Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: leyda    05/10/2012    4 recensioni
Penso che il titolo parli già abbastanza da se, per questo eccovi un estratto dal prologo:
«Fra una settimana è il compleanno di Stiles, ma Derek non vuole farci saltare neanche un giorno di allenamenti per festeggiare.» spiegò Scott mentre l’amico sbuffava seccato, alzando gli occhi al soffitto.
«E strano a dirsi, per una volta sono d’accordo con quello scontroso del vostro Alpha. E questa è una cosa che non mi sentirete mai più ripetere.»
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski , Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Riunione a sorpresa 

ovvero

Come zio Peter riusci a farsi affidare l'organizzazione

 

 

 

 

Dopo quell’annuncio, la giornata scolastica era trascorsa relativamente tranquilla e in fretta. Mancavano pochi minuti prima che la campana suonasse e Stiles stava rimuginando vendetta nei confronti del subdolo individuo traditore, che corrispondeva al nome di Scott McCall, il suo migliore amico.

In realtà Stiles aveva sperato che Derek rifiutasse categoricamente le richieste dei suoi Beta, ma tant’è, ormai era andata così.

Alla fin fine quanti adolescenti, anzi, quante persone in generale, potevano vantarsi di passare il giorno del loro compleanno in mezzo a un branco di lupi mannari? Magari, se non avesse tenuto conto della scorbutica presenza dell’Alpha e di quella inquietante dello zio di quest’ultimo, si sarebbe divertito. E magari, se nessuno perdeva il controllo, avrebbe anche potuto riportare a casa la sua brillante e logorroica personcina tutta intera.

Rimuginando tra sé e sé, cercando di dare un filo logico alla spropositata e delirante varietà di pensieri che gli affollavano la mente, si diresse verso la sua fidata bambina: la sua Jeep.

Alzando lo sguardo su di essa, le chiavi che aveva appena preso gli caddero di mano tintinnando, per finire ai piedi di Peter Hale, che era tranquillamente appoggiato alla portiera con uno dei suoi misteriosi, inquietanti sorrisi.

Il licantropo gli porse il mazzo, stavolta per fortuna senza deformarlo, visto che non ve n’era motivo.

La sua mano si mosse automaticamente, mentre la sua faccia sembrava non avere intenzione di collaborare, dato che era rimasto pietrificato a bocca aperta.

«Dovresti considerare di variare la tua mimica facciale quando mi vedi, Stiles. Anche perché temo che avverrà abbastanza periodicamente, d’ora in poi.» gli fece notare l’uomo.

«Cosa sta succedendo? Questo è un incubo vero? Non può succedere davvero. Insomma un conto è Derek che per qualche mistica congiunzione astrale accetta le richieste dei suoi cuccioli, ma qui si va decisamente a finire nella fantascienza.»

«Per quanto il tuo discorso sia interessante, benché privo di senso, il mio impaziente nipote ci sta aspettando. Quindi sarebbe meglio partire.»

«Aspettando? Aspettando dove? Ehi!» esclamò vendendolo prendere posto sul sedile del passeggero.

Sbigottito, si accomodò al posto di guida e mise in moto, uscendo dal parcheggio.

«Quindi... » per la prima volta era senza parole.

«Oh, non preoccuparti. Derek non ha intenzione di ucciderti.» lo rassicurò prima di indicargli la strada da prendere.

«Non è lui che mi preoccupa, al momento» borbottò, seguendo le istruzioni che gli venivano date fino a raggiungere un pub.

Stiles seguì Peter, ancora scioccato dall’assurdità della situazione, fino al tavolo a cui era seduto Derek. Il lupo non li aveva persi di vista un secondo da quando erano entrati e, già dandogli un’occhiata veloce, capì quanto era nei guai: nonostante l’immobilità del corpo, inffatti, gli occhi scintillavano a intervalli regolari, passando dal verde al rosso, le narici fremevano di rabbia, la linea della bocca era più serrata del solito, ma questo non impedì al ragazzo di cogliere un sommesso e continuo ringhio, le mani erano strette a pugno e poggiate sul tavolo.

Deglutendo intimidito si avvicinò, grato, non sapeva bene a quale dei due licantropi, per aver scelto un luogo pubblico. Visto che c’erano parecchie persone, o meglio possibili futuri testimoni, l’Alpha avrebbe evitato di staccargli la testa non appena si fosse seduto.

Pochi silenziosi minuti dopo, con Stiles che cercava di capacitarsi della sua capacità di finire nei guai anche quando non aveva fatto nulla, Derek che lo fissava ringhiando e Peter che passava divertito lo sguardo dall’uno all’altro, fece la sua comparsa una cameriera per prendere le loro ordinazioni.

«Tre hamburger con patatine, due birre e una coca» stabilì il più grande, sorridendo amabile alla ragazza che si allontanò imbarazzata.

«Bene Derek, direi che è meglio se cerchi di calmarti. Non so se l’hai notato, ma Stiles è talmente terrorizzato da non aver ancora detto nulla»

«Un miracolo.» ringhiò beffardo, senza distogliere lo sguardo dal viso del soggetto in questione che assunse un’espressione indignata, superando la paura e attaccando con la sua solita sfilza interminabile di parole.

«Dovrei chiedere alla cameriera di mettere un po’ di aconito nelle tue patatine. Pensi che io mi stia divertendo? Sai che mi è quasi venuto un infarto quando ho visto tuo zio appoggiato alla mia bambina?! Cioè, la mia Jeep…» s’interruppe un secondo, imbarazzato. Stava per ricominciare a parlare quando, per la sua salvezza fisica, e quella mentale di Derek, arrivarono i loro piatti.

«Oh! Meno male! Ho una fame da lup… ehm… perché mi avete fatto venire qui, comunque? Non era meglio casa vostra se volevate uccidermi e nascondere le tracce?» ironizzò il ragazzo

Fu Peter a rispondere precedendo il nipote: «Siamo qui principalmente perché il cibo è ottimo ed è ora di pranzo. Secondariamente perché Derek vuole mettere in chiaro alcune cose riguardo sabato. Al momento è un po’ irritato, ma ti assicuro che sarà un discorso civile, fra uh… persone civili. Dopodiché potrai tornare a casa tua, in tutta tranquillità. Non è così?» concluse dopo un piccolo tentennamento.

«Se non si caccia nei guai.» commentò asciutto

«Ti rendo noto che è colpa vostra se finisco nei guai. Diamine, ogni svitato sovrannaturale che c’è in giro passa da Beacon Hills e voi, grandi e forti eroi dovete farvi coinvolgere e coinvolgere anche me nelle beghe che voi contribuite a creare. Quindi, non sono io che mi caccio nei guai. Sono i vostri guai che si attaccano a me, esattamente come i tuoi cuccioli!» ribatté piccato Stiles azzannando con violenza l’ultima patatina rimasta, dopo averla sventolata sotto il naso perplesso del moro.

Peter non aveva potuto trattenersi dallo sghignazzare divertito, dando implicitamente ragione all’umano.

«Io non ho mai voluto coinvolgerti.»

«Ah no? Ti devo ricordare quando ti sei presentato in camera mia, in camera mia per aiutarti a rintracciare il tuo amabile zio, qui presente? O quando mi hai fatto gentilmente scortare da Erica fino alla piscina della scuola per avere informazioni su Jackson versione lucertolone paralizzante? O prima ancora quando ti sei fatto quasi uccidere…»

«Sta zitto.» ringhiò l’Alpha, mutando il colore degli occhi in un rosso cupo, che non sortirono l’effetto sperato.

«Ecco! E che dire di tutte le volte che mi hai malmenato e zittito quando io cercavo di aiutarti?»

«Stiles…»

«Stiles, penso davvero sia una buona idea che tu ti interrompa qui. Per quanto il vostro siparietto sia divertente, siamo qui per discutere di un’altra questione.» cercò di sedare gli animi il più grande, con il solito sorriso enigmatico a ornargli le labbra.

I due interpellati si voltarono verso l’uomo, prima di tornare seduti composti: neanche si erano accorti di essersi avvicinati per rimbeccarsi faccia a faccia. Nella sua mente pensò che, davvero, Derek non conosceva il concetto di “spazio vitale”, almeno per quanto concerneva la sua persona.

«Di cosa dobbiamo parlare allora?»

«Del tuo compleanno. O meglio della tua festa. Per inciso, cosa vorresti per regalo?»

«Uhm… tornare a casa vivo?»

«Non è questo il punto. Il punto è…» iniziò Derek, ma venne interrotto dagli altri due

«Che non vuoi che gli altri saltino gli allenamenti. Lo abbiamo capito, Derek. Davvero. Abbiamo afferrato il concetto.»

«Quindi cos’hai intenzione di fare in proposito?» domandò schiettamente lo zio.

«Non lo so… ancora.» sbottò infastidito

«Di solito in cosa consistono esattamente questi allenamenti? Non so, vi nascondete, cacciate qualche ignara e indifesa preda, vi malmenate finché non vince chi ha più ossa rotte, cosa fate?»

«A parte il “cacciare qualche ignara e indifesa preda”, all’incirca il resto di quello che hai elencato.» ammise Peter.

«Gli insegno a sopravvivere» ringhiò invece Derek, lanciando un’occhiataccia prima al parente e poi al ragazzo che sbuffò scettico.

«No… tu stai mostrando loro tutte le fratture multiple e scomposte che un corpo può provare!» ribatté gesticolando animatamente «Se continuano così non ci sarà bisogno che ti preoccupi oltre della loro sopravvivenza perché saranno morti! Tutto sommato li capisco…»

«Hai qualche idea che possa essere accettata da tutti?» domandò il più grande.

«Beh… mi sembra che quello che fate tutti i pomeriggi sia simile ai giochi che facevamo io e Scott da piccoli… sai… nascondino, guardia e ladri… il lupo mangia frutta» terminò in un sussurrò. Sussurrò che fu comunque udito perfettamente, considerando con chi era seduto al tavolo, sebbene le reazioni furono diametralmente opposte: Derek lo afferrò per la maglietta trascinandolo per la lunghezza del tavolo fino al suo viso arrossato per ringhiargli contro che nessuno di loro vi avrebbe, nel modo più assoluto, giocato; Peter si limitò a una sghignazzata divertita già pronto a ribattere che anche a lui da piccolo ci giocava, ma venne inchiodato dall’occhiataccia del nipote, che lo sfidò a rendere nota la cosa.

Quando la rabbia fu un po’ scemata si accorse degli occhi spalancati di Stiles e, oltre al timore per la sua immotivata reazione, vi scorgeva, in fondo, la curiosità e l’inizio di una probabile spiegazione valida.

Derek si rese conto che doveva bloccare la cosa sul nascere, prima che quel ragazzino, a volte davvero troppo sveglio per i suoi gusti, scoprisse la verità, magari arrivando addirittura a chiedere a suo zio. Per questo motivo cercò di cambiare discorso, ma la sua mente non voleva collaborare.

«E se facessimo una combinazione di giochi? Ovviamente, se ci saranno anche Lydia e Allison oltre a Stiles, non potremmo condurre un allenamento completo in quanto potrebbero ferirsi. E non è il caso di riaprire le ostilità con gli Argent per una cosa come una festa di compleanno.»

«D’accordo. L’importante è che non saltino gli allenamenti. Per un giorno posso anche alleggerirglieli.» concesse l’Alpha

«Bene. Grande. E… chi dovrebbe organizzarli, quindi?» domandò titubante Stiles, già presagendo la risposta.

«È la tua festa, o no?»

«Potrei pensarci io, magari?» s’intromise il più grande.

Il sorriso, che a entrambi parve avere una punta di sadismo e malizia, fece venire loro i sudori freddi per un momento, ma accettarono comunque, dopo essersi scambiati un’occhiata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo pazzo:

Bene! Ecco il primo capitolo! Speriamo che vi sia piaciuto.

Immaginiamo che il primo gioco, si sia già capito, almeno in parte…eheh! ^____^

In caso vogliate sapere come ci è venuta in mente quest’idea… -inserire atmosfera mistica e nebbiosa qui- chiedetecelo e vi sarà rivelato.

A parte gli scherzi, se avete suggerimenti, critiche, o anche ipotesi fatecelo sapere. Non sia mai che non vi ascoltiamo e magari potremmo prendere in considerazione l’idea.

Per quanto riguarda il periodo di ambientazione, siamo ovviamente dopo la fine della seconda stagione; più precisamente mancano sette giorni (sei oramai) all’8 aprile. Perché questa data? Perché girovagando su internet, wikipedia inglese in particolare, abbiamo scoperto che su un gioco di ruolo ispirato a Teen Wolf, questa data corrisponde al compleanno del nostro amatissimo e ciarliero Genim Stiles Stilinski!

Ergo, alcuni cambiamenti, come il ritorno di Erica e Boyd, il riavvicinamento di Scott e Allison e una possibile unione di Jackson al branco ci sembrava possibile.

Fateci sapere le vostre opinioni a riguardo.

 

P.S. per chi se lo sta chiedendo e/o non ha voglia di andare a leggere, gli altri compleanni, quelli segnati, sono:

Derek: 7 novembre (ecco perché si scannano e si attraggono ‘stì due, e parlo per esperienza personale di una delle autrici che è scorpione)

Scott: 23 agosto

Allison: 19 marzo

Lydia: 23 marzo

Jackson: 15 giugno

Isaac: 22 settembre.

Erica: 14 novembre

Danny: 29 febbraio

 

A venerdì prossimo!

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: leyda