Prologo.
Scappare. Questa era l'unica
cosa che mi rimaneva da fare, non avevo scelta. Se fossi rimasta
lì mi avrebbe uccisa. Ne ero certa, prima o poi l'avrebbe fatto.
Mi amava, lo sapevo. Anzi, forse il suo amore era talmente grande e
profondo che non poteva essere vissuto. Era così potente che lo
accecava, continuamente. Bastava che la cena fosse poco calda o che la
coperta del letto avesse qualche piega che si arrabbiava. Perdeva il
lume della ragione, e la cosa che mi faceva più di tutto schifo
era che dopo qualche istante tornava tutto alla normalità. Come
se niente fosse successo. Ma le cicatrici rimanevano, non solo sul mio
corpo ma anche nel mio cuore, nella mia mente. Perché dopotutto
io l'avevo sposato perché l'amavo. Ma la persona che amavo non esisteva più.
Odio postare a quest'ora, ma non ho scelta, sono tornata adesso!
Questo è il prologo della nuova storia... dal prossimo capitolo capirete ancora meglio il perché di tutto questo!
Un bacio,
Frà.