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Autore: Akrois    21/04/2007    3 recensioni
il sole era troppo alto, troppo caldo.
Il vestito era troppo pesante.
I piedi affondavano nella sabbia bollente, mentre si allontanava di corsa.
In quel luogo, pochissime erano le tecniche magiche che funzionavano.
Persino lui era stato battuto da loro.
Genere: Generale, Malinconico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I Segreti Del Deserto Dei Falchi

I Segreti Del Deserto Dei Falchi.

Act 01

La Leggenda

C’era un deserto, dietro le montagne.

C’era un deserto, appena fuori delle terre ninja.

In quel deserto, vivono delle persone.

A cavallo di neri destrieri, da sempre difendono la città sacra.

Sono guardie speciali, nate tra le raffiche di vento.

Per quelle guardie esiste solo il sole accecante e l’odore di sangue.

La città sacra è protetta dalle guardie, che impediscono che l’entità malvagia che vi vive sia mai risvegliata.

Ma i capi ninja sono affascinati da quest’enorme potere racchiuso tra le mura di una necropoli.

La leggenda narrava che una volta vi era un Dio.

Il Dio più forte, la Divinità Sovrana.

Un potere sconfinato che non poteva venir contenuto nel mondo.

E il Dio si dovette liberare da una parte di sé.

Il Dio si liberò della parte più crudele, ma anche più potente.

La sigillò in una città sacra, che al suo comando sprofondava tra le dune.

E dette ad un gruppo di formidabili e fidati guerrieri il compito di proteggerla..

Perché quel potere, se liberato, poteva causare la fine dei tempi…

- BALLE!-

esclamò Tsunade, fissando Kakashi con aria contrariata.

- ecco cosa penso io, che sono tutte BALLE-

- che facciamo, Hokage-Sama? Anzi,chi mandiamo?-

- ovviamente Naruto..Sakura..Neji..Rock Lee… e anche tu, Aoi -

la giovane jonin dai capelli blu uscì dall’ombra, fissando l’Hokage e il ninja Sensei.

- si, Hokage-Sama -

- inoltre, avverti Yuri Hyuuga, abbiamo bisogno di lei per passare le montagne. -

Aoi sospirò, conscia della difficoltà che si trovava davanti.

Avere contatti con Yuri era difficilissimo.

- quindi manderemo..Naruto Uzumaki, Neji Hyuuga, Rock Lee, Sakura Haruno, Yuri Hyuuga, Aoi R. Hakate..-

Sembrò quasi puntualizzare la sua “parentela” con Aoi, la ragazzina che aveva adottato tempo addietro.

La ragazza lo fissò storto.

- e io e Gai?-

- oh, no. voi due resterete qui. Bastano loro-

Aoi esultò mentalmente.

- Aoi, vai a chiamare Yuri!-

- signorsì signora Tsunade!-

Disse la giovane portandosi sull’attenti, e poi sparendo in uno sbuffo di fumo.

***

Neji sospirò, rientrando in casa.

- sono a casa..-

si aspettava il solito saluto dei servitori, di Madamigella Hinata, della Signorina Hanabi e di Padron Hiashi.

Ma sentì due braccia chiare stringersi intorno alle sue spalle, e un vago profumo di rose.

- bentornato Nii-Chan -

- Yuri?-

Neji si voltò, osservando la ragazza.

Neri capelli lunghi e vestiti candidi.

Il sorriso sornione stampato sulla faccia, e un gran ciuffo di frangia sugli occhi.

- si, proprio io! (^__^)-

qualcuno bussò alla porta.

I due si voltarono, aprendola in contemporanea.

Aoi fissò i due fratelli, costatando per l’ennesima volta quanto si somigliassero quelli della casata Hyuuga.

- per fortuna!-

esclamò, fissando Yuri, allegra.

- ciao Aoi, che ci fai qui?-

- salve Aoi-San, è destino vederci a casa mia…-

- aridaje cò sto destino..(<__<)-

- girando da tutte le hai preso uno strano accento, lo sai, vero Yuri?-

- aye* -

(NB: non è un si, ma è solo un’esclamazione, che qui è usata con tono affermativo. E’ un dialetto dei paesi oltre le montagne)

disse lei annuendo.

I tre si sedettero nel salone, di fronte a delle tazze di the fumante.

- allora, credo che entrambi conosciate il Deserto Dei Falchi, vero?-

-il luogo dove si dice si trovi un potere immenso??-

- aye-

annuì Yuri.

- una landa desertica vera e propria, sconfinata, aria, spazzata da venti vari e sassosa-

- ci sei già stata, Yuri?-

- un paio di giorni. Ma non ho retto molto quel caldo. -

- solitamente lo reggi bene..-

- si Nii-Chan, ma i 45° all’ombra sono un pochino troppi anche per me, sai?-

- emm…-

- ecco-

- comunque, è lì che si svolgerà la prossima missione-

- CHE????-

Yuri la fissò scandalizzata.

Neji non capiva.

- conosci Hamurabta, la Città Dei Morti, Neji?-

- ho sentito la leggenda, sì. -

- sembra che lì vi sia sigillato il potere più grande del mondo. Oltre ad un tesoro considerevole..-

- che in sintesi sarebbe l’obiettivo dell’Hokage -

Borbottò Yuri, scocciata.

Fissava con ostinazione altrove, con le braccia conserte.

- Yuri, capisco che la cosa ti scocci da morire, ma l’Hokage ha richiesto anche la tua, di partecipazione-

- cosaaa???-

esclamò lei, fissandola.

- ma sono appena tornata! Fammi godere un po’ di umidità, prima di tornare al caldo torrido di Sumakagure!!-

- l’Hokage così ha comandato -

- sai dove se lo deve infilare il suo ordine, l’Hokage??????-

- verranno anche gli altri?-

- verranno Naruto, Sasuke, Sakura, io, Lee, te…-

ci fu un attimo di pausa, nella quale Yuri chiese grazie per il suo non essere compresa nel gruppo di suicidi.

- E YURI…-

Yuri mandò al diavolo tutte le divinità (ennesimo piccione che fa popò sulla testa di Hidan) esistenti.

Neji sospirando, le disse di stare calma.

Lei gli rammentò cosa aveva fatto al suo orsacchiotto da piccolo, e se voleva provare la stessa sensazione…

Neji scosse energicamente la testa.

- ecco, bravo.. non ne ho voglia Aoi-Channn!!-

- ma verrai uguale, punto e stop!-

e la ragazza si dovette arrendere.

**

il sole era troppo alto, troppo caldo.

Il vestito era troppo pesante.

I piedi affondavano nella sabbia bollente, mentre si allontanava di corsa

In quel luogo, pochissime erano le tecniche magiche che funzionavano.

Persino lui era stato battuto da loro.

Un gruppo di ragazze e ragazzi lo fissava allontanarsi.

Una, in sella ad un nero cavallo, era in testa al gruppo.

La sua sciabola grondava sangue, e il suo sguardo era duro.

(NB: le frasi che cominciano così = - “”- sono quelle pronunciate nella lingua delle ragazze.)

Un'altra fece avvicinare il suo cavallo a quello della giovane.

-“ che facciamo Cross? Lo uccidiamo?”-

Lei osservava il ragazzo arrancare nella sabbia.

Il sole.

Il deserto.

Onde nelle sabbie causate dal passaggio di serpenti e piccole strisce create dagli scorpioni.

- “no”-

Sorrise, sfiorandosi l labbro inferiore con il dito indice.

Quel ragazzo sarebbe tornato, se lo sentiva.

Ma morto.

Oppure in agonia.

Di certo non avrebbe dio nuovo tentato di liberare lo spirito che da secoli giaceva a Hamurabta.

Oltretutto loro avevano ucciso tutti gli uomini con cui era venuto..

E la semi impossibilità di praticare qualsiasi tipo di jutsu magica, rendeva molto infido quel luogo.

-“ ci penserà il deserto ad ucciderlo”-
   
 
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