“Non lo accetto.”
 “Sei troppo testardo.”
“Puoi dire quel che vuoi,” gli lancia un’occhiata irritata “ma non cambierò idea.”
“Nemmeno se faccio questo?”
Naruto si avvicina piano, scostandogli i capelli dalla nuca per posare un bacio sulla pelle chiara.
“Se è il tuo massimo,” ghigna appena “allora è vero che l’Hokage è proprio sceso di livello in questi ultimi tempi.”
“Sei insopportabile, teme. Non ti sto chiedendo di offrirmi rose o sviolinate, vorrei solo uscire con te questa sera!”
Sasuke si scosta dal suo fianco, alzando gli occhi al soffitto.
“Mi pare che tu mi stai appiccato anche troppo, non c’è bisogno di fare anche uscite serali.”
“Lo sai che avrebbe un significato diverso. D’accordo, ci vediamo ogni giorno se non sei in missione da qualche parte con il tuo team, ma mi sembra normale! Facciamo sesso da tre anni e stiamo insieme da due! Certo, abbiamo avuto qualche problemino a far funzionare… questa cosa, sì, ma abbiamo superato ogni ostacolo. Abbiamo ventitré anni, io li ho compiuti proprio oggi guarda caso, e vorrei festeggiare fuori con te! Dov’è l’anomalia?”
Sasuke storce appena le labbra, sospirando.
“Non siamo una coppia normale, lo sai.”
“Dimmi tu dove risiede la normalità di casa! Sasuke, non siamo più quei ragazzini che avrebbero preferito strozzarsi a vicenda piuttosto che ammettere di essere legati! Ti ho riportato a Konoha, e… no, aspetta, prima ti ho preso a calci e poi ti ho riportato al villaggio, sì, dopo qualche mese i tuoi istinti omicidi si sono affievoliti di una buona percentuale, merito del sottoscritto e delle mie tecniche convincent—ahia!”
La gomitata è arrivata inaspettata e dolorosa, dritta nelle costole.
“Ricordo perfettamente dobe.”
“E allora? Non mi dire che ti vergogni!”
“Ma figurati,” smozzica “solo che non ne vedo la necessità.”
“Scusa tanto se vorrei passare più tempo con te, eh. Tra le mattinate a firmare scartoffie in ufficio e i pranzi con i piani alti, ci vediamo solo il pomeriggio e a cena. Poi me ne torno a casa mia, dato che tu il culo fuori dalla porta non ce lo metti mai.”
Un grugnito arriva come risposta; Naruto sbuffa, appoggiando il capo sulla spalla del compagno.
“Stamani ho ricevuto auguri da tutti, persino i Kage me li hanno mandato scritti, più alcuni regali dai sensei e gli altri. Se potessi passare la serata con te, magari fuori a cena e poi a giro un po’, sarei davvero soddisfatto. Non che gli anni passati non siano stati belli. Il fatto è che voglio condividere tutto con te, Sasuke.”
Naruto ha concluso e il silenzio si innalza nella stanza; spera in una risposta da Sasuke, possibilmente non un “Dobe, sei infantile”, quando avverte le dita dell’altro sfiorargli i capelli.
“Te lo ripeto, non è necessario.”
“Forse per te, ma io—”
“Perché da adesso in poi staremo insieme anche dopo cena.”
Naruto sbatte le palpebre quattro volte prima di azzardarsi a chiedere una spiegazione.
“A meno che tu non m’imponga di mangiare ramen tre volte in una giornata, penso che riuscirei a sopportare la tua presenza stabile qui alla villa.”
Naruto sobbalza, alzando di scatto la testa e sgranando gli occhi; si accorge, con stupore, del lieve imbarazzo che ha preso vita nel corpo dell’altro.
“Mi stai proponendo di venire a vivere qui? Con te?”
“Se vuoi metterla in questi termini.”
“Ma—”
“È il tuo compleanno, no?”
“Allora,” s’inumidisce le labbra “questo è un modo contorto per dirmi che hai aspettato fino ad oggi, quando magari è un po’ di tempo che hai questa idea in mente?”
“Dovresti dire solo sì o no, dobe.”
Naruto sorride. S’illumina di gioia e ha voglia di baciarlo.
“Questo è il terzo giorno più bello della mia vita. In ordine cronologico, naturalmente.”
Sasuke arcua un sopracciglio.
“Il primo” comincia a elencare, accostandosi nuovamente al suo fianco, carezzandogli il braccio “è stato quando ti ho ritrovato e sono riuscito a riportarti a casa.”
Si allunga a baciargli la guancia, sorridendo contro la pelle sotto lo zigomo.
“Il secondo invece quando, dopo esserci insultati e fatto di peggio, ci siamo dichiarati a modo nostro e siamo corsi in camera, fra gradini presi mali e vestiti sparsi sul pavimento.”
Passa alle labbra, vezzeggiandole, e trovando la presa salda di Sasuke sui fianchi, il bacio che diventa più caldo e intimo.
“Questo” sussurra “è il terzo.”
Sasuke lo guarda, il nero dei suoi occhi sembra farsi liquido.
“Credevo che Hokage-sama avrebbe messo sul podio la cerimonia di apertura alla sua carica.”
“Quella è talmente superiore che scavalca il podio, teme.”
“Immaginavo.”
Naruto ride, lasciandosi andare contro il corpo dell’altro.
“Dobe?”
Alza gli occhi, guardandolo con quell’affetto che caratterizzata la sua persona da sempre.
Sasuke allora concede un piccolo sorriso, abbassando poi il volto all’altezza dell’altro.
“Buon compleanno, Naruto.”

















Sono indietro. Tanto indietro. Pure il manga mi procede a rilento, però sono aggiornata sugli spoiler. Oh, oggi Naruto compie gli anni, seppur qui ne faccia qualcuno in più. Sasuke è meno scontroso, sì, questo perché lo è stato fin troppo dopo il ritorno a Konoha che per me è avvenuto sui diciassette - diciotto, a breve con gli eventi attuali del manga; sono passati cinque anni più o meno, e nonostante non sia stato facile arrivare a questa situazione, i nostri due protagonisti ce l’hanno fatta, e ormai pure Sasuke pensa sia ridicolo affermare a se stesso che non è coinvolto da Naruto. Certo, il suo carattere è sempre il suo carattere, però non vuole farlo soffrire e s’impegna nella relazione. Maturo, sì, così come il nostro nuovo Hokage! ^^
Grazie per la lettura, spero vi sia piaciuta, l’ho pubblicata a pelo, ma ce l’ho fatta! XD