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Autore: Agasshi    10/10/2012    4 recensioni
Stiles non credeva in Dio da molto tempo.
(SuperWolf toryline, Sterek background.)
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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To Catch You When You Fall

 

Note: Crossover; 2nd POV - Stiles

 



 

Tu non credi in Dio da molto tempo.
 

O almeno non dal momento in cui, quando nient'altro eri oltre ad un bambino di appena 7 anni d'età, tuo padre venne a scuola e ti tirò fuori dalla classe in lacrime, avvolgendoti nell'abbraccio più doloroso del mondo. Non riuscì a parlare, o almeno non con parole vere e proprie: eppure tu lo sapevi, eri cosciente del fatto che tua madre se n'era andata, per sempre, e non ti rimané altra alternativa se non condividere il pianto del tuo genitore.
 

Ti ricordi dell'inno che in quel giorno suonò alto e forte, i versi patriottici e tutto il resto; ti ricordi il discorso del pastore della Chiesa in cui non sei mai più entrato, il quale parlava di un Dio amabile e misericordioso che inviò i suoi angeli per proteggere le sue migliori creature - le persone. Il sacerdote parlò di un posto migliore, di linee scritte da qualcuno di più saggio di loro. 

Eppure lei era morta. Il cancro fu più forte di lei, più forte di quella che dovrebbe essere la compassione divina.

No, non credi in Dio da molto, molto tempo.
 

Tuttavia, quando meno te lo aspetti, stai lottando per riuscire a restare a galla in una piscina, per proteggere Derek e maledizione, ti senti terrorizzato. Non sai come potresti sopravvivere in questa situazione, non con le gambe che iniziato a riempirsi di crampi ed il Kanima che ti osserva come se non avesse davvero intenzione di muoversi di lì.
 

Dunque, senza nemmeno accorgertene, ti ritrovi a pregare mentre lasci il lupo affondare e ti avventuri in quella che può essere la tua ultima chance: prendere il telefono e chiamare aiuto.

Stai pregando ancora, incoscientemente. Senti le parole dentro la propria mente, ma non le riconosci, le avverti soltanto.
 

E quella notte, con la puzza di cloro nelle narici ed il rumore quasi silenzioso dei ringraziamenti del licantropo, finisci per pensare a Dio, a tua madre che ormai non appartiene più a questo mondo, al pastore che gridava parole che tu proprio non riuscirai mai a comprendere.
 

I giorni passano, e tu continui a pensare al tuo dolore passivo, ai nuovi cacciatori che sono in città, ed a quello strano uomo che li accompagna - occhi dannatamente blu ed un cappotto trench che proprio sembra essere sopravvissuto a innumerevoli guerre e battaglie, abbastanza da sembrare ridicolo. Questo stesso uomo, la prima volta in cui lo hai visto, ti si è avvicinato ed ha inclinato la testa, fissandoti come se potesse leggere facilmente cosa nascondeva la tua anima.
 

All'inizio lui non dice niente. Rimane in silenzio, fissandoti, eppure non è fastidioso: è stranamente accogliente, calmo. Quel genere di sentimenti che provavi solo quando eri tra le braccia della tua genitrice, e che credevi dimenticati per sempre.
 

E dunque, lui semplicemente cammina allontanandosi dai cacciatori e si dirige verso di te, mentre il resto del mondo sembra essere subitamente sparito. Quest'uomo, con i suoi occhi azzurri leggermente più stretti di prima, inizia a parlarti di tua madre, semplicemente.
 

Lui ti dice che il suo paradiso è un posto meraviglioso, dove lei avrebbe continuato a cucinare biscotti per te mentre lo sceriffo le sorrideva durante il resto della sua eternità. Ti dice che a volte chiede di te, e quanto sia orgogliosa dell'uomo che stai diventando.
 

Non riesci a sentire Dean Winchester chiedere (anzi, quasi urlare) all'angelo chi diavolo sei. Non ascolti le parole di questo stesso angelo, mentre spiega con voce serena quanto tu gli ricordi un Dean più giovane, che finì a propria volta per nascondere e ignorare il proprio dolore pur di aiutare gli altri.
 

No, tu non credi in Dio da molto tempo. 

Ed ora ti ritrovi a rischiare di cadere in ginocchia, lacrime agli occhi ed un sorriso malinconico fra le labbra. Rischi, certo, ma non per molto: le braccia di Castiel erano lì per prenderti mentre cadevi.

 

 

 

 



Lol, una cosa un po' casuale.

E' la mia prima fanfiction su TW ed ho fatto un crossover, okay, va benone. Mh, spero vi sia piaciuto. Mi è venuta l'idea mentre guardavo alcune immagini su tumblr. A mio avviso fa un po' schifo, ma... va beh. Grazie mille a chi ha letto!

 

  
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