Candice entrò tutta trafelata in area relax e puntò dritta su Michael che sorseggiava un caffè.

-Come hai potuto dire quelle cose su QUEL magazine!- disse mentre lo picchiava con la rivista in questione.

Il povero Michael cercava invano di proteggere se stesso dalla furia della bionda e soprattutto il suo amato caffè.

-Non capisco di cosa parli- disse infine cercando di migliorare la sua situazione.

Candice, dal canto suo, al sentire quelle parole iniziò a picchiarlo con più forza.

-Non sai di cosa parlo, eh? E l’intervista che è uscita oggi non ti dice niente?- la bionda smise di colpirlo e il moro poté finalmente girarsi verso di lei con uno strano ghigno sul volto.

-Ah, sì! Mi hanno chiesto se preferivo le bionde o le brune e naturalmente ho detto..

-Brune! Si, ho letto! E vedo anche che vai fuori di testa se la tipa in questione ha la frangetta.

-Ehi, aspetta un momento. Ho aggiunto che mi piacciono anche le bionde- disse il moro per cercare di far calmare la ragazza.

-Si, ma hai sempre specificato che le brune hanno un certo fascino su di te! Per non parlare delle donne asiatiche! Hai praticamente detto che Jenna è il tuo tipo ideale, quindi mi chiedevo il perché non te la fossi già sposata! Ah, giusto! Non ha la frangetta, ecco perché! Ma può sempre tagliarsi i capelli e diventare al tua donna ideale in tutto e per tutto E..- Michael sapeva che quando Candice iniziava a parlare a raffica in quel modo c’erano poche possibilità di interromperla e calmarla, in fondo l’adorava anche e soprattutto per questo.

Però la interruppe lo stesso: lui era Michael Trevino e poteva permetterselo.

-E, Candice, lei è la MIA fidanzata. Cos’altro avrei dovuto dire a quel giornalista?- la sua voce era stata dura e determinata, ma in fondo sapevano entrambi che quella era l’unica maniera per farla calmare.

-Avresti semplicemente dovuto aggiungere una piccola cosa..- disse lei un po’ imbarazzata.

-E cosa?- ora era veramente curioso.

-Mi piacciono asiatiche, brune, con la frangetta e ‘blablabla’ ma come Candice Accola non ce n’è nessuna!- concluse tutto d’un fiato con un’espressione tra la beffa e il divertito.

Michael rimase a bocca aperta.

-Trevino chiudi la bocca che ti entrano le mosche!- disse infine dandogli una pacca sulla spalla e iniziando a ridere.

-E’ proprio divertente prenderti in giro!- poi si volse verso Ian e Nina, che inconsapevoli delle sue reali intenzioni avevano assistito shockati alla scena, gli fece un occhiolino e si diresse verso il suo camerino.

Mentre se ne andava Michael continuò a fissarla non capendo assolutamente cosa fosse accaduto.

-Che donna! Come si fa a non amarla? - disse ai due quando riuscì a riprendersi.

Ehm, ciao!

Sono silvia e questa è in assoluto la prima ‘storia’ che scrivo.

Non ho assolutamente idea di come possa esser venuta anche perché non me ne rendo conto, ma spero che chiunque sia arrivato alla fine possa lasciarmi un commentino per farmi sapere le proprie impressioni, ne ho tanto bisogno!

L’idea è nata circa una settimana fa, quando ho letto l’intervista di trevino per bullet magazine ed ho subito pensato ad una candice furiosa che lo picchiava…ora non chiedetemi perché, ho una mente malata evidentemente..

Insomma, alla fine oggi ho deciso di scriverla (dato che il venerdì fortunatamente non ho lezione all’uni), ed ecco il risultato… speriamo sia stata di vostro gradimento! Bacini :*