Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Ricorda la storia  |      
Autore: MariD96    05/10/2012    11 recensioni
'"mamma?" "Si tesoro?" "Tutti hanno un papà?" "certo." "e allora dove è il mio?" Mi sale un nodo alla gola. "come ti viene in mente una cosa del genere?""I miei amici mi dicono stupida perché io non ce l’ho"Si mette a piangere, io la abbraccio e le do tanti baci. Lotto con me stessa per non piangere, vederla così mi distrugge nella vita ho sempre cercato di darle tutto ciò di cui aveva bisogno ma non un padre. Come posso dirle che il suo l’ha abbandonata ancora prima di nascere?'
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eccolo là sul grande palco, canta, balla, sorride chissà se qualche volta pensa a me. Le Beliebers urlano e lo guardano con occhi sognanti, non sanno che persona è realmente. Non merita tutto ciò che ha, lui non è il vero Justin. Credevo che sarebbe passato di moda dopo poco e invece a sentire dal servizio su TG 24 a 21 anni comincia il suo terzo tour mondiale. Se devo dire la verità gli auguro di passare una vita triste nella sua fama, è ciò che si merita per essere una persona falsa, so che è sbagliato ma vederlo così felice su quel palco mi fa semplicemente saltare i nervi.

-Mamma! Perché sei già sveglia?

Mi giro sussultando e chiudo velocemente la televisione.

-tesoro che ci fai qui?

Sorrido, mi alzo dal divano e la prendo in braccio.

-Non c’eri nel letto.
-Avevo fame e sono venuta in cucina, adesso torniamo a dormire almeno fino alle 7 ti va? Poi mamma va a lavoro e tu all’asilo.


Lesley annuisce sbadigliando e si appoggia sulla mia spalla chiudendo gli occhi. E’ bellissima come sempre.
La poggio nel letto e mi stendo vicino a lei abbracciandola e accarezzandola, la sua pelle è liscissima non resisto e le dò un bacio sulla guancia destra rossa come sempre lei sorride nel sonno. Piano piano il tempo passa e quando la sveglia suona mi spavento perché non ho immaginato di aver trascorso così tanto tempo guardando la mia tenera bambina.
 
**
 
-Mamma?
-Si tesoro?
-Possiamo comprare il ciooccolato?


Indica uno scaffale alto della corsia del supermercato.

-Ne abbiamo già due barrette a casa, non ce n’è bisogno.
-Mamma?
-si?
-Il cioccolato non c’è più.
-L’hai mangiato tutto?


Lesley abbassa la testa e si copre la faccia con le mani. So di doverle dire qualcosa ma non riesco ad essere arrabiata con lei.

-Lesley guardami in faccia.

Mi inginocchio per guardarla negli occhi. Lei alza il viso piano piano è ancora più rossa del solito e sta quasi piangendo.
Mi si spezza il cuore, non posso vederla così.

-Te lo dico perché ti fa male non sono arrabbiata con te.

Sorrido.

-capito?

Lei annuisce e si calma un po’. 
La prendo in braccio e la metto in piedi nel carrello come piace stare a lei e mi incammino verso le casse.

-E la cioccolata?

Dice con voce tremante quasi spaventata. Non voglio che abbia paura di me, sono la sua mamma.
Torno indietro e allungo una mano per prenderla ma è troppo in alto e i miei sforzi sono vani, qualcuno mi si avvicina e vedo le sue mani porgermi una barretta. Abbasso la testa per ringraziare quando lo vedo. Non so come comportarmi, non ci incontriamo da ormai 5 anni.

-ciao.

Dice lui con tono poco sicuro. Metto le barrette nel carello e a testa basssa mi avvio verso le casse, sperando che mi lasci stare e di dimenticarmi di quell’incontro.
Sento qualcuno alle spalle camminare con me ma cerco di ignorarlo, concentrandomi su Lesley chegià sta adocchiando la cioccolata nel fondo del carrello.

-Come… stai?

Dice quasi balbettando. Il mio cuore batte a mille, faccio respiri profondi per non piangere di fronte la mia bambina e mi copro la faccia con i capelli.

- Da quanto tempo

A quel punto sento Lesley dire:

- Ciao!

Alzo il volto e vedo che sta sorridendo al ragazzo, con uno di quei meravigliosi sorrisi che solo lei sa fare.

-Lei è…

Dice lui con la voce tremolante. Mi assale un grande senso di gelosia, e se quel bastardo fosse tornato solo per portare via la mia bambina? Del resto lei ha paura alcune volte di me e sono invidiosa di quel sorriso splendente che ha rivolto a Justin.
Mi giro verso di lui e dico con tono deciso.

-Vattene

Lui rimane impietrito, vedo avvicinarglisi una ragazza dai capelli neri e lisci, deve essere la famosa Gomez. Poi mi allontano mentre Lesley sembra triste e più sorpresa che mai, chissà una bambina di 4 anni quanto può aver capito da questo incontro.
 
Justin.
Rivederla mi ha sconquassato. E’ sempre bellissima. Cosa avrà pensato vedendo Selena? Sembrava spaventata. Non vorrei averla persa 5 anni fa, sono stato un mostro me ne rendo conto ma era l’unico modo in cui doveva andare. Eravamo giovani e inesperti, non conoscevamo il mondo come lo conosciamo ora. Non mi perdonerò mai di averla liquidata in quel modo quel giorno. Come ho pronunciato quelle parole, potevo spiegarle la vera situazione invece non mi sono fidato di lei o forse per paura che si arrabbiasse, ma so che per uno stuido errore ho trasformato la mia vita in un tormento.

E quella bambina? Era lei? Vederla mi ha spezzato il cuore, assomiglia da morire alla madre è bellissima i suoi boccoli castani la sua pelle rosea e il sorriso che mi ha rivolto.. Sento di dover stare con lei, quando l’ho vista ho provato delle sensazioni inspiegabili non pensavo si potessero provare delle cose del genere. La cosa migliore sarà cercare di dimenticarsi l’incontro per il bene di tutti, anche se non riuscirò mai a togliere dalla testa quegli occhi felici della bambina.
 
Lei.
-Mamma chi era quell’uomo, prima?
-Nessuno di importante cucciola non ci pensare.


Sorrido mettendo la spesa a posto.

-Posso guardare la tv?
-certo.


La guardo mentre si siede sul divano, è dolcissima e nessuno me la potrà mai portare via, nessuno neanche Justin Bieber. Chissà perché lei gli aveva sorriso così tanto felicemente, forse provava simpatia per lui o aveva avvertito l’imbarazzo tra noi due, se davvero le stava simpatico magari avrebbe preferito stare con lui. Mi sedetti vicino a lei.

-Tesoro, perché hai sorriso al ragazzo?
-Perché mi ha dato il cioccolato.


Sorride e diventa ancora più rossa, mi rassereno e mi metto a ridere. Che sciocca che sono stata ovviamente era per un motivo del genere, di certo non perché lo conosceva.
 
**

Per i prossimi giorni evito di andare a fare la spesa per paura di rivederlo, cerco di dimenticare ma non ci riesco incontrarlo dopo tanto tempo mi ha fatto riaffiorare terribili ricordi.

-sono incinta.

Avevo detto e lui spaventato non mi aveva creduto. Qualche giorno dopo mi aveva dato appuntamento giusto per dirmi:

- Scusa ma io e te non possiamo più continuare così, è troppo difficile.
- Se mi ami davvero, puoi farlo per me, per noi.


Lui si era alzato e se n’era andato scusandosi, non riuscirò mai a perdonarlo, mai.

La campanella che indica la fine dell’asilo suona e aspetto con ansia Lesley per abbracciarla e ritrovare il sorriso, spesso è lei ad aiutarmi e non viceversa solo che non lo sa.
La vedo uscire con aria preoccupata e le corro incontro.

-Come va Lesley?
-Bene mamma.
-Davvero non sembra che ti è successo? Ti hanno rubato le penne? I colori? Le matite?
-no mamma.
-sicura?


Lei annuisce, io la prendo in braccio e lei si attacca al mio collo poi entro in macchina preoccupata.
 
**

-Adesso che siamo a casa mi dici perché sei triste?
-no.
-Va bene, dico rassegnata.


E sorrido ma vedo ce lei non ricambia. Vederla così mi rattrista.
Dopo poco si avvicina a me.

-mamma?
-Si tesoro?
-Tutti hanno un papà?
-certo.
-e allora dove è il mio?


Mi sale un nodo alla gola.

-come ti viene in mente una cosa del genere?
-I miei amici mi dicono stupida perché io non ce l’ho.


Si mette a piangere, io la abbraccio e le do tanti baci. Lotto con me stessa per non piangere, vederla così mi distrugge, nella vita ho sempre cercato di darle tutto ciò di cui aveva bisogno ma non un padre. Come posso dirle che il suo l’ha abbandonata ancora prima di nascere?

-tesoro, non sei stupida chiaro? Non devi ascoltare quello che dicono quei cattivi!

Lei annuisce ma ha ancora il viso inondato di lacrime.
E io che pensavo che piangesse per delle matite.

-dove è papà?

Rimango in silenzio non sapendo cosa rispondere poi dico:

-non lo so.

La abbraccio e apsetto che si calmi, non ho nessuno a cui ciedere consigli lei è l’unica che mi rimane.
 
Justin.
Ogni giorno vado in quel supermercato per incontrrarla, devo sapere se quella è mia figlia e le devo chiedere scusa, non ho ancora detto nulla a Selena ma devo ancora capire se valgono di più le scuse della madre di mia figlia e di mia figlia o l’affetto di Selena e delle Beliebers. Se decido di scusarmi si verrà a sapere tutto, perderò fan e perderò Selena, tutta la mia credibilità, la mia vita insomma. Almeno devo provare a spiegarle come sono andate veramente le cose, ero rimasto traumatizzato dal fatto che fosse incinta avveo paura di perdere tutto e lì per lì ho pensato fosse meglio scappare da tutto questo. La nostra relazione era segreta anche Selena era una copertura, se qualcuno lo avesse scoperto… Non volevo neanche pensarci. Non è passato un giorno da quella volta, in cui non abbia pensato a loro due e a come le ho abbandonate. Lei addirittura aveva lasciato la famiglia per me e si è ritrovata sola, a dover affrontare tutto senza amici a dover abbandonare la scuola per trovare un lavoro.
Mi sento un mostro, sono un mostro.
Durante questi anni non le ho dato neanche un minimo dei soldi che guadagno e mi dispiace, devo dirglielo.
 
Lei.
Vado al Superamrket per fare la spesa, c’è la possibilità che possa incontrare Justin ma non possiamo restare a digiuno. Sto camminando tra una corsia e l’altra e ancora non l’ho visto quando improvvisamente sento una voce alle spalle.

-Mi devi ascoltare, 5 secondi.

Faccio dei profondi respiri e sono grata del fatto che almeno questa volta Lesley non sia con me, mi ribolle la rabbia, dopo quell’incontro ho rimurginato a lungo le sue parole quando mi aveva lasciata “Scusa ma io e te non possiamo più continuare così, è troppo difficile” Lui aveva deciso di accettare quella relazione segreta a tutti e poi si era permesso anche di abbandonarci?

-5 secondi non compenseranno 5 anni di sofferenza.

Mi giro e mi allontano ma lui mi segue.

-ti prego non ti costa niente.
-non capisci che è difficile? Io ti amavo e tu mi hai abbandonata, senza un soldo a dover crescere da sola Lesley.
-Lesley? E’ così che si chiama?


Sorride. Era il nome che avevamo deciso di dare alla nostra ipotetica figlia quando ci saremmo sposati, tutti sogni finti fatti da due adolescenti immaturi ovviamente.

-si. E ora sparisci.

Aumento il passo, non so perché l'ho chiamata Lesley forse perché una parte di me all'inizio non volevaaccettare di perderlo completamente.

-So di averti abbandonata ma avevo paura di perdere i miei fan, tutti i giorni ho pensato a te e al bambino volevo ritrovarvi ma non sapevo a chi chiedere aiuto e quando ti ho rivista qualche giorno fa io…
- sai come è stato difficile in questi anni vederti sempre felice con selena? Senza di me?
-Lei era una copertura lo sai, alla fine mi sono affezionato lo ammetto ma non quanto lo ero a te, lo… sono a te.
-Tu non mi amavi, magari adesso ami la mia bambina ma non me.
- Io amo te quanto la nostra bambina, te lo posso garantire.
-Nostra? Arrivi adesso dopo 5 anni e ti permetti a dire nostra? Lei è mia.


Lascio il carrello e corro verso l’uscita, sono infuriata. Lei è mia e Justin non me la può portare via.
 
**

Entro in camera e la vedo inginocchiata a mani giunte per terra, poi la sento bisbigliare qualcosa. 

- Caro Gesù dammi un bravo papà come quello dei miei compagni e aiuta la mia mamma a stare meglio, amen. 

Sorride muove le mani per cercare di imitare il segno della croce con scarsi risultati e si avvicina al letto cercando di arrampicarsi e salirci su. Ma è troppo alto per lei, entro nella stanza e la prendo in braccio per posarla sul letto, poi mi stendo accando a lei. 

-Mamma cosa hai?
-Niente piccola dormi.


Le accarezzo la testa sperando che si addormenti.

-Sembri triste.
-No tesoro non lo sono.


Sorrido e le dò un bacio in fronte e lei chiude gli occhi. Dopo un po’ dice:

-Io ti voglio bene.

Abbraccia il suo orsacchiotto e si addormenta. Aveva pregato Gesù per avere un papà era forse il desiderio più grande che potesse avere, è così tenera e merita tutte le cose belle di questo mondo. Mi duole il cuore a vederla così, non è giusto già a questa età che una bambina soffra. Perché non ha un papà perché non riesco a darle abbastanza, ripenso alle parole di Justin. Erano scuse sincere non so se mi ama ancora o se mi ha mai amato come dice lui ma sono sicura che ami la mia piccola e indifesa Lesley. Per lei, per la sua felicità non devo essere così egoista, devo farle passare un po’ di tempo con suo padre. E’ una decisione difficile ma è indispensabile per lei. So che Justin non farebbe nulla di male a un angioletto come lei.
 
**
 
-Justin ti ho fatto venire qui perché per il bene di Lesley credo che debba avere vicina una figura paterna, mi fido di te so che non gli faresti male.

Justin si siede sul divano accanto a me.

-Vuoi dire che potrò vederla più spesso? Le diremo la verità?

Un sorriso gli si illumina sul viso.

-no, non tutta la verità. Solo che tu sei suo padre capirà man mano che crescerà.

Justin annuisce e poi aggiunge:

-Mi hai chiamato solo per questo?
-si.


Sembra deluso e distoglie gli occhi dai miei.

-Io ho.. ho preso una decisione… sai?
-quale?
-Dirò tutto, dirò tutto alle mie fan, a Selena alla stampa. Non voglio essere un bugiardo loro devono sapere.
-Se lo fai solo perché speri che ti perdoni, lascia stare non sei costretto è troppo tardi.
-Non lo faccio solo per te ma da quel giorno quando vi ho lasciato tutto il tempo sono stato male perché sapevo di averti fatta soffrire. Il tuo viso rigato dalle lacrime quando ti ho lasciato è imperdonabile lo so.
-Ho vissuto nove mesi di angoscia, ho dovuto lavorare fino alla fine perché non avevo un soldo. La mia vita è migliorata solo quando è nata Lesley, sono tornata a essere felice.. e non grazie a te.
-Si ma fai uno sforzo per noi, per la bambina Potremmo cercare di andare d’accordo.

-Non torneremo mai insieme.

Sento il rumore di piccoli passi correre fino a dietro il divano, mi alzo e la prendo in braccio portandola sulle mie gambe vicino a Justin.

-Lesley, finalmente ti sei svegliata.

Dico sorridendo.

-Signore, grazie per la cioccolata.

Dice a Justin. Lui sorride e sembra quasi commosso, come se faccia fatica a trattenere le lacrime.

-Lesley, ti dobbiamo dire una cosa.

Cerco lo sguardo di Justin lui annuisce, ma sembra spaventato.

-Ti ricordi quando mi hai detto che vuoi il tuo papà?
-Si mamma.
-Lui è il tuo papà, si chiama Justin… sei felice?


Non so che reazione possa avere, potrebbe rimanere scioccata, piangere, arrabbiarsi con Justin e invece inizia a urlare dalla gioia e salta al collo di Justin chiamandolo:

-Papààà! 

Dopo un po’ di esitazione Justin l’abbraccia e sorride, è felice ma non felice come quando l’ho visto sul palco quello è un sorriso ancora più sincero e sentito.

-Puoi passare con luii fine settimana ti va?
-si mamma, ma ora che c’è papà dove dorme? Abbiamo un solo letto, la casa è piccola.
-no tesoro, lui non vivrà con noi.


Le accarezzo la testa, mi guarda meravigliata e un po’ triste.

-perché?

Ha gli occhi enormi, lucidi e mi guarda con aria implorante.

-Non tutti i papà vivono con la mamma e i figli, ma lui ti vuole tanto bene te lo posso assicurare. Va bene?
-si, aspetta!


Sorride e corre nella stanza da letto, torna dopo pochi minuti con in braccio tutti i suoi peluches, alcuni sono molto più grandi di lei, mi fa tenerezza.

-papà, devi conoscere i miei amici.

Li posa sul divano e li presenta uno a uno.

-Lui è ciuffo, lui carota, qui c’è bob, papà papà guarda! Questo orso si chiama Justin come te, mamma gli ha dato il nome perché gli piaceva!

Justin mi lancia uno sguardo e io abbasso gli occhi facendo finta di niente.

-Davvero? E cosa pensano i tuoi amici di me?
-Dicono che gli piaci! Prendi Justin e muovilo io faccio Melissa.
-O bene, chi è Melissa?
-Questo gatto! Ti piace giocare?
-Certo Che mi piace giocare! Gioco sempre con i miei fratellini! Un giorno vuoi conoscerli?
-Si papà.


Lesley è felice, felice come non la vedevo da tanto tempo. Sorride e tutto il giorno gioca con Justin mentre io preparo la cena. Non sono invidiosa, so che questa è la cosa migliore per lei. Justin anche è felice, la riempie di baci e muove i peluches parlando come se fossero in vita. E’ proprio il padre che avevo sempre pensato potesse essere, vorrei che non mi avesse mai abbandonato così da poter tornare con lui ma ogni volta che penso a quei mesi di gravidanza dove ho dovuto fare tutto da sola capisco che non saprò mai se mi ama davvero oppure no. Rimarrrà per sempre un dubbio e non posso permettermi di rimanere delusa di nuovo per lui.
 
-Questo pomeriggio con Lesley è stato fantastico, è una bambina dolcissima l’hai educata bene.

mi dice mentre lo accompagno alla porta.

-grazie, ci vediamo la settimana prossima.
-non mi perdonerai  mai vero?
-non lo so, non credo scusami.
-so come ti senti e so come si è sentita Lesley, quando mio padre ci ha abbandonati io..

-Justin non importa io sono felice se Lesley è felice la mia vita è perfetta così.

Sorrido.

-Va bene, anche la mia. Ho il cuore in pace adesso ho chiesto scusa e domani racconterò ai giornali tutta la vera storia.
-Lo apprezzo grazie, ti prego però da adesso in poi parleremo solo per Lesley, non per noi. Non riesco ancora a guardarti senza soffrire. Ciao Justin.
-Ciao.


Apre la porta e subito dopo la richiude.

-Aspetta. Un’ultima cosa prima del nostro addio.

Si avvicina a me e poggia le labbra delicatamente sulle mie. Potrei allontanarlo ma non lo faccio, sto bene provo le stesse sensazioni di tanti anni fa. Mi scende una lacrima e lui si stacca da me.

-Grazie Justin, per essere tornato.

Sorrido.

-Ho dovuto farlo per te e per Lesley.
Mi porge la mano.

-tregua?

La stringo.

-tregua.
-Grazie del nostro ultimo bacio.
-Alla prossima settimana.


Gli apro la porta.

-Vi amerò per sempre.

Dice mentre esce di casa. 
Da quel pomeriggio in poi non ho mai più sentito quelle parole, non ho mai più ricevuto un suo bacio e adesso parliamo solo delle cose che riguardano Lesley e degli accordi se vuole passare meno o più tempo con lei. Stiamo bene, con il cuore in pace ma questa situazione rimarrà per sempre invariata perché non torneremo mai insieme. 

Angolo Autrice. 

Vi avevo promesso una nuova ff ma devo ancora finirla, però nell'attesa ho scritto questa One-Shot, spero vi piaccia :) Recensiiteee <3 

  
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: MariD96