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Autore: feeltheromance    12/10/2012    3 recensioni
1O songs challenge – Destiel.
 
Sfida.
1 - Scegli un personaggio, una coppia o un fandom. 
2 - Apri la tua cartella di musica e seleziona la modalità di riproduzione casuale e fai partire. 
3 - Scrivi una drabble-flashfic che sia collegata alla canzone che sta andando. Hai tempo fino al termine della canzone per terminare la drabble:  inizi con l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa quanto scombussolata è la tua drabble. 
4 - Scrivine 10, poi pubblicale.

( possibili spoiler fino alla settima stagione. )
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più stagioni
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1O songs challenge – Destiel.

Sfida.
1 - Scegli un personaggio, una coppia o un fandom.
2 - Apri la tua cartella di musica e seleziona la modalità di riproduzione casuale e fai partire.
3 - Scrivi una drabble-flashfic che sia collegata alla canz
one che sta andando. Hai tempo fino al termine della canzone per terminare la drabble: inizi con l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa quanto scombussolata è la tua drabble.
4 - Scrivine 10, poi pubblicale.


 

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1. Platypus, ( I hate you ) – Green Day.
-No, Dean, devi aiutarmi!- urlò di nuovo Castiel. Il suo tradizionale autocontrollo e la sua espressione indifferente erano scomparsi, lasciando posto a quello che sembrava davvero essere un umano terrorizzato. Dean notò che addirittura Cas stava facendo una smorfia di paura. O forse era di disgusto, o magari un misto di entrambi, ma comunque.
-Ma Cas, non posso mica cacciarlo via, insomma non fare l’isterico!- esclamò il ragazzo sorridendo nel vedere il proprio angioletto ridotto in quello stato.
Castiel aveva gli occhi blu sgranati fissi su quella povera bestiola, era schiacciato contro la parete e non ne voleva sapere di muoversi da lì.
Dean pensò che fosse adorabile, ma non glielo disse.
-Castiel, sei un dannato Angelo del Signore, da quando hai paura di un povero ornitorinco?-
In tutta risposta, ricevette soltanto un mezzo urletto davvero poco virile e soprattutto poco degno di un servo dei Cieli.

2. For your life - ***.
A volte Castiel andava a trovare Dean, nell’officina di Bobby. Non andava mai per parlargli, se non era il ragazzo stesso a pregare per lui.
Quando Castiel andava lì di sua spontanea volontà, rimaneva volutamente invisibile a occhio umano. Non si nascondeva, voleva semplicemente passare del tempo con Dean, senza che lui lo sapesse. Voleva fargli capire che lui c’era, che lo proteggeva, anche quando Dean non poteva vederlo.
Appena Castiel aveva un momento libero ne approfittava per andare ad osservare Dean, quello strano umano che stava avendo un ancora più strano effetto su di lui.
Si metteva in un punto dove poteva vederlo bene e stava lì, oppure lo seguiva, passo dopo passo. Guardarlo lo faceva stare bene, lo rasserenava.
Ormai lo considerava un dovere e un diritto tutto suo.
Come se proteggerlo fosse la sua missione personale.

3. Sweet 16 – Green Day.
Dean Winchester è un cacciatore.
Non è diventato un cacciatore, lo è sempre stato. È nel suo dna, è il suo destino. Come una dipendenza, una volta cominciato non si può più pretendere di riuscire a smettere.
Dean ha sedici anni e non ha avuto un’infanzia.
Non ha mai avuto una ragazza, sempre solo baci rubati nelle aule vuote di scuola o scappatelle nel parco, nascosti all’ombra degli alberi.
A sedici anni Dean incontra il suo primo ed unico amore. Ancora non può sapere che quel ragazzetto tutto occhi e capelli spettinati gli farà commettere azioni sconsiderate, e forse è meglio così.
-S-Scusami, dov’è l’aula di teologia?- balbetta quello scricciolo di ragazzo.
Dean pensa che dev’essere un primino o peggio, una matricola.
-Vedi per caso scritto ‘rompetemi il cazzo gratuitamente’ sulla mia fronte?- sbotta. È stata una pessima giornata e Dean odia le matricole. Il ragazzino lo guarda mortificato e si scusa, voltandosi per andarsene.
Dean sospirando lo afferra per un polso e gli indica l’aula, spiegandogli come raggiungerla.
Sente un vuoto al petto quando il ragazzo gli rivolge un meraviglioso sorriso per ringraziarlo.

4. For what its worth – Placebo.
Castiel non riesce a fermarsi, è più forte di lui. Non si è mai sentito così, è come posseduto da qualcun altro, perché lui non vuole davvero fare quello che sta facendo, non vuole picchiare Dean così forte, ma non vuole nemmeno smettere, vuole solo sfogarsi.
Sa che sta sbagliando, sa che Dean, essendo umano, sta soffrendo come un dannato sotto tutti i suoi colpi, ma non si ferma perché in fondo è proprio questo quello che desidera. Vuole che quello stupido capisca come si è sentito lui ogni volta che ha fatto qualcosa che andava contro la propria morale. Lui si è sentito così, distrutto, disorientato, martoriato e adesso vuole ripagarlo con la sua stessa moneta.
Più pensa a tutto quello che ha fatto per quell’idiota di un Winchester più gli sale una rabbia cieca e qualcos’altro che non riesce a catalogare.
-Mi sono ribellato, sono stato cacciato!- urla, odiando con tutto il suo cuore il ragazzo che giace tra le sue braccia. È dannatamente deluso –Ho fatto tutto questo per te!-
Solo per lui, unicamente per lui e con cosa viene ripagato? Con un ‘’ urlato ai quattro venti tutto per Michael? No, non gli va per niente bene.
Dean ansima di dolore sotto tutti i colpi, lo guarda con occhi supplicanti, ma anche colpevoli e Castiel si infuria ancora di più, se possibile.
Tutta questa fatica sprecata, questo dolore, questa rabbia, completamente inutili.
È davvero valsa la pena di cadere per Dean?

5. Dollhouse – Bruce Springsteen.
Sarà un quarto d’ora buono che Castiel sta fissando quello stupido giocattolo, neanche ci fosse nascosta dentro la risposta per fermare l’Apocalisse.
-Dean, io non capisco.- mormora perso nei propri pensieri.
Il Winchester sospira, domandandosi come un guerriero del Signore possa avere simili dubbi.
-Come non capisci, moccioso?- l’angelo alza finalmente lo sguardo su di lui e lo fissa corrucciato.
-Non chiamarmi così.- dice –Hai detto che ai giovani umani piace giocare con queste cose.-
Dean annuisce paziente. Sam, alle sue spalle ridacchia con il volto affondato nella tazza di cioccolata, godendosi il momento. Certe uscite di Castiel non se le vuole perdere per niente al mondo.
-Alle bambine piace perché possono giocare con quelle bambole come se fossero loro e i loro innamorati.- ridacchia Dean alzando gli occhi al cielo.
Castiel inclina la testa di lato, fissandolo con quella sua espressione concentratissima.
-E’ questo il punto, Dean.- dice innocentemente -Perché non ci sono due bambole che somigliano a me e te? Io giocherei con quelle.-
Sam quasi si strozza con la cioccolata.

6. Let yourself go – Green Day.
Erano entrambi impreparati su quel fronte.
Erano due naufraghi in quel mare di passione.
Dean non aveva realizzato a cosa andava incontro fino a quando non aveva cominciato a penetrare nel corpo dell’angelo. Non aveva mai pensato a quello che sarebbe potuto succedere in una situazione come quella, non si era mai fermato a riflettere su come sarebbe stato fare l’amore con una creatura divina.
Castiel, dal canto suo, aveva fatto lo stesso errore. Aveva dato tutto per scontato, sapeva come si svolgevano i rapporti tra gli umani, anche tra due uomini, e si può dire che non avesse grandi lacune sulla teoria. Il problema, comune ad entrambi, arrivò quando si presentò il momento della parte pratica, del coinvolgimento fisico ed emotivo.
Nessuno dei due aveva realizzato quanto potesse essere destabilizzante e semplicemente forte unirsi in quel modo. Le loro anime erano già legate, i loro cuori anche, mancavano soltanto i loro corpi.
Fecero l’amore in una delle solite stanze di quegli squallidi motel dove alloggiavano i Winchester. Non era il posto più romantico per una prima volta, ma che importava? C’erano loro due, finalmente completamente uniti, non era importante dove fossero.
-D-Dean…- mormorò Castiel mentre il corpo del cacciatore lo mandava in un’estasi che non aveva mai provato, nemmeno in Paradiso –Cosa stiamo facendo?-
Il ragazzo smise di baciare il suo petto per alzare lo sguardo annacquato su di lui.
-Sto per scoparti, moccioso.- disse, facendo scivolare una mano sulle sue cosce nude.
Castiel vibrò sotto quei tocchi.
-Ma…è giusto?-
Dean posò le labbra sulla sua mandibola e risalì fino alle guance.
-E’ giusto se tu vuoi che lo sia.- disse soltanto. La sua mano arrivò all’erezione di Castiel, che gemette spalancando gli occhi a quelle carezze.
-M-ma…-
-Smettila, stai parlando troppo.- Dean gli lasciò un bacio leggero sulle labbra –E ora lasciati andare, Cas.-

7. Diamonds aren’t forever – Bring Me The Horizon.
Voleva fargli un regalo, ma che diavolo poteva prendergli? Non aveva assolutamente idea di che cosa fosse giusto regalare ad una persona a cui si vuole così bene. Non capiva perché gli umani sentissero l’impellente bisogno di donare qualcosa di materiale a un loro caro. Lui a Dean aveva già donato tutto, che importanza aveva regalargli un oggetto materiale? Tutt’ora non lo capiva, ma decise di farlo comunque, seguire le tradizioni degli umani. Non voleva deluderlo.
Il problema davvero enorme era cosa regalargli. Era a corto di idee così era andato a chiedere consiglio a Sam. Il ragazzo aveva ascoltato l’angelo, poi aveva fatto una strana espressione che Castiel aveva interpretato come stupidità ma che in realtà eranogli occhioni di Bambi versione Samantha. Insomma, un angelo voleva fare un regalo al suo fratellone, era una cosa così dolce!
In ogni caso, il Winchester gli aveva dato un paio di consigli e Castiel aveva ascoltato tutto attentamente. Aveva comprato –sì, pagando con quegli stupidi pezzi di carta ai quali gli umani erano tanto dipendenti- quello che gli aveva suggerito il ragazzo ed aveva aspettato il giorno del compleanno di Dean per dargli la sorpresa.
Gli allungò la scatola sul tavolo e Dean la fissò come se stesse bruciando. Era troppo elegante per i suoi gusti. Davvero troppo. Era la scatola di una gioielleria.
-Cas…- disse piano –Non mi avrai regalato un…-
-Aprilo. Sam ha detto che non devo dirti che cos’è, devi vederlo tu.- lo interruppe l’angelo.
Dean strabuzzò gli occhi.
-Ti sei fatto aiutare da Sam per questo?!- esclamò –Perfetto, so già cosa trovare qui dentro, allora…-
-Aprilo.- ripetè Castiel impaziente. Dean lo guardò un attimo e giurò che stesse sorridendo. Aprì la scatola e con sua grande sorpresa –e sollievo- non conteneva quello che aveva immaginato, ma un biglietto giallo con scritto a grandi lettere…
-Metallica?!- Dean saltò letteralmente sulla sedia –Castiel, mi hai regalato un fottuto biglietto per un concerto dei Metallica?!-
L’angelo rimase interdetto dall’espressione scioccata del ragazzo e si domandò cosa avesse sbagliato. Sam aveva detto che quello era un regalo azzeccatissimo per lui.
-Io pensavo ti sarebbe piaciuto…- disse sprofondando nell’impermeabile, mortificato.
Non fece in tempo a fare o dire nient’altro che si trovò stretto tra le braccia del cacciatore che lo tirò su di peso e gli fece fare una giravolta completa. Castiel sentì qualcosa di strano al petto e perse un respiro.
-Ma scherzi? E’ fantastico, Cas!- esclamò Dean con un sorriso enorme e gli occhi scintillanti. Castiel lo trovò puro e…bellissimo. –Grazie mille.-
Sorrise leggermente, lieto di non aver sbagliato nulla e di averlo reso felice.
-Sam aveva detto che di solito, alla persona amata si regala un diamante, perché è per sempre.- disse, guardandolo con quegli enormi occhioni blu –Ma il ‘per sempre’ non esiste, non per voi umani almeno.-
-Cas, romantico come sempre.- rise Dean –E’ un regalo perfetto e ringrazio Dio che l’hai preferito ai diamanti. Ucciderò Sam per averteli consigliati.-
-Perché? Mi sembr--
Non ebbe modo di terminare la frase perché Dean lo baciò nuovamente, stringendolo forte a se.
Niente diamanti, grazie tante, gli bastava quel moccioso in trench.

8. Begging for mercy – Bullet for my Valentine.
Non potevano continuare così, era stupido e dannoso per entrambi.
Dean si costringeva a chiamare Castiel soltanto quando lui e Sam ne avevamo assoluto bisogno e poche altre volte in cui la nostalgia dell’altro si faceva insopportabile.
Castiel passava tutto il proprio tempo in Paradiso e ne passava tanto, a volte non si faceva vivo per delle settimane. E il tempo umano è ben diverso da quello angelico.
Castiel passava dei mesi lontano da Dean e dalla Terra.
Era insopportabile, troppo pesante vivere così, vedersi per poche volte all’insaputa di tutti, faceva male non potersi svegliare l’uno tra le braccia dell’altro –anche se Castiel non avrebbe potuto anche volendo. Gli angeli non dormono-
Dean chiuse gli occhi e pregò per lui. Lo supplicò di scendere da lui. Doveva parlargli.
Un frullio d’ali alle sue spalle e si trovò la figura avvolta in quello stupido impermeabile che lo fissava accigliato, attorniato da quel suo profumo buonissimo che Dean si era reso conto di adorare.
-Mi hai chiamato?- domandò l’angelo.
-Sì.- annuì, senza guardarlo negli occhi. Non ne aveva il coraggio –Cas, basta. Per favore, dimenticami.-

9. Dall’Inferno – Marco Mengoni.
Dean ci aveva pensato spesso ma proprio non riusciva a ricordare un bel niente. Si odiava per questo, avrebbe così tanto voluto poter ricordare qualcosa, qualsiasi cosa, soltanto una sensazione positiva in mezzo a tutto quello strazio che, al contrario, rimembrava perfettamente.
L’inferno e quello che aveva provato in quei quarant’anni passati laggiù sono ancora vivi dentro di lui, ma il resto, la sua uscita dagli Inferi, Castiel, il momento in cui l’angelo gli ha marchiato la spalla e l’anima, quello proprio non riesce a ricordarlo.
-Cas, devo chiederti una cosa.- gli dice una volta –Non ricordo nulla di quando mi hai salvato dall’Inferno. Cos’è successo precisamente?-
L’angelo punta su di lui quei due mari blu che sono i suoi bellissimi occhi –suoi e solo suoi, non del tramite che veste- e inclina la testa di lato.
-Ti ho afferrato e ti ho trascinato fuori dalla perdizione.- risponde semplicemente, al che Dean sorride sbuffando piano.
-Grazie tante, Sherlock, questo lo so da me.- ribatte –Ma com’è stato? Insomma, com’eri tu? Non avevi ancora il corpo di Jimmy.-
Castiel gonfia il petto con aria fiera.
-No, non vestivo nessun tramite, ero ancora nella mia forma originale.- dice –E’ normale che tu non ricordi nulla. Era troppo da sopportare per un’anima distrutta come la tua.-
Dean lo guarda, cercando di carpire quelle informazioni, quei dettagli che sta omettendo.
-Ma forse, prima o poi potresti ricordare qualcosa.- continua l’angelo –Non molto, e ti consiglio di non sforzarti nel farlo, eri pur sempre all’Inferno, ma qualcosa potrebbe tornare a galla.-
Dean non chiede nient’altro, ma continua a pensare che vorrebbe davvero poter ricordare com’era Cas nella sua vera forma.

10. Broken – Robert Downey Jr.
Non poteva averlo fatto davvero.
Era sicuramente tutto un incubo orribilmente realistico nel quale Castiel si era infilato a forza, come aveva già fatto molte altre volte, modificandolo.
Non era reale, non lo era. Non poteva esserlo.
Castiel, il suo migliore amico, il suo angelo, l’unica persona con la quale poteva essere completamente se stesso senza alcun bisogno di fingere, l’aveva tradito. Si era venduto a Crowley, lavorava per lui continuando a fare il doppio gioco con loro, stava per aprire il Purgatorio per conto del Re degli Inferi.
Dean non riusciva nemmeno ad essere arrabbiato con lui nonostante avrebbe dovuto per lo meno infuriarsi e desiderare di ammazzarlo. Il fatto era che la delusione fosse talmente grande da superare di gran lunga la rabbia e la frustrazione lo faceva uscire di testa. Si sentiva un coglione. Si era fidato per anni, aveva amato, adorato quasi, un essere che ora lo tradiva senza pensarci due volte, illudendolo di essere ancora dalla sua parte.
Si sentiva distrutto, qualcosa dentro di lui si stava sgretolando pian piano, facendolo soffrire ogni momento di più.
Era crudele, non era giusto.
Era sbagliato che nonostante Castiel lo stesse distruggendo, Dean non riusciva a smettere di desiderarlo.








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Ahhhhhh, non ci credo, l’ho scritta, ho scritto la mia prima raccolta di destiel! Aw, sono emozionata çwç era un bel po’ che volevo scrivere su questa ship meraviglioserrima ( #superlativo superiore. Ecco. ) ma non sapevo bene che fare/come fare/dove mettere le mani. Mi ero limitata a plottare e buttare giù spunti a casaccio senza finire mai un bel niente, quando poi, HEY! Mi sono ricordata di questo giochino che avevo già fatto tempo fa in varie versioni ( frerard http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=785979&i=1– synacky http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=788036&i=1 – rdjude http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=897527&i=1 ) e ho colto l’opportunità al balzo facendola pure con la destiel. Seems legit.
Ordunque, come vi paiono? A me alcune piacciono, tipo la prima e la quinta che mi spezzano *ridemuore* ah, nella seconda se notate ho censurato il nome dell’autore della canzone perché si tratta di un mio amico XD quella canzone è stupenda, tra l’altro omg.
Anyway, spero vi piaccia qualcosa c: io mi sono presa benissimo a scriverle, mi piace tantissimo questa cosa delle dieci canzoni, yo.
Grazie a chiunque abbia letto <3 se volete lasciarmi una recensione mi fate tanto piacere ;O;
ora torno a vedermi Spn, che sono a metà della settima season e devo muovermi per l’ottava, asdfghjkl. Bye!
S.
  
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