Anime & Manga > Puella Magi Madoka Magica
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Autore: Subutai Khan    10/10/2012    0 recensioni
Piccola raccolta disorganizzata di pensieri, dialoghi, arti che saltano e quant'altro. Non c'è un filo conduttore, non c'è un unico personaggio perno, non c'è senso.
Di tutto un po' è quel che troverete.
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Homura Akemi, Kyoko Sakura, Madoka Kaname, Mami Tomoe
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Mamma ha detto... ehi aspetta, mamma è morta.
Personaggi: Kyōko Sakura.
Generi: angst, introspettivo.
Traccia: Puella Magi Madoka Magica, Kyōko, Mama now I'm coming home/I'm not all you wished of me/but a mother's love for her son (daughter)/unspoken, help me be/I took your love for granted/and all the things you said to me/I need your arms to welcome me/but a cold stone is all I see (Mama Said - Metallica). Scritta per la prima sfida della Staffetta in Piscina della Piscina di Prompt.


Perché diavolo sono qui?
Sto per partire alla volta di Mitakihara, a prendermi il territorio che è stato di Mami. Un po' mi spiace che sia morta, se devo dire la verità. Ma sono i rischi del mestiere, niente di nuovo e niente che non succederà ancora in futuro.
E allora perché i miei piedi mi hanno portata contro la volontà cosciente qui, al cimitero? Di fronte alle tombe della mia famiglia?
La zona dedicata ai tre Sakura è piccola e trascurata. In quanto unico parente ancora vivo spetterebbe a me venire a far pulizia, a togliere le erbacce e tutto il resto. Ma manco per il cazzo.
Questa è la prima volta che vengo a trovarli da quando è successo.
Non ricordo neanche quanti anni avevo esattamente. Per dire quanto scavare col cucchiaino nei cunicoli della memoria mi faccia piacere.
No, sul serio. Per quale motivo non me ne sono ancora andata?
Mi volto e faccio per avviarmi. Poi un dolore acuto al petto mi costringe a fermarmi, facendomi piegare sulle ginocchia.
Kyōko. Perché scappi?
Ehi, ma stiamo dando i numeri.
Questa... questa è la voce...
Lo sai chi sono, su. Non avere paura di dirlo.
Mamma...
Sai ancora riconoscermi allora, piccola Kyōko.
Di nuovo. Di nuovo il mio corpo si muove da sé e ritorna sui suoi passi, facendomi piantare di fronte alla sua lapide.
Sto impazzendo, non trovo altra spiegazione.
Ma no cara, non stai impazzendo. E poi scusa, sei disposta a credere all'esistenza delle streghe e non allo spirito di tua madre morta che ti parla? Mi sento offesa, sai.
Che qualcuno mi strappi un pezzo di pelle esagerando col pizzicotto, vi supplico. Non voglio subire questa tortura onirica un momento di più.
E non stai nemmeno sognando. È tutto vero. Oh, e per la cronaca è stato sei anni fa. Non ti ricordavo così smemorata.
Mamma, ti sei manifestata per sfottermi? Potevi evitare allora.
Hai ragione, scusa. Però puoi almeno ringraziarmi perché mi sto evitando di parlare ad alta voce. La gente ti prenderebbe per una visionaria.
Ora capisco da chi ho ereditato il mio essere sbruffona.
Già. Al tempo non potevi apprezzare.
Bene mamma. Esaurite le formalità posso chiederti perché ti sei fatta viva, e scusami per il gioco di parole squallido, proprio adesso? E per caso, ma proprio per puro caso, sei tu a impedirmi di alzare i tacchi e mi tieni inchiodata in questo preciso punto?
Per rispondere alla tua seconda domanda: ci puoi giurare. Conosco i miei polli e so che non avresti resistito alla tentazione di farti uccel di bosco. La tua vecchia non ne sarebbe stata contenta.
Tsk. Farmi cazziare da un cadavere. Seimila punti sul mio Stranometro.
Poco sarcasmo, signorinella. La questione è seria.
Che è successo? C'è stato un attacco kamikaze in paradiso?
Kami, hai proprio tutto il senso dell'umorismo di quel cialtrone di tuo zio. Non sprecherò neanche un soffio di etereo fiato per risponderti.
E allora non tirarla per le lunghe. Io avrei da fare.
Hai un omicidio in agenda, dunque? Cosa credi, che non ti abbia spiata in tutto questo tempo? Che non mi sia accorta di cosa sei diventata?
La ramanzina? Sei qui per farmi la ramanzina? Sul serio?
Figliola, sono solo preoccupata per te. Quale madre non lo sarebbe per la figlia adolescente? Stai prendendo una brutta strada. E non parlo della faccenda Puella Magi. Per quanto sia stata una cosa disgraziata so che il tuo cuore era sincero quando hai espresso quel desiderio. Mi riferisco all'andazzo di ammazzare le colleghe.
Dai, non puoi apparire in una nuvoletta di illogicità e rinfacciarmi il mio stile di vita. Non ne sono particolarmente orgogliosa, ma si fa quel che si deve per sopravvivere.
Sì, capisco quel che dici. Ho seguito molto da vicino alcune delle tue disavventure e mi rendo conto che devi lottare tutti i giorni per mettere qualcosa sotto i denti. Nonostante questo, però, non puoi neanche aspettarti che la cosa mi riempia di gioia.
Lo so mamma, lo so. Mi spiace deludere le tue manie di grandezza. Per la Todai ne riparliamo nella prossima vita, ok?
Il problema è più grande. Il fatto che ti sia abituata a uccidere tue coetanee è terribile, ma nemmeno il peggio. Parlo della tua anima, Kyōko. Perché la usi come straccio per pulire le finestre? Stai precipitando in una voragine nera e il vederti cadere sempre più in basso mi distrugge.
Prego? Cosa stai farfugliando?
Hai dimenticato.
Cosa ho dimenticato adesso? Non parlare per enigmi, se mi hai pedinata avrai capito che nei rebus faccio cagare.
E modera il linguaggio, maleducata che non sei altro. Hai dimenticato la mia prima lezione: non calpestare mai il mondo e chi vi abita. Non diventare un automa che tira avanti sulla pelle altrui. Visto che sei in ristrettezze economiche e il tuo è un lavoro spietato posso quasi giustificare, in certe situazioni estreme, il ricorso alle maniere forti. Ma deve essere l'eccezione, non l'abitudine. Non permetterti di morire dentro. Sarebbe la fine definitiva, quella da cui non si torna.
Stai delirando. Ci tieni così tanto a vedermi di nuovo per terra, in lacrime, come è successo quando tu, papà e Momo mi avete abbandonata a me stessa? Io ti ricordavo come una madre amorevole, non come una stronza senza cuore.
Ti ho detto di moderare il linguaggio, ragazzina!
… oh. Scusami. Ho esagerato.
Sarà meglio.
Mamma, ti prego di capirmi. Ho dovuto crescere in fretta da quando voi siete venuti a mancare. Mi sono ritrovata sola, maledetta, senza una guida che sapesse indirizzarmi per il meglio. E ho scoperto che questo sistema, per quanto imperfetto, ha i suoi vantaggi. Mi consente di mangiare, tanto per dirne uno. Sai quanto sono sensibile sull'argomento.
Sì. E di questo mi scuso, da parte mia e da parte di tuo padre. È stato irresponsabile, anche se del tutto involontario, costringere te e tua sorella a fare la fame.
Acqua passata, non preoccupartene ora. Vedi, ho deciso che non avrei più fatto nulla per gli altri. Mai più. L'unica volta che mi sono concessa una variazione è stata la tragedia. Non sopravviverei a una replica.
Capisco cosa intendi. Però lasciami dire che stai sbagliando.
Noto che, quando si ha prole, diventa facile sputare sentenze. Chissà se potrò provare lo stesso piacere fra qualche anno.
Il tuo muro è troppo spesso e duro per permettermi di forarlo. Pregherò affinché arrivi qualcuno che possa, con l'azione a me preclusa, farti capire l'errore.
Sì, certo. La figura messianica. E poi c'era la marmotta che confezionava i pocky.
Piantala di incanalare tuo zio, diavolo. Sei persino più irritante di quanto sia mai riuscito ad esserlo lui.
È che sono fatta così. Inoltre non è gentile da parte tua prendertela così tanto con la buonanima di zio Masami. Cattiva sorella.
Sei abile a svicolare, figlia mia. E va bene, questo round è tuo.
Vivi contro Morti, uno a zero e palla al centro. Ora ti dispiacerebbe lasciarmi andare? Hai detto quello che volevi dire, immagino.
Sì, l'ho fatto. Sei libera di fuggire, Kyōko. Cerca di non dimenticarti quel che ti ho consigliato, per favore. Fallo in mia memoria.
Essere strappalacrime non porta acqua al tuo mulino, sappilo.
Uff. Riesci a non prendere sul serio nulla.
Una delle mie qualità migliori, cara madre. Addio. Non è stato brutto risentirti.
Ti voglio bene, piccola.
   
 
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