Prologo
Si girò sull’altro lato della poltrona e fissò sua figlia, la sua bambina, stesa su quello sterile letto di ospedale. Improvvisamente scoppiò in lacrime, quelle stesse lacrime che aveva cercato di trattenere così a lungo al punto da sentirsi bruciare dentro, cominciarono a scivolare lungo le sue guancie, bagnandogli tutto il viso. Non riusciva a guardarla, non era semplicemente capace; era una ferita bruciante e fin troppo dolorosa. Ciò che era successo lo torturava, si sentiva dannatamente in colpa per non averlo potuto impedire; lui, Spencer Reid, con ben più di 25 anni di esperienza nel F.B.I. non poté evitare che sua figlia fosse rapita. Distolse lo sguardo da sua figlia e notò sua moglie agitare la cartella di Elizabeth in aria intanto che discuteva con un suo collega in corridoio. Fece un respiro profondo, cercando di calmarsi e senza rendersene conto si addormentò. |