Fanfic su artisti musicali > Beatles
Segui la storia  |       
Autore: sbriashi    26/09/2012    7 recensioni
«Paul, ho solo una domanda: hai detto di vivere con tre ragazzi, dov'è il terzo?»
Come se qualcuno lassù avesse ascoltato la mia domanda, alla mia destra apparve un altro ragazzo. Quando mi resi conto che indossava solo delle mutande sobbalzai ma cercai di nascondere il mio imbarazzo dato che lui sembrava non averne.
«Oh, John! Abbi la decenza di coprirti almeno davanti a mia sorella!»
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Lennon , Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve! 
Prima di tutto vorrei ringraziare le due ragazze che hanno recensito il primo capitolo, mi fanno davvero piacere le recensioni!
Approfitto di questo "spazio autrice" per ricordarvi che questa fan fiction non si basa sulla storia vera dei Beatles e che quindi molte cose non combaciano con la realtà, tutto nasce nella mia fantasia.
Spero che vi piaccia, 
Buona lettura :)


Avevo finito di pranzare da poco e me ne stavo sdraiata sul mio letto a fissare il soffitto, non ci trovavo nulla d'interessate ma in qualche modo mi rilassava. La mia camera era rimasta proprio come l'avevo lasciata, sulla scrivania c'erano ancora i fogli con le mie prime canzoni. Già, amavo scrivere fin da quando ero piccola, Paul diceva che avevo un talento naturale e forse un po' aveva ragione. Quando mi accadeva qualcosa di nuovo, bello o brutto mi bastava prendere carta e penna e le parole uscivano istintivamente, non so come ci riuscivo. Spesso mi aiutavo con la chitarra che mi aveva insegnato a suonare mio fratello e dovevo ammettere che qualche canzone era davvero accettabile. Anche Paul scriveva canzoni con i suoi amici, insieme formavano una band chiamata i Beatles o qualcosa del genere. Non li avevo mai sentiti suonare ed ero troppo curiosa di farlo.
I miei pensieri si spostarono sul fatto che avrei dovuto abitare chissà per quanto tempo con altri tre ragazzi in casa mia. Ringo e George non mi preoccupavano, sembravano tranquilli, mentre quel John proprio non potevo vederlo. Ma chi si credeva di essere? Non m'importava un cavolo se tutte le ragazze di Liverpool gli cadevano ai piedi come gatte morte, io non ero e non volevo essere una di loro.
All'improvviso balzai in piedi spaventata da alcuni colpi sulla porta e dalla voce di Paul che mi chiamava così scesi di corsa al piano di sotto. Prima che potessi finire di scendere le scale notai una ragazza dai capelli scuri che se ne stava sulla porta d'ingresso e mi sorrideva a trentadue denti. Ci misi un nanosecondo a realizzare che si trattava di Anne, la mia vecchia migliore amica, e le saltai praticamente addosso. 
«Non puoi immaginarti neanche minimamente quanto mi sei mancata!» urlai mente la stavo soffocando nell'abbraccio. 
«Allora? Come stai? Quando sei tornata? Com'era Londra? Hai trovato qualche ragazzo carino?» mi bombardò di domande.
«Frena, frena! Adesso calmati e respira» ridemmo entrambe di gusto e poi continuai: «Comunque sto bene, sono tornata questa mattina, Londra è meravigliosa e sì, ci sono davvero tanti bei ragazzi là»
«E non me ne hai portato neanche uno?!» ridemmo ancora e poi Paul, che aveva assistito a tutta la nostra conversazione, trovò una scusa per andarsene per non parlare dell'argomento "ragazzi". Io e la mia amica rimanemmo lì a parlare per un altro po' e, dopo che le ebbi presentato gli altri ragazzi (tranne John, non era in casa) decidemmo di andare a fare una passeggiata.
L'aria di salsedine mi colpì in piena faccia e non ebbi timore di respirarla a pieni polmoni, infondo mi era mancata per tanto tempo. Mi sembrò di rivivere in vecchi momenti della mia infanzia e pre-adolescenza con Anne. Lei c'era sempre stata per me, la conoscevo fin da piccola e ne avevamo passate di tutti i colori insieme. Ricordo che era perennemente a casa mia perché aveva sempre avuto una cotta per mio fratello anche se non lo voleva ammettere. A volte ci appostavamo di fronte alla porta di camera sua e lo ascoltavamo suonare di nascosto, Anne si scioglieva ad ogni nota. 
«Sei molto fortunata a vivere con quei ragazzi» disse di punto in bianco. La guardai un po' confusa. «Sono molto popolari, suonano sempre al Cavern. Non te lo ha detto Paul?»
«Certo che me lo ha detto. Ma cosa intendi con "popolari"?»
«Che tutte le ragazze vorrebbero averli e tutti i ragazzi vorrebbero essere al posto loro» 
Pensai a Paul come uno popolare ma solo al pensiero trattenni una risatina. Ero sempre stata abituata a vederlo come il mio fratellone dolce e goffo, non come un playboy. Forse qualcosa stava per cambiare o forse ero io che non vedevo le cose come stavano.
«E perché io che sono la sorella di uno di loro non sono popolare? E' ingiusto!» scherzai.
«Se non mi sbaglio stasera dovrebbero suonare, perché non vieni a vederli?» mi chiese Anne già elettrizzata. 
«Scherzi? E' ovvio che vengo!» 
Ad un certo punto sentii delle risatine e degli schiamazzi ed in lontananza notai un gruppetto di ragazze di qualche anno in meno di me. Io e la mia amica ci guardammo con aria interrogativa e ci avvicinammo senza dare nell'occhio. Non mi sorpresi quando vidi che in mezzo a quelle ochette c'era niente meno che John Lennon. Lanciai una risata sonora mentre gli stavamo passando accanto e lui se ne accorse, mi guardò torvo alzando un sopracciglio ma io non smisi un secondo di ridere.
«Che gallina!» urlò appena fu alle mie spalle. Mi fermai decisa e prima che Anne potesse fermarmi gli puntai il dito medio.
«Cretino!»
«Cosa c'è piccola Mary? Hai perso il tuo agnellino?» tutte le ragazze iniziarono a ridere a prendermi in giro insieme al quell'idiota, non l'avrebbe passata liscia.
«Fottiti Lennon!» 
«L'invidia è una brutta bestia»
«No, tu sei una brutta bestia!»
«Ma se non vedi l'ora che io ti porti a letto!»
Prima che potessi sganciargli un bel cazzotto in faccia, Anne mi prese per un braccio e mi trascinò via di lì con la forza. Lo odiavo, lo odiavo, lo odiavo, lo odiavo. 
«Ma che ti è preso?!» mi domandò Anne urlandomi in faccia ancora scioccata per la scena di poco prima.
«Non lo so, lo odio
«Si può sapere almeno cosa ti ha fatto? Hai iniziato tu a ridergli in faccia!» Già, avevo cominciato io... Che stupida che ero stata, oddio.
«A casa mi aveva provocata e adesso ho avuto la mia vendetta» mi giustificai.
Ero appena arrivata e già mi ero creata dei casini, tipico di me. Quel John proprio non potevo vederlo, ma cosa ci trovavano tutte quelle oche in lui? Era solo un idiota arrogante e pieno di sé. Chissà quante se ne portava a letto, provavo davvero pena per quelle povere ragazze.
 Aveva avuto pure il coraggio di dire che io volevo andare a letto con lui. Gliel'avrei lanciato addosso un letto, io!
Anne si portò una mano sul viso sbuffando per poi dire: «Sei stata via per tanto tempo ma non sei cambiata per niente».
Sorrisi pensando che in effetti era vero, non era la prima volta che mi trovavo a fronteggiare un ragazzo. Mi ero sempre fatta rispettare, mi descrivevano come una tipa molto tosta.

Anne mi accompagnò a casa e appena entrai mi diressi dritta in camera mia ignorando Paul e la cena. Mio fratello rimase a guardarmi un po' confuso e poi mi raggiunse per capire il perché del mio strano comportamento.
«Non hai fame?»
«No» dissi seccata mentre mi passavo le mani sulla faccia. 
«Posso sapere perché?» Si sedette accanto a me ma lo ignorai.
«Lascia perdere» mugugnai voltandomi dall'altra parte.
Proprio in quel momento la porta d'ingresso si aprì e riconobbi la voce di John che urlava il nome di mio fratello. Cos'aveva adesso da rompere?
Irruppe nella mia stanza spalancando la porta facendo sobbalzare Paul.
«Dì a tua sorella di fare meno la stronzetta o la prossima volta mi incazzo sul serio»
Mio fratello sgranò gli occhi e prima che potesse dire qualcosa cominciai ad urlare per la rabbia.
«Tu hai iniziato ad offendermi!»
«Non è colpa mia se cerchi di fare la fighetta in mia presenza solo per essere portata a letto»
Ancora questa storia? Adesso basta, era troppo.
«John, vattene!» urlò mio fratello cercando di farlo uscire dalla mia stanza. 
Non riuscii a trattenere l'istinto e in men che non si dica mi ritrovai a tirare pugni e calci a Lennon mentre lui mi teneva stretti i polsi per impedire che lo colpissi. Paul tentava invano di dividerci ma io non mi fermavo e continuai a lottare. Appena John lasciò la presa iniziò a correre per il corridoio ed io non esitai ad inseguirlo con mio fratello a sua volta dietro di me. La scena era alquanto imbarazzante e divertente allo stesso tempo.
«Tanto non mi prendi!»
«Vaffanculo Lennon!»
Mentre lui lo trovava tutto come uno scherzo io ero l'unica ad essere incazzata seriamente. All'ultima rampa di scale non mi ressi più in piedi ed inciampai in uno scalino, per un attimo ebbi l'impressione che sarei morta ma invece mi ritrovai spaparanzata sopra il povero Ringo.
«Oh mio Dio, scusami tanto!» biascicai imbarazzata mentre mi rialzavo da terra. 
«Non fa niente, tranquilla» rispose lui mentre cercava di tornare in piedi.
Solo quando la testa smise di girarmi mi resi conto di quanto fossi stata ridicola e mi venne quasi da ridere se non fosse stato per Lennon che si stava godendo la sua vittoria guardandomi dall'alto in basso.
«Sei troppo lenta, mia cara» disse John avvicinandosi a me lentamente.
«E tu sei troppo cretino, siamo pari» ribattei avvicinandomi a mia volta.
«Ok, adesso basta! Vi conoscete da meno di un giorno e già fate a cazzotti? Non voglio immaginare cosa succederà dopo» si intromise Paul cercando di riportare l'ordine. «Mary, vai in camera tua e restaci per tutta la sera» aggiunse poi.
«Cosa?! Stasera suonate al Cavern, devo esserci anche io! E poi non prendo ordini da te, sono grande ormai!» esclamai con tono di protesta.
«E va bene ma se vuoi venire corri a prepararti» 
Senza farmelo ripetere due volte corsi in camera mia sperando che quella sera mi avrebbe fatto passare tutta la rabbia che avevo in corpo.
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: sbriashi