E
SE LA TEORIA FOSSE SBAGLIATA?
-Mamma
aspetta- scendo correndo le scale come una pazza,devo andare a scuola e
come
mio solito sono la
solita
ritardataria,la scuola è a 10 minuti da casa ma come sempre faccio tardi quindi ho
chiesto a mia mamma se
poteva accompagnarmi.Entrai in macchina e la squadrai aveva i capelli
biondi
arruffati e il pigiama a quadrettoni rosso.
-Che
c’è mia hai chiamato di corsa e non ho potuto
cambiarmi- ridemmo insieme e
accese il motore della macchina,arrivate a scuola scesi e mi incamminai
verso
l’entrata dove mi aspettava Julie con la faccia addormentata e le braccia conserte
-Dai
Sere, veloce è già tardi! La prof di matematica
ci fa un culo così-fece
imitando con le mani un sedere-dai!
-Ma
Bonjour finesse!-dissi ridendo correndo e abbracciandola.
-Si
bonjour! Ora andiamo!-disse ridendo anche lei,corremmo nei corridoi
fino ad
arrivare in classe
-Alla
buon ora signorire- disse l’odiosa professoressa Strangis
abbassando gli occhiali
alla Harry Potter
-Ci
scusi professoressa è colpa mia ho fatto ritardo e ho
chiesto a Joulie di
aspettarmi-dissi io andando a sedermi al mio solito posto accanto a
Joulie.
-Per
oggi è passata ma la prossima volta vi mando dalla
Preside!-disse aprendo il
registro e leggendo i nomi per l’interrogazione,me la cavo in
matematica ma non
vorrei essere torturata dalla strega a prima mattina!
-Mmm
vediamo,signorina Evans lei ha studiato?-Fiù..la sfiga oggi
non ruota dalla mia
parte!
-C-certo
professoressa- disse Rosalie Evans,una ragazza che diciamola tutta in
matematica era una bomba ma non era la solita secchiona treccine
occhiali e
gonna a quadrettini,no lei era una molto socievole e
‘’normale’’.Si alzò
e
iniziò a scrivere l’esercizio sulla lavagna, io
intanto diedi una gomitata a
Julie.
-Julie!Julie!-la
chiamai più volte..
-Eh!Dimmi!-disse
lei girandosi un pò incazzata
-Senti
lo sai che ti amo,che ne dici se andiamo in bagno mi sto rompendo da
morire qui
dentro!- dissi io intrecciando lemani a mò di preghiera
-Si
anche io ti odio! Ahaha comunque si andiamo, anche a me annoia questa
lezione!-disse lei alzando la mano e attirando l’attenzione
della professoressa
-Si
sognorina Berry?- disse la prof a Julie togliendosi gli occhiali orrendi
-Ehm
scusi prof io e la signorina Smith possiamo andare 5 minuti al bagno?-
-E va
bene, ma fate subito!-
-Certo
Prof!- ci alzammo e ci incamminammo nei corridoi,usciti io apri le
braccia e
ringraziai il cielo per essere uscita da quell’infermo!
-Sere
che fai questa pomeriggio? –mi chiese Julie appoggiandosi
alla porta del bagno
-Devo
fare la guida turista oggi,perché?- le dissi
-Volevo
andare un po’ in giro,o a fare un po di shopping- alla parola
‘’shopping’’ ci
brillavano gli occhi,noi amavamo fare shopping!
-Mmm mi
dispiace ma devo farlo! Almeno ho un lavoro dopo la scuola!-
-Hai
ragione, devo trovarlo anche io!- mi disse lei pensierosa.
-Parlerò
con il mio capo per farti assumere come guida su un altro bus,che ne
dici?-
-Sarebbe
fantastico! Grazie Serena!-
Ah
sbadata come sono ho dimenticato di presentarmi sono Serena Smith e
sono
all’ultimo anno del liceo Linguistico,sono alta,magra se
così si può dire ho i
capelli biondi e gli occhi verdi, Julie invece è il mio
opposto in comune
abbiamo solo gli occhi! Lei è alta magra coni capelli rossi
e gli occhi verdi!
Entrammo
in classe e dopo 5 minuti finì l’ora,uscimmi dalla
classe ee ci dirigemmo ai
nostri armadietti che per fortuna distanziavano poco
l’uno
dall’altro,prendemmo
i libri e iniziammo a parlare.
-Beh io
ora ho storia tu?- mi disse Julie
-Mmm io
ho letteratura!oddio che palla!-dissi prendendo il corridoio apposto al
suo
-Ci
vediamo a pranzo!- gridai a Julie girandomi, lei mi sorrise e io mi
girai ma
andai a sbattero contro un ragazzo e mi caddero tutti i libri a terra
-Scusami
non l’ ho fatto a posta tieni-disse prendendomi tutti i libri
e scappando verso
l’aula,l’ho visto di sfuggita aveva un fisico
perfetto,jeans neri e maglietta
bianca. Andai in classe e iniziò la lezione,tutte le ore
pensai a quel misterioso
ragazzo,non l’avevo visto in faccia ma mi aveva colpito,ero
un po’ tra le
nuvole e Julie se ne accorse
-Serema
che hai?- mi disse lei
-Niente
e che oggi ho sbattuto contro un ragazzo e mi ha lasciato di stucco-
-Ma
com’è?E’ bello?- mi disselei tutta
eccitata
-Veramente
non l’ho visto in faccia
però..’’dissi
pensierosa,chissà chi era vabbè
lasciamoci stare…
*DRIIIN*
Suonò
la campanella e tutti si diressero nelle rispettive classi,io pensai a
quel
ragazzo per il resto delle ore e sinceramente non vedevo
l’ora di uscire così
avrei potuto rivederlo in faccia..
Uscita
da scuola mi diressi con Julie a casa,si abitavamo vicine, era la
vicina più
cretina del mondo! Entrai in casa e salutai mia madre,lei è
come una migliore
amica per me,mio padre è morto quando avevo 7 anni e da li
io vivo da sola con
mia madre in una grande casa,non sono ricca,ma i soldi non mancano di
certo,mia
madre ha un’agenzia quindi i soldi ci sono.Lei non
ècome tutte le mamme
lavorative,anzi, è sempre presente,è come una
migliore amica per me,non sembra
mia mamma ma mia sorella! Ed eccola con una camicia che era di mio
padre blu
con dei pantaloncini di jeans e i capelli legati in una
coda,è molto bella e
giovane,lei mi ha avuta da piccola e forse per questo che abbiamo un
bel
rapporto..
-Ciao
tesoro,ora finisci di fissarmi!-disse lei ridendo
-Oh
ciao mamma,scusa è che sei bellissima anche conciata
così- dissi abbracciandola
-Che si
mangia oggi?-chiesi entusiasta,amavo mangiare!
-Pasta
e sugo tesoro..-disse porgendomi il piatto
-Oggi
vai a lavoro?- mi chiese lei cordialmente
-Si
mamma,devo fare la guida a dei turisti Italiani..-dissi addentando il
pezzo di
pasta
-Va
bene ti accompagno?-
-No
grazie vado a piedi,tanto oggi compiti zero,quindi credo che
farò una
passeggiata al parco-
-Ah va
bene tesoro!- disse lei sedendosi e iniziando a mangiare
*15.00*
A
lavoro dovevo andare alle 17.00 ma volevo fare una passeggiata,
uscì di casa e
mi incamminai verso il parco, c’erano bambini che giocavano a
palla,altri che
giocavano con l’altalena,ragazzi che erano seduti sul prato a
parlare,io trovai
una panchina libera e mi sedetti. Mi guardai intorno,ammiravo quel
posto,dava
un senso di libertà,mentre osservavo mi soffermai su una
panchina dove c’era
seduto una ragazzo dai capelli ricci, l’osservai per
più di 5 minuti ma dopo un
po mi accorsi che aveva rivolto lo sguardo verso di me e allora feci
finta di
guardare altrove. Avevo passato tanto tempo in quel parco ed infatti
erano le
16.30 allora decisi di incamminarmi verso il bus dove avrei fatto la
guida.
Look
at me now!
Questa
è la mia prima fan
fiction!Che ne pensate? Lasciate una recinsione per me? *faccia da
cucciola*
Beh
che dire ''E se la teoria fosse sbagliata?''
Chi lo sa..