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Autore: MelaChan    27/09/2012    5 recensioni
Piccola OneShot venuta in mente a scuola in una noiosa ora di greco.
Insomma, solita pappardella: Stark prende in giro Roges per il suo essere 'Capitan Ghiacciolo', solo che Rogers non è nello stato d'animo adatto ..
Spero vi piaccia!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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TU-TUM TUM TU-TU-TUM TU-TUM BOOOM!!! CLANG

Silenzio.

TUM TUM TU-TUM TUM TU-TU-TUM BOOOM!!! CLANG

Nuovamente silenzio. Apro leggermente gli occhi.

TUM TU-TUM TUM TU-TUM TU-TUM-TUM BOOOOM!! SCATACLUNK

Di nuovo tutto tace. Mi stufo e mi alzo dal letto a malincuore, mettendomi una maglietta e sbuffando. Mi dirigo trascinando i piedi verso l'ascensore e i tonfi ricominciano. Schiaccio il pulsante con sopra scritto 'Palestra + Solarium' e le porte si chiudono, mentre i rumori si fanno più forti e vicini. Le porte si riaprono rivelando una figura scura china su una panca. Non si volta nemmeno a osservare l'intruso. Mi faccio avanti sbadigliando.

-JARVIS, luce- ordino e subito le luci si accendono -Dannazione, Rogers! Dal numero di sacchi sfasciati e dalle crepe nel soffitto, intuisco tu abbia molti orgasmi repressi da smaltire!- sbotto posizionandomi di lato a lui, che nel frattempo è tornato a prendere a pugni il sacco. Sospiro e lo guardo.

Tralascio il fattp che sia sudato marcio a causa del moto e anche che abbia i capelli più spettinati che mai e mi concentro sul volto: noto profonde occhiaie e occhi, solitamente sempre svegli e attenti, in questo momento spenti e persi nel vuoto. Nonostante sia sudato e ansimi pesantemente è pallido come un cencio. Contiua a mordersi il labbro inferiore come volendo trattenere qualcosa. Comincio a preoccuparmi sul serio e gli sfioro leggermente un braccio.

-Ehi, Rogers...-

BOOOOM!!! Meno male mi sono messo di lato, altyrimenti il sacco mi avrebbe preso in pieno!

-Perchè sei qui?- mi chiede in un sussurro spostando lo sguardo verso il basso.

-Beh, mi risulta evidente. stavo dormendo beatamente quando sento un casino bestiale da qui, svegliandomi del tutto- dico tutto d'un fiato -Tu invece, perchè sei qui?-

Si gira verso di me e mi guarda con quell'espressione vuota -... A te cosa importa?-

Alzo un sopraciglio -Mi importa, seppur in microscopica parte, dal fatto che i miei coinquilini abbiano già distrutto in tutto due divani, una TV a Led e un frigo mini-bar a testa e vorrei che almeno la palestra rimanesse intatta-.

-Allora scusa per i sacchi ed il soffitto- risponde abbozzando un sorriso malconvincente che non mi inganna.

-Seriamente, cos'è che ti porta qui a quest'ora della notte?- gli domano scrutandolo bene.

Gli sfugge una lacrima -Non ho voglia di parlarne...- cerca di darmi le spalle per uscire ma lo blocco per un braccio, inutilmente.

-Rogers, vieni qua... Sei grande e grosso, su... Non puoi fuggire così dai tuoi problemi!- biascico ma lui continua irremovibile a camminare a testa bassa -JARVIS, blocca le porte!-

-Sì, signore- si sente un rumore di serature che scattano e Rogers si ferma.

-Perchè ti preoccupi per me?-

-Perchè non dovrei, scusa?- gli rispondo di rimando.

Sospira pesantemente e sento i muscoli contrarsi ed estendersi -Sono solo, Stark. Non ho più nessuno-.

Quell'affermazione mi coglie alla sprovvista, lasciandomi senza parole... Anche perchè lo capisco più di quanto creda. A pensarci, tutti i suoi famigliari e conoscenti sono tutt'ora morti o troppo vecchi er riconoscerlo. Anche  quella Peggy, quella sua fidanzata, è oramai deceduta... E conoscendo il suo carattere timido e introverso, ci ipiegherà molto più tempo e fatica di allora per fidarsi e costruire nuove amicizie.

Mi accorgo che mi fissa con il volto rigato di lacrime.

-Lo so, Steven. Sembrerà strano sentirmelo dire ma... Ti capisco, e mi dispiace- dico e lui tira su con il naso sedendosi per terra con la schiena contro il muro -vedrai che tornerai come prima, circondato da nuovi amici che ti vorranno un mondo di bene e tu potrai fidarti ciecamente di loro. Hai già fatto molti passi avanti anche solo con noi cinque. Pensa a Thor, ti ricordi come avete combattuto fianco a fianco contro i Chitauri e Loki? E Natasha? Prova una grande fiducia e ammirazione in te, cosa difficile perchè lei è una spia. Steve, ti vogliono tutti molto, molto bene! Non sarebbero gli stessi senza di te, fdati, perchè di questo ne sono certo- concludo posandogli una mano sula spalla.

Mi rivolge un sorriso stanco e io gli sorrido di rimando.

-Grazie- mi dice solamente asciugandosi il viso con un braccio -Adesso andiamo a dormire-.

-Signor sì, Capitano!- fingo un saluto militare e lo aiuto a alzarsi.

Ci dirigiamo in silenzio fino all'ascensore e facciamo altrettanto fino al piano delle camere singole.

-Buonanotte, Steve- gli dico incamminadomi verso la mia stanza, quando sento qualcosa abracciarmi da dietro. Qualcosa di più alto e caldo di me.

-Ti prego, resta per la notte- quasi mi supplica stringendomi delicatamente. Sento un certo rossore salirmi fino alle guance e sbarro gli occhi, non del tutto consapevole se accettare o reclinare l'offerta. Riprendo un certo autocontrollo. e accenno un sì con il capo. Scioglie l'abbraccio e mi fa strada verso la sua camera. Entriamo e lui inizia a spogliarsi.

-Whoah whoah whoah!- dico alzando i palmi delle mani.

-Tranquillo, non volevo fare niente di contraddittorio, solo andare a farmi una doccia!-

Mentre inizio a sentirmi un perfetto idiota, lui entra nel bagno lasciandomi solo. Mi passo una mano sul volto e cammino per la stanza, sentendo l'acqua scorrere dietro la porta. Sono solo, Stark. Trovarlo in quello stato mi ha stretto una morsa allo stomaco. Lui, che è sempre stato, a mio dispiacere, il punto di riferimento dell'intero gruppo. Lui, sempre pronto ad aiutare il prossimo senza ottenere nulla in cambio. Lui... E' Captain merica, per Di! Lui è l'uomo che tutti gli uomini vorrebbero essere, dato che io sono troppo per un singolo individuo. certo, però gli altri uomini non hanno perso tutto e tutti e non si ritrovano in un'epoca totalmente diversa dalla loro.

Sbuffo e mi siedo sul letto accanto alla finestra, pensieroso, arrivando alla conclusione che Rogers è molto più forte di quel che credessi.

-Oh Capitano...- sospiro lasciandomi scivolare sul materasso e socchiudendo gli occhi.

-Hai detto qualcosa?- mi chiede uscendo dal bagno con solo un asciugamano in vita. Distolgo lo sguardo mentre indossa un paio di slip e una maglietta.

-No, niente- rispondo e mi sposto leggermente di lato per permettergli di sdraiarsi accanto a me.

-Non... Non ti da fastidio?- domanda a disagio e io scuoto la testa, schiacciandomi contro il suo corpo caldo.

Pochi minuti e sento il suo respiro farsi più lento, segno che si è addormentato. Lo osservo dormire e gli scosto una ciocca ribelle di capelli dal volto, sorridendo e dandogli un bacio sulla guancia. Mi posiziono meglio e lo abbraccio, sentendo poi un suo braccio circondarmi la vita, ma io dormivo già.

Alla fine Steve Rogers è diventato molto più che Captain America e un compagno fedele di battaglia. E' diventato un amico, un mio grande amico.

... E chissà se dormiva davvero quando mi ha stretto la vita!


  
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