PDV Harry

Harry era seduto sulla poltrona dell’aereo e non sapeva ancora quello che stava facendo. Quel sogno così strano l’aveva  portato a partire con un solo obiettivo e con una meta più o meno precisa.

Il segnale sopra di lui si illuminò di rosso e Harry si affrettò ad allacciare la cintura.

“Il mio jet privato sarebbe stato una scelta migliore” pensò.

Quando era partito non aveva per nulla pensato al fatto che lui era una rockstar e stava lasciando i suoi compagni di band in una folla di ragazzine urlanti che stavano solo aspettando lui. Aveva preso una borsa, messo dentro un paio di abiti ed era partito per Roma. Tutto ciò era accaduto a causa di quel sogno che aveva fatto.

“Già,” – pensò – “tutta colpa di quel cavolo di sogno …”.

- Un giorno prima -

* Liam, uno dei suoi migliori amici, che faceva ormai parte della sua famiglia, gli aveva fatto conoscere una ragazza che faceva le carte. Harry era molto scettico, non credeva in queste cose, ma l’amico sembrava tanto sicuro di quello che diceva che non aveva voluto deluderlo. La ragazza aveva mischiato un mazzo di carte consunto e aveva, a mano a mano, elencato i suoi responsi.

“La musica fa parte della tua vita e ti porterà molto successo in futuro … Mmm, ma cosa vedo qui … La tua ultima storia ti ha forse deluso o ferito?” chiese la ragazza.

Harry strabuzzò gli occhi, nessuno, né i suoi compagni di band né tantomeno le sue fans, sapevano che in realtà era stato costretto a lasciare Camille, la sua ex, perché lei lo aveva tradito e che questo lo aveva molto abbattuto: “Si” rispose titubante Harry.

“Mmm, ma vedo qualcos’altro … un’altra ragazza sta per arrivare … lei è lontana, ma in qualche modo riuscirai a conoscerla ... Anzi, sicuramente la conoscerai!” concluse contenta la ragazza.

La serata successivamente si concluse in fretta, erano tutti molto tesi per quello che aveva detto quella ragazza a Harry.  Lui, d’altra parte, stava già pensando al concerto del giorno successivo e la sua contentezza pian piano contagiò tutti i suoi compagni di band.

E poi … beh, poi durante la notte era cambiato tutto. Quel sogno, quella ragazza … si era svegliato nel momento esatto in cui lei aveva detto “Vieni a prendermi!”, correndo verso l’oceano al tramonto.

Harry si era alzato e aveva deciso che doveva raggiungere ad ogni costo quella ragazza. Non sapeva perché aveva preso proprio un aereo per Roma e non per un’altra città, ma era come se in fondo sapesse già dove dirigersi. *