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Autore: Assasymphonie    03/10/2012    3 recensioni
E furono le loro risate, una tonante e l'altra melodiosa, a salire nel cielo insieme al vapore.
{ DohkoShion }
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Aries Shion, Libra Dohko
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo del capitolo: Ravioli al vapore.
Personaggi: Dohko di Libra / Shion dell'Ariete
Rating: Giallo
Note dell'autore: One-shot / Shonen-ai / Slice of Life / Romantica / Generale / Fluff
Disclaimer: Personaggi, luoghi e abitudini sono di proprietà del mangaka; lo scritto e le situazioni sono di mia proprietà.


.Ravioli al vapore.


Una nuvola di caldo vapore si espanse all'improvviso, facendo diventare il muro e la finestra aperta improvvisamente appannati, mentre un piacevole calore si irradiava da quella nuvoletta; insieme ad esso venne il profumo di qualcosa di buono, di cucinato con amore.
Non era raro che si sentissero profumi di casa, risate cristalline e rumori di quotidianità nei tempi di pace, e quella giornata non faceva certo eccezione. Per quanto sarebbe durata la tranquillità delle ore che scorrono insieme alle nuvole, nel santuario? La risposta non sarebbe piaciuta a nessuno, meno che meno a colui il quale andava dipanando il vapore con una mano grande e forte, scacciando il calore e il profumo.
Un contenitore di legno intrecciato proteggeva sei morbide palline di colore lievemente dorato, esposte alla vista nel momento in cui il coperchio fu sollevato; erano adagiate su una foglia di lattuga, e vennero salutate con un sorriso soddisfatto.
Nonostante tutto Dohko non aveva perso la mano in cucina; c'è però da dire che i ravioli fossero l'unica cosa commestibile che piacesse sia a lui sia al suo ospite giornaliero, praticamente fisso, ora in piedi contro il muro alle spalle del cavaliere di Libra.
Teneva le braccia incrociate sul petto non coperto dall'armatura dorata, bensì carezzato da una tunica di seta lunga fino a metà coscia, di un biancore virginale; teneva gli occhi chiusi e la testa reclinata su una spalla, Shion, l'espressione tranquilla che riservava solo ai momenti dietro le porte dei luoghi a loro riservati, dove per un momento poteva rilassare i nervi e concedersi un breve momento di pausa e di vita.
Vita... perché quella parola sembrava essere associata solo ad una persona? Chi altri oltre all'uomo che ora gli rivolgeva la schiena fasciata anch'essa in una tunica, di colore verde, conosceva quella sua espressione, di solito nascosta sotto strati di onore e di orgoglio? Nessuno, e di questo Shion se ne rendeva conto ogni secondo che passava lì, nel santuario come cavaliere dell'Ariete.
« Immagino siano pronti. »
La voce fluttuava esattamente come il vapore che ormai andava disperdendosi, soprattutto di fronte agli attacchi dell'altro, ormai impegnato nel travasare i ravioli cotti con il vapore in un piattino di ceramica smaltata, accompagnandoli con due bacchette di legno. Solo due, non un paio... un bell'indizio riguardo le sue intenzioni, non è vero?
Nel momento in cui la voce di Shion gli raggiunse le orecchie Dohko si voltò, sul viso largo stampato un sorriso così grande da coinvolgere anche gli occhi, profondi come le foreste delle sue montagne; a differenza di Shion lui sorrideva ben spesso, soprattutto quando qualcosa gli riusciva bene e ne era soddisfatto.
Come quei ravioli.
Lo guardò in viso, ridacchiando di fronte a tanta soddisfazione per dei semplici sacchettini di carne: quanto impegno poteva esserci dietro quel cibo così semplice? Preparare il ripieno, stendere la pasta, tagliarla di dimensioni giuste e poggiarvi sopra la carne; chiudere il tutto, far bollire l'acqua e metterli a cuocere sopra di essa. Ogni fase l'avevano vissuta insieme: Dohko a cucinare e Shion ad osservare, a volte seduto e a volte in piedi, una presenza silenziosa ed osservatrice, ai cui occhi non sfuggiva nulla. I movimenti di quelle mani fatte per distruggere una montagna e per regalare carezze, la schiena che si tendeva sotto la seta, le braccia grandi che si gonfiavano ancora di più sotto il movimento, e poi quel sorriso.
Per Athena, quel sorriso.
Lo sapeva, Dohko, che avrebbe potuto chiedergli qualsiasi cosa e lui avrebbe obbedito in quel momento?
Considerando la sua aria da aspettativa probabilmente no. Attendeva un cenno da Shion, un'approvazione verso quello che, in fondo, era il loro pranzo... spuntino... oh, al diavolo le convenzioni. Lui aveva fame, una fame da lupi, ma doveva essere Aries ad avere il primo assaggio; anche perché Libra si sarebbe spazzolato tutto, se fosse stato da solo.
E questo lui lo sapeva, anzi, poteva vantarsi di sapere tutto quello che riguardava Libra, persino i sogni che venivano a trovarlo di notte: fu questo il motivo che lo spinse a prendere le due bacchette di legno e a sollevare uno dei ravioli. Ancora fumava, per questo vi soffiò sopra nel tentativo di raffreddarlo, scoprendolo non troppo grande e nemmeno troppo piccolo, come se fosse stato costruito su misura per le proprie labbra. No, doveva esserci una coincidenza pazzesca, non poteva essere altrimenti.
Coincidenza o meno furono i suoi denti e le sue labbra ad intaccare per prime la superficie del raviolo, ma per Shion non era abbastanza; si protese verso Dohko e premette il boccone contro le labbra altrui, tenendolo sempre con le bacchette ben premute al centro dello stesso.
E Dohko?
Nel momento stesso in cui Shion aveva intaccato il raviolo si era sentito orgoglioso, talmente orgoglioso da dimenticare con chi aveva a che fare: un Ariete è sempre pronto ad attaccarti frontalmente, anche quando non te lo aspetti. Difatti fu con sorpresa che Libra accolse il boccone contro le labbra, ma si riprese abbastanza in fretta per socchiudere gli occhi e regalare un morso generoso, spingendo il resto nella bocca altrui. Riuscì persino a far toccare le proprie fauci con le labbra di Aries, una vittoria su tutti i fronti e una bella rivincita per quella sorpresa inaspettata.
E furono le loro risate, una tonante e l'altra melodiosa, a salire nel cielo insieme al vapore.

.Fine.

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... c'è gente in giro che mi fa venire strane idee.
Boh, sono teneri, punto e basta. Ciao.
   
 
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