di parole! Cerca di non abusare oltre del mio tempo e spiegati chiaramente.-

-Naraku e' un'entita' collettiva formata da molte creature maligne, in origine tenute insieme dall'anima di un brigante. Egli ha poi fatto in modo di liberarsene lasciandola sotto il Monte Hakurei, ma per mantenere una propria identita' ha dovuto staccarsi dal suo cuore e fare di se' una pura proiezione. Per quanto potente non era che un guscio vuoto.
Ora che ha completato la Sfera, forte del suo potere, ha ripreso dentro di se' il suo cuore, ma per quanto apparentemente appaia invincibile, vi bastera' staccargli il brandello di carne in cui il Gioiello e' incastonato per trovarvi ad affrontare solo tanti insulsi demoni da nulla.-

-Data la sua capacita' di Rigenerazione non sara' comunque facile.-

-Se la Sfera verra' portata alla luce anche solo in parte, io potro' purificarla quanto basta perche' per un attimo Naraku non si rigeneri. A quel punto potrete sottragliela definitivamente, e per lui sara' la fine.-

Kikyo fissava seria il grande demone, e lui si rese conto, da quello sguardo, che lei sapeva PERFETTAMENTE che quella sarebbe stata l'unica strategia vittoriosa Accettare i consigli di un altro lo infastidiva profondamente, ma il desiderio di vendicarsi di Naraku era, in lui, ancora piu' forte.

-D'accordo, donna. Fa' a dovere il tuo compito.- rispose gelido, e torno' a studiare la situazione nella valletta sottostante, per scegliere un criterio d'attacco.

Avrebbe desiderato sconfiggere quel mostro con le sue sole forze, ma si rese conto che non gli sarebbe mai stato possibile: la cosa gli bruciava, ma doveva fare affidamento su quel branco di incapaci. Effettivamente, per quanto, ad eccezione di InuYasha, presi da soli non valessero un gran che, coordinandone le capacita', avrebbero potuto trasformarsi in un piccolo quanto micidiale esercito.
Suo fratello non aveva saputo prendere le redini della battaglia: ora toccava al Grande Sesshomaru!

Gia', ma prima bisognava svegliarli, e riportare le loro attenzioni sulla sorte di quel combattimento. Ma come?
La sterminatrice, invece di combattere, stava piegata a piangere sul cadavere di quel ragazzino, Kohaku, ed il monaco si preoccupava solo di consolarla; poco piu' in la', il gruppo dei demoni-lupo, aiutati dal piccoletto, era intento a cercare di fermare l'emorragia alle gambe del proprio capo.
InuYasha era praticamente il solo a fronteggiare apertamente l' avversario, ma era gia' gravemente ferito: tuttavia, anziche' chiamare in suo aiuto la ragazzina dalle frecce purificatrici, l'aveva inspiegabilmente fatta allontanare. Inoltre, l'odore del sangue di suo fratello non gli piaceva affatto: se avesse continuato a farsi massacrare a quel modo, pur stringendo in pugno Tessaiga, avrebbe presto finito col trasformarsi.
Poi, d'un tratto, qualcosa attrasse la sua attenzione: rallento' il respiro, socchiuse le palpebre, acui' il proprio olfatto e torno' ad osservare silente la scena.

No, suo fratello non si stava battendo da solo. C'era lei, con lui.
Non aveva piu' un corpo, ma non si era arresa: anch'ella combatteva per compiere la sua vendetta... Quella femmina.... Kagura, la Signora del Vento.
Una brezza impetuosa sferzava la vallata, ripulendo l'arere dai miasmi tossici che trasudavano senza sosta dal corpo di Naraku, permettendo cosi' agli umani di affrontare l'avversario senza intossicarsi. Quella brezza aveva un profumo caldo, femminile... un profumo che egli aveva sempre detestato, poiche' sempre si erapresentato a lui inscindibilmente commisto a quello di Naraku, ma che quel giorno, per la prima volta, avvertiva da solo... Non si era mai accorto di quanto fosse dolce...
Sesshomaru senti' una forte rabbia pervaderlo, rivide gli ultimi istanti di vita di quella femmina, la sua agonia atroce, eppure compita e dignitosa... e senti' ancor piu' nitida in cuor suo la brama di fare a brandelli quel mostro.

In quella Rin e Jaken giunsero sul promontorio e si ritovarono a fissare quella scena, attoniti. Poi la bambina cadde in ginocchio e proruppe in un pianto dirotto:

- WEEEEH! Kohaku e ' morto! E' morto!!! SIGH!-

Grossi lacrimoni le rigavano le guance paffute.
Sesshomaru non capiva. Non capiva gli umani e gli assurdi moti del loro cuore. Ma non sopportava di veder piangere Rin: amava i suoi candidi sorrisi.
Questo pero' gli fece balenare alla mente un'idea: ora sapeva esattamente come muoversii
Si lancio' giu' per il pendio ed in men che non si dica fu accanto a Kagome:

-Hei, tu, donna!-

Kagome trasali': non l'aveva nemmeno sentito arrivare.
Pero' sembrava stranamente sollevata nel vederlo:

-Sesshomaru!!-

-Dimmi dov'e' la Sfera. Tu puoi vederla, non e' cosi?- incalzo' lui senza preamboli.

-Si'...pero'...ormai e' un tutt'uno col corpo di Naraku...la sua energia percorre ogni fibra del suo corpo...-

-Non ti ho chiesto dov'e' l'Energia della Sfera! Io voglio sapere dove quel bastardo tiene la "pallina"!-

-Uh...io...non lo so...- nicchio' la ragazza, fortemente intimorita.

-Fa' in modo di saperlo, invece! E alla svelta se non vuoi che quel buono a nulla di InuYasha venga fatto a brandelli!!-

-Ci provo...-

Kagome chiuse gli occhi e si concentro' sulle proprie percezioni, come se la sua anima si proiettasse oltre i confini del proprio corpo e scandagliasse l'ambiente circostante:

-Ci sono!! E' sulla schiena, proprio al centro dei suoi orrendi tentacoli!-

-Tieniti all'erta, ragazzina: ci sara' ancora bisogno di te.-

e cosi' dicendo Sesshomaru si diresse rapido verso il punto dove Kohaku giaceva inerte.
Guardo' sprezzante il monaco facendogli cenno di allontanare la donna e, senza proferire parola, estrasse Tenseiga e fendette deciso il cadavere del ragazzino. Subito il corpo di Kohaku fu scosso da un tremito ed il suo cuore riprese a pulsare; un po'stordito e col respiro pesante il giovane si rizzo' a sedere e Sango gli si butto' al collo piangendo di gioia.
Ma Sesshomaru li separo' bruscamente:

-Non ora, donna.- disse fissandola con occhi gelidi -Recupera il tuo gatto volante ed attaccalo dall'alto. Monaco, ragazzino! Voi attaccherete a sinistra. Dobbiamo impegnarlo su piu' fronti, in modo da costringerlo a separare i suoi tentacoli. Mi serve un varco sulla sua schiena, CHIARO??? E cercate di fare un buon lavoro, o mi riprendero' la vita che gli ho restituito.-

I tre annuirono decisi e si portarono in posizione.
Sesshomaru si diresse verso i lupi. Naraku ormai si era accorto della sua presenza, ma egli era ancora fuori portata; dovette inoltre constatare, con sua grande sorpresa, che per quanto Naraku cercasse di avvicinarglisi, InuYasha riusciva egregiamente ad impedirglielo. Per la prima volta in vita sua si senti' grato nei confronti del fratellastro.
Con Tenseiga sfoderata, plano' lieve in mezzo al gruppo degli Yoro e falcio' le gambe di Koga. Il tempo di rinfoderare la sua katana ed il giovane lupo era gia' in piedi, perfettamente risanato.

-Voi tenetelo occupato sulla destra. E niente azioni individuali!!! Quanto a te, piccoletto, porta Rin lontano da qui e di' a Jaken di dare manforte alla sterminatrice!-

Shippo obbedi' ed i demoni-lupo scattarono a quei comandi perentori.
Sesshomaru si lancio' verso suo fratello, al centro del campo di battaglia, con la Tokijin sfoderata.
Respingendo senza troppi problemi gli attacchi dell'avversario, si porto' di fronte ad InuYasha e lo colpi' con un violentissimo pugno alla bocca dello stomaco. Il mezzodemone, che proprio non se l'aspettava, gli si accscio' semisvenuto fra le braccia:

-Ba...sta...rdo..-

-TSK! Sei ridotto a un rottame! Va'a farti rimettere in sesto e poi torna qui a combattere con un po'di dignita'!-

E cosi' dicendo lo lancio' letteralmente verso Kagome, confidando che lei riuscisse a medicarlo quel tanto che bastava perche' potesse battersi agevolmente.
Indi si paro' di fronte a Naraku. Farlo a pezzi era del tutto inutile, doveva solo cercare di schivare i suoi tentacoli saltando in modo tale da portare l'avversario a volgere la shiena al promontorio dove Kikyo attendeva con la freccia gia' incoccata.

***

InuYasha era atterrato male. Gia' era malridotto prima, quest'ultima botta non era certo stata salutare. Kagome lo stava soccorrendo, ma lui era in uno stato di semi-incoscienza. Sentiva il suo sangue ribollire: il suo lato demoniaco premeva per prendere il controllo del suo corpo devastato. Se l'avesse lasciato libero le ferite sarebbero guarite in un attimo, ma lui avrebbe perso il controllo e compiuto un orrendo massacro.
NON DOVEVA PERMETTERLO! Negli ultimi tempi gli era successo sempre piu' di frequente ed aveva compiuto atrocita' il cui ricordo era sufficiente a dargli il voltastomaco. I suoi amici gli erano sempre rimasti vicini, riuscendo ogni volta a riportarlo in se' in qualche modo. Ma lui non sopportava quella situazione. Non sopportava il rimorso per tutte le vite che aveva reciso. Non sopportava di non essere abbastanza forte da dominarsi.
LA SFERA! Doveva abbattere Naraku e usare la Sfera per placare il suo sangue demoniaco. Era la sua ultima speranza.
Apri' gli occhi e cerco' di mettere a fuoco il volto di Kagome.

-InuYasha! InuYasha, come stai?-

-Molto meglio, grazie a te...- menti' lui -Ora vado.-

Fece per alzarsi, ma lei lo trattenne:

-No, InuYasha! Non sei ancora in condizioni...-

-Sciocchezze!...- lui le sfioro' una guancia e abbozzo' un mezzo sorriso: -Ce la faro', vedrai...- "Devo farcela ad ogni costo!!" penso', ed incurante del dolore che avvertiva in tutto il corpo, si alzo' di scatto e prese a correre verso il punto dove combatteva Sesshomaru.

Kagome lo guardo' allomtanarsi con un nodo alla gola: la battaglia durava ormai da ore, ma solo lui era cosi' ferito, perche' li aveva difesi tutti. Non poteva piu' permettere che combattesse da solo!
E forte di questo pensiero anche lei corse verso Naraku.

***

-Era ora che arrivassi, InuYasha!- gli invei' contro suo fratello, irriverente.

-Taci, dannato bastardo!!! Si puo' sapere cosa ti e' passato per la testa?!? - replico' ringhiando il mezzodemone, adirato.

-TSK! Non ti devo certo delle spiegazioni!-

Ma non ebbero tempo per i battibecchi: come Sesshomaru aveva previsto, Naraku inizio' a concentrare i suoi attacchi su InuYasha, nel tentativo di finirlo; questo gli lascio' sufficiente liberta' d'azione per portarsi, con un movimento tanto elegante quanto improvviso, alle spalle del mostro. Lo sferzo' con la Tokijin laddove i suoi tentacoli, impegnati ad attaccare su piu' fronti, formavano un varco. Il colpo gli lacero' la carne.

-E' tutto inutile, sai?!?- ridacchio' tronfio Naraku senza neanche voltare indietro la testa.

Ma Kikyo non aspettava altro: chiuse gli occhi raccogliendo tutta se stessa, poi scaglio' la freccia dritta nella ferita di Naraku. Colpendo il bersaglio, quel dardo brillo' di una luce accecante e nello stesso istante il corpo della miko si sbriciolo' come una statua di sabbia: la sacerdotessa aveva messo il suo spirito, unito a quello di Midoriko, nella freccia e li aveva "lanciati" diritti nella Sfera. Il suo corpo fittizio, ridotto ora ad un guscio vuoto, era tornato subito polvere.
InuYasha assistette alla scena attonito: nel vedere l'immagine della sua antica amante disgregarsi e disperdersi al vento, provo' una fitta dolorosa al petto, come una pugnalata... avrebbe voluto gridare il suo nome, ma la sua voce sembrava pietrificata ed il suo cuore parve arrestarsi, sperduto fra dernse tenebre.
D'un tratto la voce di Kagome lo riporto' alla realta':

-InuYasha, attaccalo ora! E' vulnerabile!-

Si era infatti accorta che la freccia di Kikyo aveva richiamato nuovamente nella Sfera tutta l'energia maligna che fino a poco prima era dispersa nel corpo del mostro. Probabilmente colpendolo subito non si sarebbe rigenerato tanto in fretta: avevano una speranza.
Il mezzodemone si riscosse, e, forte di una disperazione che non pensava di poter provare in un simile frangente, rivolse contro il demone un attcco rapido e vigoroso:

-KAZE NO KIZU!!!-

La Cicatrice del Vento di InuYasha colpi' in pieno il nemico, mandandolo in pezzi. Ma quei pezzi erano ancora vitali.
Kagome cerco' di colpire con una freccia il brandello di carne in cui era incastonata la Sfera, ma la sua mira fece cilecca.
I frammenti del corpo di Naraku cominciavano gia' a radunarsi, quando una falce con la catena fece saltar fuori la Sfera da quel pezzo di carne lacerata; la freccia di Kagome non era stata inutile: grazie ad essa Kohaku aveva potuto rendersi conto dell'ubicazione del Gioiello e non si era lasciato sfuggire l'occasione per compiere la sua vendetta.
Privati del Potere della Sfera, i brandelli di quello che era stato il corpo di Naraku smisero all'istante di aggregarsi, e ciascuno prese a crescere e a gonfiarsi a dismisura per conto suo: tutti gli spiriti maligni che Naraku aveva assorbito stavano tornato alla propria identita' e forma originarie.

-Divina Kagome! Presto, purificate la Sfera, o saranno di nuovo guai!- la esorto' Miroku.

Kagaome prese a correre verso la Sfera, preceduta da InuYasha che le apriva la strada falciando le larve di quei mostri nascenti. Le mancava pochissimo ad afferrare la pallina, quando due demoni ormai formatisi si lanciarono verso di lei a fauci spalancate:

-Attenta, Kagome!!-

InuYasha si butto' verso di lei e la spinse via in malomodo, finendo pero' preda dei demoni al posto della ragazza. Essi presero a divorarlo.

-InuYasha NOO!!!- grido' attonita e disperata la ragazza osservando quella scena raccapricciante.

-Sca..ppa....Scappa da me....- la esorto' lui con l'ultimo suo filo di voce.

Poi il corpo del mezzodemone fu scosso da un palpito e i suoi capelli ondeggiarono ad una brezza inesistente; la sua aura maligna si fece inauditamente forte, ed in un attimo i due demoni che l'assalivano finirono dilaniati da affilatissimi artigli.
Velocissimo InuYasha si era gia' buttato contro altri avversari, falciando demoni su demoni.
Kagome avrebe voluto piangere: in quella forma il ragazzo non riconosceva nessuno e si sarebbe presto rivoltato contro di loro. Mandarlo "a cuccia" ormai non serviva piu' a risvegliarlo.
Dimenticandosi della Sfera, prese a corrergli appresso.

Per quanto numerosi, i mostri che avevano formato Naraku non ebbero scampo: finirono decimati dai devastanti attacchi di Sesshomaru e dal Vortice di Miroku che stava spegnendosi ma era ancora sufficientemente potente da spazzar via quegli orrori. I superstiti perirono sotto il boomerang di Sango, i pugni di Koga e gli artigli di InuYsaha.

Nessuno di loro riusci' a raggiungere la Sfera dei Quattro Spiriti, che giaceva ancora a terra, come dimenticata da tutti.


Nota: So bene che Naraku e' morto mooolto rapidamente, il fatto e' che la tentazione di iniziare questo racconto semplicemente con "Dopo la sconfitta di Naraku..." era davvero forte... Spero che apprezziate comunque il fatto che perlomeno ci ho provato a descrivere questa fantomatica sconfitta...

  
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