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Autore: Sorella Grimm    08/10/2012    7 recensioni
Rivisitazione della classica fiaba di Cappuccetto Rosso da un simpatico e un non poco critico punto di vista, quello della tortina che Rosso trasporta con se per tutto il viaggio e destinata alla vecchia babbio...cioè scusate, la nonna.
Genere: Comico, Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ripieno non omogeneo, crosta troppo cotta e a breve secca. No...non andavo bene. Ecco il primo commento sentito nella mia vita profumata.

Venni tirata fuori dal mio caldo giaciglio e sbattuta al freddo, toccata e rigirata gonfiandomi di orgoglio per la mia fragrante consistenza.
Poi ecco il primo commento che sento e subito dopo la malefica donna storcendo il naso mi dice:

''Questa la mando alla nonna che tanto lei ormai non sente più i sapori''.

Ma dico? Siamo scemi? Io, la più bella tortina mai vista, mandata da una vecchia rimbambita che non avrebbe sentito il mio dolce sapore?

Mi fascia in una tela a quadrettoni, mi schiaffa in un cestino di vimini spigoloso e gridando chiama la dolce marmocchia. Per intenderci, tanto bellina ma anche tanto cretina. Oltre alla vecchia rimbambita che mi avrebbe frullata per non usare la dentiera dovevo anche sorbirmi la vocetta stridula della piccola rosso.
Da dentro il mio giaciglio, il ripieno gorgogliante per la stizza, sentii la mamma avvertirla di seguire il sentiero perché negli ultimi mesi erano stati visti molti lupi e lei la voleva intera a casa per cena. Quella lì sorride mi solleva facendomi dondolare pericolosamente e sbattacchiare dentro al cestino, addirittura facendo staccare diversi pezzi del mio meraviglioso bordo dorato, e canticchiando gioiosa eccola avviarsi fuori dalla porta.
Non vedendo nulla il mio unico pensiero era che il mondo se non smetteva di ballare avrebbe avuto presto la mia confettura sparsa sul suo terreno mentre la preoccupazione principale di rosso sarebbe dovuta essere che non la soffocassi al primo morso se non avesse smesso di canticchiare con quella vocetta da unghie sulla lavagna.
La mia irritazione avrebbe minato il mio sapore quindi cercai di calmarmi respirando profondamente e pensando a cose positive.

''Confettura alla fragola, more dolci e succose, pasta frolla fragrante, cioccolata fondente''.

Il dondolio continuava e la mia nausea non era migliorata ma fortunatamente ecco che il movimento smise di colpo mentre alcuni fili d'erba si infilavano nelle fessure del cestino. Sbirciando dalle fessure vidi il mantellino rosso vibrare e alcuni fiori staccarsi da terra.
Quella stupida oltre che avventurarsi nel bosco, perché tutti quegli alberi sulla strada non c'erano, era pure ferma a cantare e raccogliere fiori!
Stavo letteralmente vibrando di rabbia, quasi fumavo di nuovo e il cestino rischiava di ribaltarsi.

''BRUTTA CRETINA MI FREDDERO' E ALLORA SI CHE SARO' DURA E INDIGESTA!!''

Gridavo con tutte le mie forze ma quella lì niente. Ed ecco lì che una puzza di cane bagnato presagì l'avvicinarsi del lupo cattivo.
''Oh ma come sei bella brava bambina..dove vai...bla bla bla....oh si che dolce....'' sollevò addirittura il coperchio del cestino annusandomi, una goccia di bava mi cadde addosso ma evaporò presto vista la mia furente temperatura.
Ed ecco che quella lì sorride, fa moine e gli spiattella tutto: cosa fa lì, dove sta andando, il mio gusto e per quanto io mi aspettassi che la mangiasse immaginandomi già a fare da spuntino alle formiche rabbrividendo, ecco che inspiegabilmente il cagnone se ne va.
E il dondolio riprende.
Alcune gocce di ripieno, ammetto, mi sfuggirono a questo secondo giro ma ormai stavo talmente male che non avevo nemmeno più la forza di arrabbiarmi. Arrivati dalla nonna venni posata su un tavolo e lasciata piangente al mio destino. Per passare il tempo origliai la conversazione tra la nonna, che doveva avere una forte laringite, e rossa. Una conversazione devo ammettere alquanto strana e il fatto che la nonna dopo poco se la mangiasse tutta intera dovrebbe apparirmi singolare.

Eh si, singolare un par de ciufoli! Quella vecchia babbiona aveva preferito quella cretina di Rosso invece che mangiare ME!
E io ora? Cosa dovevo stare lì a marcire?
Sarei morta senza gustare la bocca di un umano? Proprio io?

La depressione mi prese per tutto il lungo sonno di nonna ma poi ecco un rumore, uno sparo, sobbalzai confusa. Sentivo delle voci, addirittura credetti di sentire di nuovo Rosso. Doveva essere lo shock. 
Poi ecco che vidi la luce. Il cestino si aprì, una manona mi prese e la bocca di un omone baffuto di abbatté su di me.
Già pregustavo il caldo e meraviglioso attimo di pura estasi, come avevo sentito che sarebbe stato...

''ODDIO CHE MALE....NOOOOO...NOOO.......DOV'E' IL MIO LIETO FINEEEE...NOOOO''

   
 
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