L'ultima Bomba in Città.

“Occhi azzurri come il ghiaccio, pelle candida come la porcellana.

È sicuramente suo. Si, solo lui può essere il padre.

Il dottore, stupito per la mia reazione, mi porge il pargolo con estrema delicatezza, quasi ha paura che lo lasci cadere.

Il bambino mi fissa con quei suoi occhioni, identici a quelli di Jimmy.

È quasi impossibile avere già due sfere blu così profonde a nemmeno un giorno di vita.

Beh, ma per uno con il suo stesso DNA tutto è possibile.

Quegli stessi occhi mi parlano, sposto il tessuto dal suo viso per poterlo vedere meglio.

Sento le vertigini, quei pozzi bui cercano di farmi capire che lui non è uno sbaglio. Non lo è mai stato.

Come volesse dirmi “Potrà sembrarti così sbagliato, ma a me va bene star qui sdraiato. Ma dammi solo una possibilità e la mia voce sarà l'ultima bomba in città.”

Amore,

Sono distrutto.

Non riesco a pensare a te senza provare disprezzo per me stesso. Ti ho abbandonato, lo so.

Questa è la storia di un errore, del mio più grosso errore: non averti amato abbastanza.

Ti ricordi di quella sera?

Nacque tutto come un gioco, ero uscito con Brian e gli altri del gruppo per una bevuta tutti insieme, lì al Johnny's dove fanno sempre buona musica. Ma tutto cambiò in un istante.

Tutto cambiò quando ti vidi ridere, sola a quel concerto che ballavi, in quel momento capii cosa vuol dire vivere.

Ti giuro, forse non te l'ho mai detto ma quel momento, quel preciso momento in cui il cuore mi batteva forte, ho scoperto l'amore. Ho conosciuto te.

Tu mi guardasti storto quando mi presentai, me lo ricordo come fosse ieri, non ti andavo a genio e lo sapevo.

Vedevo che non eri una di quelle ragazze a cui piacciono i pazzi metallari e tatuati come me.

Ti ricordi quello che ti dissi a fine serata?? “A me va bene star qui fumato ma almeno lasciami qui un bacio. Dammi solo una possibilità è il nostro amore sarà... L'ultima bomba in città.”

Forse ero un po' brillo, forse no. Ma ancora non capisco come sia potuto succedere davvero, come ti ho già detto era nato tutto come un gioco, non credevo davvero che saremmo potuti arrivare a tanto.

E ora sono distrutto dal dolore a lasciarti ma lo sai, non sono mai stato il compagno perfetto che volevi.

Eppure tu mi amavi comunque.

Sapevi che odiavo il sistema, che non lo volevo un posto in quella società.

Ma tu amavi persino questa mia diversità.

Davvero, non ti ho mai capito: amavi il mio bere eccessivamente, il mio fumare, il mio sparare bestemmie e parolacce come se fossero le cose più normali del mondo...

Non avresti mai immaginato un padre di famiglia come me ma tu hai avuto la forza e il coraggio di starmi comunque accanto.

Ma alla fine non posso prendere in giro nessuno. Alla fine è colpa mia che mi sono accorto di questo solo nel momento in cui l'ho perso.

Molto probabilmente sapevi anche che ti avrei tradito così, sapevi che questo mondo non era adatto a me. Io sono destinato a qualcos'altro. Non a questa merda che ci hanno lasciato.

Tu cercavi di rendere le cose un po' più accettabili, quasi belle.

Io dicevo: non lo so. Poi ti stringevo forte ancora un po'.

Ti ricordi le sere sul divano, sotto la coperta? Restavamo abbracciati per ore, senza fare o dire niente. Ci bastavamo noi due e in quei momenti tutto il resto non contava.

Lo sai, sai che non smetterò mai di amarti? Anche se non sarò con te in questo viaggio ti prometto che se mai sarò da qualche altra parte pregherò per voi.

Lo sai ciò che ho sempre pensato, sono inutili i miei affanni se qui sono rimasti a far da padroni gli stessi ladroni che però hanno nomi diversi.

Davvero, cosa sto qui a fare?

Sarei rimasto solo per te... E so che il mio egoismo ti ferisce... Ma tutto questo mi stava uccidendo.

E allora sono andato via.

Sono scappato da tutto questo, non sono più riuscito ha combattere, il male che c'è fuori è troppo grande da cambiare.

E mi sono accorto che la vita non è una finzione. La vita non è un film.

La mia forza è finita, la mia volontà anche.

Si, mi odierai per sempre ma tu non devi fare il mio stesso sbaglio.

Ama.

Ama più che puoi, tutti, incondizionatamente.

E continua a combattere. Non mollare.

MAI.

Fallo per me.

Fallo per tutti i nostri familiari e amici.

Fallo per lui...

Io non ce l'ho fatta, sono stato troppo debole.

Ma tu sei forte, io lo so.

Ti amo. Ti amerò sempre. Ricordalo.

Il tuo amore.

Jimmy.

Passo un dito sulla carta sgualcita per asciugarla dalle lacrime finiteci sopra.

Sono passati sette mesi e mezzo dalla tua morte e mi manchi come non mai, ho anche pensato di seguirti, di seguire le tue scelte.

Hai sempre saputo che io senza di te non sono niente eppure non te ne è fregato niente, sei scomparso da un giorno all'altro.

Questa lettera è l'ultimo ricordo che ho di te.

Sei stato troppo debole per affrontare il nostro paese, mi hai pregato di lottare con tutta me stessa.

E se questo potrebbe farti felice... Allora io non mollerò. E lo faccio per te.

E non posso mollare adesso, con una nuova vita in me mi guardo la pancia e ci passo una mano sopra.

No, non mollerò perché ora combatteremo in tre.*

Il tuo passaggio non è sbagliato. Ed il motivo è qui, è nato. Dagli solo una possibilità e la sua vita sarà l'ultima bomba in città.

L'ultima bomba in città.

*Ora combatteremo in tre: è riferito a lei, il bimbo e anche Jimmy che li guiderà dall'alto. Per questo tre e non due.

Buonsalve a tutti.
Mhm... Si, è una song-fic ispirata a “L'ultima bomba in città” degli articolo 31.
Quella canzone mi fa sempre piangere.
Comunque io mi immagino Leana che parla... Non so voi, immedesimatevi come volete :3
Beh. Basta.
Ringrazio tutti quelli che leggeranno e tutti quelli che inseriranno la storia nelle liste.
E un bacione grosso a chi recensirà. (<3)
Spero davvero che vi piaccia....
Bacioni.
Alis. <3