'Allergica al caffè.'

-1/10/2012.

Era la solita giornata. Le sette e trenta del mattino,come sveglia il profumo del caffè appena fatto. Il cuscino con la forma del suo volto,appena evidente. La coperta sfatta,il suo profumo che viaggia nell'aria,la luce fioca,che attraversa un piccolo spazio,della porta socchiusa. Un po' a fatica,seguo la scia del caffè,che mi porta fino in cucina,e poi lui. Il solito ciuffo arruffato,gli occhi assonnati e la bocca impastata dal sonno. Con lentezza,gira il caffè,provocando rumorini del cucchiaino a contatto con la tazza. Non mi ha ancora notata. E come al solito,tossisco per finta,così che lui alzi il suo sguardo,per poi puntare i suoi occhi d'ambra nei miei. Il suo solito buongiorno sussurrato,con tanto di sorriso. Il primo sorriso della giornata. Sapere che il suo primo sorriso gliel'ho regalato io,rende tutto maledettamente magnifico. Neanche l'allegria degli amici del mulino bianco potrebbe minimamente arrivare,all'allegria che mi trasmette il suo sorriso,l'energia che entrambi ci trasmettiamo di mattina.

Mi siedo in silenzio,come al solito,nessuno dei due vuole interrompere quel silenzio,tranquillo,che si intromette in ogni angolo della cucina,che non permette l'entrata a nessun rumore.

Mi porge la macchinetta del caffè e lentamente ne verso un po' nella tazzina. Sorseggio piano,il suo caffè è il più buono. Finisce prima lui di me,e come al solito,lascia sul fondo l'ultima goccia,che non hai mai bevuto. Sono le otto e un quarto,com'è nostro solito, la colazione tranquilla finisce li. Lui mi sorride dolcemente,poi si reca in bagno,sento il fruscio dell'acqua,la sua solita doccia mattutina. Io intanto rifaccio il letto,respirando a pieni polmoni il suo profumo. Esce dalla doccia,un quarto d'ora dopo e lascia il posto a me. Mi accarezza le guance. Nonostante stiamo insieme da qualche anno,arrossisco come la prima volta,come al solito,come sempre.

Finisco anche io di prepararmi,vedo la sua sagoma cercare le chiavi,come tutti i giorni. Poso il mio sguardo sul mio comodino,toh,eccole lì,come ogni mattina,all'angolino,in bilico. Come al solito,le butta senza neanche guardare,ogni sera,stanco come sempre. Le prendo,e faccio un pò di rumore. Lui come al solito,si volta e mi sorride,poi il primo bacio della giornata.

''Vado a lavoro,amore.''

''Buona giornata.'' sorrido,un secondo bacio e poi lo vedo uscir via.

Come ogni Lunedì mattina,ho la giornata libera. Mi dedicherò a me stessa.

So che ora starete pensando -che vita noiosa,che amore passivo,che vita scontata..-

Beh,non c'è nulla di scontato,nulla di noioso,il nostro amore,non è sottovalutato.

Semplicemente è un'abitudine. Amo alzarmi e sentire le mie narici inebriate dal suo profumo,amo il suo solito caffè,la solita tranquillità mattutina,il solito silenzio. La sua sbadataggine,i suoi baci,le sue carezze. Che per quanto le conosca a memoria,ogni volta sono una novità. Il nostro è un'amore che va avanti da un bel po',che non è mai cambiato,sempre forte come il primo giorno,che ho posato lo sguardo su di lui.

E poi è da un po' ,che parliamo di una futura,Signora Malik.

Il matrimonio sarebbe il traguardo. Il coronamento ufficiale del nostro grande,grande,grande amore.

Poi è da un po' di giorni che credo che questa nostra abitudine,per me,sia diventato un'appiglio,per paura. Paura di perderlo,paura che se cambia qualcosa,si rovina tutto. La nostra vita insieme,è stata costruita sul nostro amore. Se cambiasse qualcosa,anche di una sola virgola,temo crolli a picco la mia vita e di conseguenza l'amore. Non voglio che il nostro 'noi ' sia scontato,ma il fatto di conoscerci così bene,mi tranquillizza. Veder cambiare le cose,mi devasterebbe.

Passano le ore in fretta,la lancetta dell'orologio,gira senza sosta,oggi particolarmente,in ogni suo giro,in ogni suo ticchettio,mi fa venir l'ansia. Ho pulito casa,sono uscita,ho fatto compere,ma mi sento incompleta. L'unica cosa che manca,è la cena.

Il Lunedì,Zayn,fa giornata piena. Viene sempre affamato,e no,la frittata non è un piatto abitudinale,ma a lui piace tanto,soprattutto quella che faccio io,così oggi gliela preparo. Quando si fa una cosa,con amore,conseguentemente viene più buona,migliore.

Sento un paio di chiavi girare nella serratura,poi un ciuffo nero corvino,spuntare da dietro la porta.

''Buona sera,caro''scherzo avvicinandomi ed avvinghiandomi a lui.

''Come mai tanto affetto?''chiede ironico,spostandomi una ciocca di capelli,per poi darmi un bacio a fior di labbra.

''Perché sono tenera,dolce,gentile..'' mi interrompe finendo la mia solita frase

''..e figa'' fa con tono,che ti fa capire che l'ho detto troppe volte. Annuisco fiera di me e lo faccio accomodare a tavola. Alla vista della sua frittata,spalanca gli occhi e la mangia,come se non toccasse cibo dall'epoca prima dei dinosauri.

Praticamente,come se non avesse mai mangiato. Mi accomodo sul divano,intenzionata ad accendere la tv,ma il telecomando,come al solito,non si trova. Zayn guarda sotto il solito cuscino rosso,comprato due anni fa ad una fiera,in non so quale assurdo paese,che da quel giorno,sosta sempre nella parte sinistra del divano. Puff,il telecomando esce magicamente. Appena premo il pulsante rosso,in televisione appare l'inizio di un film 'Il curioso caso di Benjamin Button'. Lo guardiamo,accoccolati,come al solito,stretti ognuno all'altro,e come sempre mi sento protetta.

1/12/2012

Stranamente mi sveglio prima,me ne accorgo dal fatto,che la scia dell'odore di caffè,manca nell'aria. Di solito,non mi sveglio mai prima. Mi giro dal lato sinistro e Zayn non è accanto a me. Se non è qui,perché non ha preparato il caffè ? Guardo lo schermo del cellulare,sono le otto meno venti. Non è mai successo. Non mi sono mai svegliata tardi e soprattutto non è mai successo,che l'odore del caffè manchi di prima mattina. Respiro a pieni polmoni il profu..aspettate. Quello che è nell'aria non è assolutamente il profumo di Zayn. È diverso,è meno forte,meno maschile..e non appartiene a me. Metto la faccia sul suo cuscino e di nuovo quello strano profumo. Mi alzo,nervosa,preoccupata. Poggio una mano sulla pancia,almeno lui lì c'è ancora. Già,aspetto un bambino. Ecco la risposta ai miei ritardi. Ieri finalmente mi ero fatta coraggio,e ne avevo parlato con Zayn. Questa nuova vita,sarà l'unico cambiamento di cui non ho paura,che voglio mi stravolga la vita,in meglio. Purtroppo Zayn ieri non l'ha pensata come me,e si rivolgeva a me con amarezza,dubbi. Ma mi sembra normale?infondo è comunque,una 'novità'. Poi ieri è tornato molto tardi. È dall'annuncio del pargolo che non lo vedo. Mi dirigo verso la cucina e vedo Zayn,in cucina,con una tazza di LATTE,e neanche una tazza per me. In più in quella stanza non c'è tranquillità,silenzio,armonia. Non è come al solito.

''Hai cambiato profumo?''chiedo sorridendo. Anche se dentro sto morendo di paura.

Lui è agitato,impaurito,quasi in dubbio sulla risposta.

Balbettando,ammicca dicendo no.

''Come mai così nervoso?''domando,ho paura. Ho paura che se quel profumo non è ne suo,ne mio,possa appartenere ad un'altra.

''Di solito la mattina non stiamo in silenzio?''sbotta nervoso,facendo cadere la tazza.

''Di solito,non ero l'unica con cui condividevi il letto?''contraccambio. Una lacrima mi riga il viso,e mi fa male,tanto male.

Lui non risponde. Abbassa semplicemente lo sguardo.

''Esci''esclamo. Lui non si muove.

''Esci!''emetto un primo urlo. Lui non fiata.

''VA VIA!''grido a pieni polmoni. Lui,se ne va.

Vedo tutto ciò che abbiamo costruito,sgretolarsi come niente,il nostro amore diventare poltiglia. Piango,piango a dirotto,tutto il giorno,senza freni. Osservando la lancetta,che a gara con le mie lacrime,scorre velocemente. Vorrei che il tempo si fermasse,per poi tornare indietro. Finire al solito 'noi'.

01/01/2013

Mi risveglio,le solite sette e trenta,il solito profumo,il solito caffè,il solito ciuffo nero corvino. Il mio regalo di Natale,è stato l'esser tornati noi. La pancia è più evidente e leggermente più rotonda. Zayn poi è tornato,aveva bisogno di trovare la forza,ma poi si è reso conto che la forza siamo noi. Che se lui cade,sa che troverà sempre la mia mano pronta ad aiutarlo e fra sette mesi,saprà di poter contare anche sul nostro piccolino. Sorseggio l'ultima goccia di caffè,che come al solito,è buono come sempre. Poi un crampo alla pancia. Mi fa male,molto male. Stringono pugni,ma le lacrime escono senza fine. Zayn mi carica in macchina ed in fretta e furia,arriviamo all'ospedale. Mi ritrovo agonizzante su una barella,mi fa male la pancia. Ho gli occhi socchiusi,ma so che Zayn è accanto a me. Sento il suo solito profumo inebriarmi. Poi mi ritrovo in questa stanza,tutta bianca,sarà passata qualche oretta,io ho un mal di testa assurdo,devono avermi dato dei tranquillanti. Vedo un po' sfocato,mi strofino gli occhi e vedo Zayn di fronte a me.

''Piccola,tranquilla. Niente di grave. Mi hai fatto prendere uno spavento,sai?''mi chiede con la voce tremolante. Non ho la forza di parlare,ma annuisco e poi sorrido. Mi stringe la mano.

''Vado a comprare le sigarette e torno''mi avverte. Poi esce dalla stanza. Passa una mezz'ora e non è di ritorno. Mi agito. La paura che possa essere con un'altra mi mangia viva.

Poi un'infermiera entra e spalanca la porta,é agitata,nervosa,quasi con le lacrime agli occhi..

''Signorina,il suo fidanzato..''

Poi il buio.

-Oggi.
(Vi consiglio di leggerla con questa canzone)
http://www.youtube.com/watch?v=3fars3wq2Bk

''Fa un pò freddino stamattina eh? Soprattutto qui fuori. In più c'è anche umidità . Noi odiamo i posti umidi,ricordi? E' da un po' che non si parla io e te..Zayn. Hai visto com'è cresciuta la nostra piccolina? Sono passati così in fretta due anni. Sai,volevo dirti,che anche se ora ho un altro compagno,io di te non mi sono dimenticata. E' anche nostra figlia sa,che il suo unico papà sei tu. Ancora è troppo piccola,e non mi sento di portarla da te,non ora. Ma dalle qualche altro anno,e vedrai come verrà dal suo papà,e gli racconterà la sua prima cotta,il suo primo due,la sua prima grande delusione. Sei pronto a sorbirti ore ed ore di discorsi di una ragazzina in fase di crescita? Poi ora ti stai sorbendo anche il mio. Ci siamo amati così tanto io e te.

Poi te hai deciso di andar via. È vero che ti avrei seguito ovunque,ma lassù non è troppo lontano?

Ora l'unica cosa che è diventata solita,é venire qui,e cambiarti i fiori.

E parlarti,ininterrottamente. Non puoi nemmeno completare la mia solita frase ''Tenera,dolce,gentile..

No,se non la completi tu non ha senso. Le nostre abitudini non hanno più senso.

Basta,altrimenti scoppio in lacrime. Vedi Malik? Che effetto che mi fai.

Oh,non so se te l'ho detto,ma nostra figlia,è nata con una voglia al caffè,ma è allergica ad esso. Guarda tu il fato. Il caffè,il nostro SOLITO,caffè.

Forse è stato un segno del destino,ma in casa mia,non si beve più caffè. La mattina non c'è silenzio,ma si sente la piccola che non vuole andare all'asilo,io che faccio tardi a lavoro,e mio marito è già fuori.

La mattina,non mi sveglia più il profumo del tuo caffè.

Ma sai com'è,non era più il solito,senza di te''

Spazio autrice:

Uno,due,tre prova..uno,due,tre prova..

Qui è la vostra cara Elisa.
Salve amori miei !
Ho deciso di pubblicare questa os,dopo averla fatta leggere ad alcune persone..e sì,la loro reazione mi ha portata a metterla anche qui. Ginevra ha anche pianto. Tanto amore per Ginevra.

Che ne pensate?
Devo nascondermi?
No dai.

Siate clementi.

Vi amo tanto,tanto tanto.

Siate sincere,ci ho messo il cuore mentre scrivevo.

Non so davvero cosa scrivere,scusate. E' che sono traumatizzata anche io,dal mio stesso finale.

Poi l'ho scritta ascoltando la canzone di Katy Perry Not Like The Movies.

Con quella ha tutto un altro effetto eh?
Non so neanche come finire..aiutino.

Mi scuso per eventuali errori,ma ho scritto tutto dall'iPod.

Vi amo tanto,Elisa.