ascoltatelo con: DANCE OF THE SUGAR PLUM FAIRY

una bimba color rugiada si posò sul fianco di una farfalla
«hai mai sentito l'odore dell'erba bagnata? non ti sembra un'arpa innamorata?»
«shhh, tu sei di immagine trasparente, non c'è bisogno di urlare»
il piccolo fiore umano spalancò gli occhi e si zittì, un silenzio buio e con l'affanno.
«non hai mai pianto per amore, piccola farfallina variopinta, altrimenti capiresti che il silenzio fa paura»
e una piccola risata simile al gorgoglio di ruscello spensierato tolse i punti di sutura ad una ferita annebbiata e sotto guanti di cristallo nascosta.
«oh, esserino umano tanto rumoroso, hai bisogno di volare per capire che fa meravigliare il soffrire»
la farfalla di indaco vestita sgambettò caparbia ed ingenua verso le piccole dita dello spiritello umano e risali tra i suoi capelli fluttuanti leggeri sottili.
d'un tratto un solo essere divennero, e il blu si fuse con l'oro e il candore con le ali e il respiro divenne alito di vento e guida tra le correnti di vita.
sorpassarono primule e usignoli cantaron per loro.
un lupacchiotto digrignò i denti e un vermiciattolo spinse la testa fuori dal terreno friabile e saporito.
due innamorati si guardavano negli occhi e non si sentiva niente.
questo preoccupò l'animetta umana, come avrebbero potuto capirsi? come avrebbero saputo dell'amor proibito se la loro bocca era cucita da ali di farfalla?
più lontano, approsimativamente contemporaneamente meravigliosamente due lacrime scorsero sul viso della donna e altre due sul viso dell'uomo.
i due esseri si affacciarono sul mondo della sofferenza compresa e piansero, lacrimette zampillanti leggerre, plin, plin, dolorose e tintinnanti.
non ebbero mai più il coraggio di dividersi e forse, in quel campo di grano e papaveri si sentono ancora i rintocchi delle lacrime, come pizzico d'arpa, cadere e fecondare nuovi amori.