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Autore: Piccirulla04    18/10/2012    2 recensioni
Nicole, Megan e Cindy sono grandi amiche che anche se a volte litigano, si vogliono un bene dell'anima. Condividono le loro emozioni ogni sera su messenger, e ed hanno una grande passione in comune: gli One Direction. Andranno a un loro concerto, ma un qualcosa le farà diventare grandi amiche delle 5 stelle inglesi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Bondage
Capitoli:
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E’ solo che.. che quando non ritorni ed è già tardi e fuori è buio.. non c’è una soluzione, questa casa sa di te.. e ascolterò i tuoi passi e ad ogni passo starò meglio, ed ad ogni sguardo esterno perdo interesse, e questo fa paura, tanta paura, paura di star bene, di scegliere e di sbagliare, e ciò che mi fa stare bene, sei tu amore..
Cavolo quanto è bella questa canzone di Tiziano Ferro. È la mia preferita, non c’è dubbio. E di certo esprime in poche frasi ciò che sto passando. Sono passati due giorni da quella famosa notte, in cui sono successe tante cose, la festa, l’ospedale, il bacio.. solo il pensiero mi fa rabbrividire. Sono le 3 e mezza, non riesco proprio a dormire. Fra poche ore sarò lì, davanti ai miei idoli, li amo fin da quando sono diventati famosi. Sto ascoltando tutte le canzoni più dolci che ci siano, ma è davvero difficile riuscire a dormire. Sto parlando su WhatsApp con Megan e Cindy. Anche loro sono nella mia stessa situazione.
Ore 08:00:
bip bip bip bip bip bip bip bip bip bip bip..
Eccoci.
Mi alzai con molta fatica, buttandomi direttamente dal letto. Mi squillò il cellulare, era Cindy:
-          Pronto? – mormorai io.
-          Sei ancora a letto dormigliona? Io sono sveglia dalle sei!!! Mi sono ridotta all’ultimo momento su che cosa mettermi. Te? A che punto sei?
-          Uhm? Scusa, stavo dormicchiando.
-          Sveglia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! – urlò lei. Mi perforò un timpano.
-          Ci vediamo da Megan alle 10. Ciao bella. – attaccai. Mi rifeci (controvoglia) il letto, andai in bagno e mi feci una doccia (controvoglia). Andai in cucina a fare colazione, anche se non avevo per niente fame. Oggi non avevo proprio voglia di fare nulla.
-          Nicole? Tutto ok? – chiese Charlotte.
-          Si Charly, tutto ok, solo che non ho dormito bene stanotte.
-          Capisco.. – continuò a fare colazione. Mamma intanto era andata a fare la spesa, papà era in palestra. Eravamo solo io e mia sorella.
-          Allora? Che ti metterai al concerto?
-          … ehm …
-          Ancora non hai deciso??
-          Non ho avuto tempo..
-          Potevi restare almeno un giorno senza Jason..
-          Smettila. Fatti gli affari tuoi, che Jason non centra nulla. – Charlotte mi guardò dispiaciuta. Abbassò la testa e disse con distanza mentale:
-          Vado su in camera mia.
-          Charly.. mi dispiace, non volevo risponderti così. Solo che sono un po’ nervosa.
-          Per i 1D?
-          Anche. Ma.. non importa, stai tranquilla. – le mandai un sorriso finto. Lei ricambiò, e andò in camera. Io mi chiusi a chiave nella mia, e misi il CD della mia cantante preferita: Demi Lovato.
Provai vestiti su vestiti, ma mi rendevano tutti una sfigata assurda. E adesso che faccio?  Mi misi a sedere sul letto con le mani che mi coprivano la faccia.
Mi squillò il cellulare.. Megan..
-          Pronto…
-          Ehi! Tutto ok?
-          No.. non so che cavolo mettermi..
-          Io invece ho già scelto. Se vuoi vengo lì e ti do una mano.
-          Grazie ma no.. inventerò qualcosa.. grazie lo stesso. – sorrisi.
-          Come vuoi. Ciao a dopo! – mi attaccò. Perché cavolo non avevo chiesto il suo aiuto? Perché ero stata così arrogante? Uffa. Sono la solita goffa. Su WhatsApp c’era Jason.. non avevo voglia di parlarci. Dovevo pensare ad altro. Non feci in tempo a spengere il cellulare che mi salutò:
-          Ehi piccolina!
-          Ciao Jason..
-          Che hai?
-          Niente, scusa, ho da fare. Sono un po’ nervosa..
-          Posso chiederti solo una cosa?
-          Dimmi ‘more.
-          Ti affacci un attimo? – arrossii tutto in un istante. Mi affacciai e lo vidi, con il suo sorriso  affascinante. Le corsi incontro. Mi strinse a sé. Restammo abbracciati per un po’, ma ci staccammo quando mi accorsi che Charlotte ci stava spiando dalla finestra della sua camera.
-          Perché sei venuto? – chiesi ridendo.
-          Perché volevo stare con te. Dai preparati che ti porto fuori a pranzo.
-          Non posso amore..
-          E perché?
-          Devo andare ad un concerto.
-          Che gruppo?
-          Meglio non approfondire i dettagli. Dai entra. – Charlotte mi raggiunse di fretta e furia nell’atrio:
-          Chi è Nicole?
-          È Jason Charly!
-          Oh.. è più brutto di come me lo avevi descritto un po’ di giorni fa.
-          Vai in camera. – ridacchiò e riandò nella sua tana. Noi invece andammo nella mia. Chiusi a chiave la porta perché sapevo che Charlotte sarebbe venuta ogni minuto a romperci. Si sedette sul letto.
-          One Direction?
-          Come hai fatto a scoprirlo?
-          Bhe, hai un sacco di poster attaccati al muro. – era terribilmente vero. Tutti i poster di Liam, Harry, Louis, Zayn e Niall tappezzavano la mia camera. Quanto erano belli. Lui mi sorrise e mi porse la mano.
-          Che c’è? – chiesi io ridendo.
-          Vieni. – mi sedetti accanto a lui e mi prese per i fianchi. Si sdraiò e io accanto a lui. Ci baciavamo davvero così tanto! Mi riprese i fianchi e mi portò sopra di lui. Ci baciammo per 2 minuti, perché mi sedetti sul letto.
-          Che hai fatto? Non vuoi?
-          Non è questo.. è che mia sorella sta spiando tutto lo so. – mormorai io.
-          Oh, piccolina..
-          Chi lei? È una vera peste eh?
-          Io dicevo a te, bella cucciolotta.
-          Ooh!! – lo baciai.
-          Adesso devo andare amore, devo fare la spesa.
-          Oh.. va bene, ci si vede domani va bene?
-          Anche! – mi baciò e andò via. Charlotte, era in camera sua e rideva. Aprii la porta e la ricorsi per tutta casa, per gioco.
-          Vieni qui peste! – urlavo io.
-          No! Non mi prenderai mai! – urlava lei ridendo. Invece e comunque la presi dopo nemmeno 5 minuti di rincorsa. Mi buttai sul divano con lei in collo e le feci il solletico nel suo punto debole: la pancia.
-          Ahahahahah smettila Nico!
-          No peste!
-          Lasciami! Devi prepararti! Manca solo un’ora al concerto e fra mezz’ora devi essere da Megan!
-          Oddio è vero! Ma.. lascio stare, andrò al concerto in tuta.
-          No, devi essere una figa assurda!
-          Charly! Ste parole?
-          Ho sentito cosa dicevi con Megan e Cindy.
-          Ma guarda che ciacciona! – le rifeci il solletico ma lei resistette e si alzò:
-          Vieni in camera!
-          Che cosa succede? – mi prese la mano e mi portò in camera. Mi fece sedere sul letto e aprì l’armadio, lanciava vestiti dappertutto. Prese dei vestiti rossi e neri, ed un cappello. Me li fece provare, cavolo, non sapevo che una bambina di 10 anni avesse così tanto stile. E stavo benissimo cavolo!
 
 - Come sto?
- D’incanto sorellina!
- Bene sono contenta, che ore sono?
- Tardi! Corri da Megan!
- Ok! Grazie mille amore! – le diedi un bacio e corsi via. Lei mi guardò soddisfatta, e faceva bene, aveva fatto proprio un ottimo lavoro. Quando Megan mi vide mi abbracciò:
- Cavolo Nicole, sei stupenda!
- Anche tu lo sei!! – aveva i capelli della stessa lunghezza e riccioli, un vestito blu e i tacchi. Cindy invece era vestita proprio da grande: maglietta nera, pantaloncini corti e strane scarpe con pelle di qualche animale, e non voglio sapere proprio quale.
- Allora come sto? – mi chiese Cindy:
stavo per dirle che sembrava una diciottenne che se la tirava in una maniera incredibile. Ma invece mi sono limitata in un semplice “stai davvero bene Cindy, davvero.”
Francesca ci guardò con aria commossa:
-          Siete stupende ragazze. – disse.
-          Grazie mamma. – rispose Megan.
-          Posso farvi una foto?
-          Certo! – esclamò Cindy. –
-          Cheese!!! – dicemmo in coro.
Francesca fece la foto, e poi ci augurò un buon divertimento. Andò a lavoro, e la casa era vuota, a parte me, Cindy, Megan e la piccola Lily. Stava per arrivare Maddy, la baby-sitter che si sarebbe curata di Lily per le prossime 4 ore. Poi sarebbe tornato il padre. Ci mettemmo in camera dei genitori a coccolare Lily, che piangeva.
-          Perché non smette! – urlava Megan.
-          Dalla a me. – rispose Cindy. Lei la coccolava ma Lily non smetteva di piangere.
-          Prendila te Nicole! – mi diede la bambina ed io ero nel panico. “E se mi cascava?” solo questo era il mio pensiero. Lily mi guardò, scoppiò nella sua risata dolce e mi guardò, senza piangere. Che occhi azzurri che aveva. Ci si poteva affogare dentro. Iniziai a canticchiarle sottovoce la canzone “Skyscraper”, di Demi Lovato. Si addormentò al ritornello, e meno male, perché non potevo urlare come lo faceva la cantante. Al solo pensiero mi vennero i brividi. Quando vidi che era crollata, la misi delicatamente nella sua culla, e in quel preciso istante, arrivò Maddy.
-          Oh, l’avete fatta addormentare! Brave, mi avete aiutato per le prossime ore. – scherzò lei.
-          Già, Nicole con le bambine se la cava davvero tanto. – affermò Cindy.
-          Non me la cavo, ero nel panico, forse la faccio ridere, non so. Non ho mai avuto a che fare con le bambine piccole.
-          E Charlotte? – rispose Megan, poi continuò:
-          Lei ha 10 anni, è una bambina no?
-          Già, ma il suo cervello, è quello di una ragazza di 14 anni.
-          In che senso?
-          Vedi come sono vestita? Tutta opera di Charlotte, mi ha dato consigli su Jason, ha smesso di giocare con me per avvertirmi che dovevo prepararmi. È una brava ragazza, se la cava. E non poco.
Megan e Cindy sorrisero e rimasero in silenzio.
-          Ragazze andate, sennò ve li sognate i primi posti! – disse poi Maddy.
-          Oddio, siamo in ritardo! Andiamo dai. – rispose Cindy.
-          Arrivederci Maddy. – risposi garbatamente io. Infondo era una sconosciuta. Che potevo farci. Corremmo e andammo con un taxi. La fila iniziava da un viale. Noi eravamo le ultime, almeno in quel momento, dopo nemmeno 5  minuti dal nostro arrivo, arrivarono 10 ragazze, piene di scritte sulle loro pelli. Io e Cindy parlavamo normalmente, Megan invece guardava in continuazione se li vedeva, o per lo meno quanto mancava alla biglietteria. Vidi passare una macchina normalissima nera, con i finestrini oscurati. Uno dei 4 si abbassò e una mano salutò le fan, poi si videro 3 capocce, quelle di Liam, Louis e Niall, che salutavano con un sorriso pieno di energia. Megan e Cindy iniziarono a urlare come delle matte, io iniziai a piangere come una bimba di 5 anni. Le 10 ragazze di prima iniziarono a correre verso la macchina e loro ritirarono su i finestrini, inquietati da quelle pazze. Cindy partì in quarta per fermarle e io e Megan facemmo lo stesso, ma era difficile tenere delle ragazze scalmanate. Intanto li guardavo, Harry e Zayn parlavano ridendo, Liam, Louis e Niall invece ridevano e ci guardavano.
-          State calme!!!! – urlava Cindy.
-          Non riesco a tenerle! – urlavamo io e Megan. Ad un certo punto scesero direttamente tutti e 5, e 4 guardie del corpo in nero che sembravano 4 armadi, attaccarono tra un palo ed un altro, delle strisce, quelle che ti vietano di sorpassarle. Tutti erano indietro, mentre noi 3 cercavamo ancora di tenerle ferme, Cindy ne teneva 4, una era distesa per terra, 3 le teneva con tutti e due i bracci, io ne tenevo ne tenevo 3 e Megan 2. Arrivò Harry e autografò a tutte il suo nome almeno si levavano di torno. Scapparono contente. Io e le altre eravamo sfinite, per terra sul prato. A quel punto tutte le ragazze vollero venire da loro e scavalcarono gli armadi, cioè, scusate, le guardie. I ragazzi ci presero per un braccio e ci portarono con loro in macchina. Io ho ricominciato a piangere. Cindy si guardava la mano che Liam le aveva toccato, Megan non si levava la mano dalla bocca, era più che sorpresa.
-          Qui siete al sicuro, almeno finché non ci smonteranno la macchina per saltarci addosso. – scherzò Harry. Io riuscii solo ad annuire. Niall mi asciugò le lacrime:
-          Lo sai che a me non mi piacciono le persone che piangono per me?
-          S-sono t-t-troppo e-mozionata.
-          Ahah, povera piccola. – mi asciugò un’altra lacrima. Megan mi guardava allibita. Cindy invece non smetteva di indicare Harry e Zayn. Harry le prese la mano.
-          No! Non prendermela! Te la rovino la mano! – urlò Cindy.
-          Non succederà stai tranquilla. Come vi chiamate? – rispose Harry.
-          Io sono Megan, la ragazza a cui tieni la mano è Cindy, mentre quella povera disgraziata che piange è Nicole, lei ama Niall.
-          Non è vero! – finsi io. Poi continuai:
-          Te ami Liam quindi non c’è da stupirsi. – Megan mi tirò una manata sul braccio:
-          Cindy ama Harry. – che cavolo centrava? Comunque, l’ha detto Megan, non io. No problema mio.
-          Insomma ci amate eh? – disse Liam, abbracciando Megan.
-          No, ci piacete parecchio. – ammisi io.
-          Questo è un miracolo, non c’è dubbio, o forse è solo un sogno. – rispose Cindy. I ragazzi scoppiarono a ridere.
-          Niall, lo sapevi che Nicole è da tanto che dice che vorrebbe essere tua amica? – spettegolò Megan.
-          Bene! Allora lo siamo da ora! Nicole.
-          Scusala, è pazza. Comunque è la verità. Vi adoro, adoro tutte le vostre canzoni, le so tutte a memoria.
-          Te le scrivi le canzoni Nico è diverso! – disse Cindy.
-          Davvero? – disse Harry.
-          E canta stupendamente! – incalzò Cindy. Appena saremmo andate via le avrei uccise.
-          Andiamo ragazze, non disturbiamo. – dissi io.
-          Non ci disturbate affatto! Anzi, ci fate compagnia, meglio. – disse Louis. Che carino che era. Non era vestito da marinaio quella volta. Hallelujah.
Li accompagnammo dietro le quinte, e ci fecero cenno di restare lì. Le fan ci avrebbero fatto un sacco di domande, era meglio restare lì. Cantarono le prime 5 canzoni: What Makes You Beatiful, Gotta Be You, One Thing, More Than This eUp All Night.
Poi ci fu una breve pausa, e vennero lì. Io tremavo, non solo perché erano stati grandi, avevo un freddo tremendo.
-          Hai freddo Nicole? – mi chiese Niall.
-          N-no Niall stai tranquillo. – mi diede il suo giubbotto lungo nero.
-          Te lo regalo, almeno hai un mio ricordo.
-          Non posso Niall, è tuo!
-          E bhe? Sei mia amica! Si fanno i regali agli amici!
-          Ma io non ti ho fatto regali!
-          La tua presenza mi basta e avanza. – arrossii e tornarono sul palco, cantarono le altre 8 canzoni ed il concerto finì. Pelle d’oca mamma mia. Liam aveva dato il suo microfono a Megan che arrossiva solo quando cantava lui e urlava “sei grande Liam!!!”. Senza dare nell’occhio ci sedemmo nei posti dove c’era posto prima che cantassero le ultime 3 canzoni. A fine concerto, usciti dallo stadio dove si erano esibiti, Niall mi abbracciò:
-          Continueremo a vederci noi 2?
-          Con molto piacere! – esclamai io.
-          Anche noi tutti continueremo a vederci con voi? – ci chiesero gli altri.
-          Certo! – ci diedero il loro numero e Cindy non si trattenne e urlò. Tornate a casa guardammo le foto che ci avevano scattato: erano due foto ma il ricordo rimane per sempre:
 
 
                      
-          Che farete domani? – chiese Megan.
-          Mi vedrò con Jason. Voi?
-          Con Alan. – esclamò Megan.
-          Io con .. i compiti.. – rispose Cindy abbassando la testa. Poi la rialzò subito con un’espressione sconvolta.
-          Ragazze! Domani c’è scuola!
-          Davvero?! – risposi io sarcastica.
-          Non te ne ricordavi Cindy? – disse Megan ridendo.
-          Certo che me ne ricordavo! Il problema è che.. la prossima settimana finisce la scuola, e poi, con il fatto che c’era il concerto, mi sono scordata di fare i compiti.
-          Fatti fare una giustificazione! – domandai io.
-          Con la professoressa Desdy? Col cavolo! Già vado male a francese, se poi ci si mette la nota perché non ho fatto nulla!
-          Ah già.. non so che dirti. – in quel momento mi squillò il cellulare.
-          Pronto?
-          Amore! Come è andata?
-          Tutto ok grazie, ok, sto mentendo, è andata alla grande! Sono diventata amica di Niall Horan!
-          Che cavolo dici?
-          Si! Proprio lui, e se vuoi sapere di più ci hanno fatto andare nel backstage.
-          Immagino che Cindy sia diventata pazza! – scherzò lui.
-          Si e se vuoi saperlo Liam mi ha tenuto la mano tutto il tempo e mi ha dato il suo microfono! – urlò Cindy.
-          Cindy, non rompere. – dissi io.
-          Allora che mi dici?
-          Che ora tornerò a casa e farò una materia che non avevo fatto.
-          Quale?
-          Italiano. Mamma come è difficile quella materia.
-          Però è una bella lingua!
-          Si quello è vero. Sarei curiosa di vederla dal vivo l’Italia, invece che nelle pagine del libro.
-          Anche io. Magari per i 18 anni..
-          Anche! Bell’idea. – non lo vedevo ma il rumore che fece voleva dire che stava sorridendo. Arrivò la mamma di Cindy.
-          Jason ti devo lasciare, è arrivata la mamma di Cindy, scappo. Ciao, ti amo.
-          Anche io. – finì la conversazione.
Salutammo Sarah e salimmo in macchina.
-          Divertite al concerto?
-          Molto, e siamo diventate amiche dei 1D! – disse la figlia.
-          In che senso Cindy?
-          Nel senso che li abbiamo aiutati a scampare da 10 fan scalmanate e loro ci hanno ripagato con la loro amicizia. – spiegò Cindy.
-          E in più ci hanno fatto godere il concerto da dietro le quinte. – interruppe Megan.
-          Te Nicole ti sei divertita? – mi chiese Sarah.
-          Molto. – risposi io distaccata.
-          Secondo me Nicole è quella che è stata più fortunata fra di noi. – disse Megan.
-          Cioè? – chiese Sarah.
-          È diventata amica di Niall Horan. Io invece ho parlato solo con Zayn mentre Cindy ha avuto il microfono usato di Liam.
-          Si ma comunque credo che tutte voi siate state fortunate oggi, no?
-          Già, lo penso anch’io. – risposi io.
-          Ah mamma, lo sai che mi sono dimenticata di fare i compiti?
-          Nuova Cindy! Comunque hai tempo perché domani non vai a scuola.
-          E perché?
-          Tuo nonno sta male. Dobbiamo andare all’ospedale da lui.
-          Che? – gli occhi di Cindy si riempirono di lacrime.
-          Ma non sta morendo vero?? – chiese poi.
-          No! Solo che sta solo un po’ male, e noi tutti dobbiamo stargli accanto.
-          Se volete contate anche su di me eh? – dissi io.
-          Grazie, ma non ce ne sarà bisogno, ho già fissato con Francesca che andrà a dormire da Megan.
-          Oh, va bene. – sorrisi ma in realtà avrei voluto mandarla a quel paese.
-          Per quanti giorni sarò da Megan?
-          Per 5 giorni, almeno finché non finirà la scuola.
-          E all’ospedale?
-          All’ospedale ci saremo io e .. ci saremo io e tuo zio, zia. Insomma gente non mancherà. Quando vuoi venire, lui ti aspetta. – gli occhi di Cindy si ririempirono di lacrime. Megan le accarezzò la coscia, mentre io guardavo fuori dal finestrino e stetti zitta finché non arrivammo a casa. Accompagnarono prima me e poi Megan.
-          Ciao Nicole! Ci vediamo domani a scuola! – disse Megan. Cindy si limitò a salutarmi con la mano. Gliela avrei tagliata a morsi quella mano. È una delle mie migliori amiche, è vero, ma la detesto quando fa così. Per lei è una battaglia quella da vincere e il premio è Megan. A me non piace questo gioco. Su WhatsApp non c’era nessuno a parte una mia vecchia amica del mare. Decisi di salutarla, almeno per parlare con qualcuno:
-          Ehi! – scrissi io.
-          Oh ciao Nico! Come stai?
-          Io tutto bene te?
-          Tutto apposto, mi manchi lo sai?
-          Anche tu Felicia, qui è un inferno, solo una parte della giornata mi è piaciuta.
-          Che è successo?
-          Sono andata al concerto degli One Direction e come se non bastasse sono diventata amica di Niall, ma le mie amiche sono diventate abbastanza antipatiche.
-          Oh.. mi dispiace, com’era il concerto?
-          Stupendo Felicia, davvero, pelle d’oca per tutto il concerto, come una bambina di 5 anni ho iniziato a piangere quando sono passati davanti a me con la macchina.
-          Ahaah ammmmmoreeee xD dai che quando la scuola finisce vieni da mou!
-          Non vedo l’ora, ora ti lascio, ciao bella!
-          Ciao ciao <3 – finì lì. Mi buttai sul letto, e guardai il soffitto, il vuoto più totale. Qualcuno bussò alla porta: era mamma.
-          Tesoro? Com’è andata?
-          Bene mamma, stupendamente.
-          Ah si? Che è successo?
-          Sono diventata amica di Niall Horan e degli altri. Io e le altre li abbiamo salvati da 10 fan scalmanate che volevano saltargli addosso..
-          Oh.. è una cosa bella no?
-          Già. Niall mi ha abbracciato..
-          E Jason? L’hai più sentito?
-          Appena uscita dallo stadio mamma.
-          Ok, ti vedo parecchio stanca, ti faccio risposare, ciao, a dopo. – mi diede un bacio, tirò le tende che fecero imbuire tutta la stanza, e chiuse la porta.
Mi risvegliai verso le 5 e mezza, avevo dormito 3 ore. Avevo perso 3 chiamate di Megan, una di Cindy e 1 di Jason. Non mi andava di richiamare, ignorai queste chiamate perse e scesi le scale, mamma stava parlando con Francisca.
-          Francisca!
-          Oh ciao bella.. senti Loren io devo andare. Gliene parli tu a tua figlia?
-          Certo, dirò tutto io.
-          Grazie. – baciò su entrambe le guance la mamma e me. Poi tirò su con il naso e andò via. Mamma mi mise una mano sulla spalla e mi indicò il divano.
-          Mamma che è successo?
-          Due ore fa è morto il nonno di Cindy.
-          Oh.. mi dispiace davvero tanto. E che cosa mi devi dire poi..?
-          Siccome la casa di Megan è infestata da vespe e api, i suoi vanno a stare per un po’ in albergo. Solo che è costoso, quindi Megan verrà a stare da te. E se vuoi anche Cindy.
-          Non lo so..
-          Ma come Nicole, siete migliori amiche fin da quando avete 3 anni! Che è successo?
-          È che ora la mia vita è cambiata mamma, ho un ragazzo, ho tanti compiti. Non posso perdere tempo con loro che vagano in camera mia mentre non ci sono. Magari trovano il mio diario segreto e lo leggono.
-          Non farebbero mai questo lo sai.
-          Invece si mamma, forse non le conosci bene. Almeno, Cindy è capace di fare questo.
-          Ma tu pensi che in queste condizioni, con il nonno appena morto, ti vada a leggere il diario?!
-          Lo so mamma, sono diventata un po’ troppo noiosa e possessiva. Ma non me ne frega. Falle venire ma fra 2 ore, devo nascondere un po’ di cose .. private .. – mamma alzò le spalle e chiamò Francisca per avvertirla. Io corsi in camera e sistemai tutto ciò che loro non avrebbero dovuto toccare: il mio cellulare, il mio Ipod, il mio diario, il vestito di nonna, il vestito del matrimonio di mamma e papà e il peluche che mi regalò nonna 3 mesi prima che morisse. Queste due ore passarono immediatamente, e subito andarono in camera mia. Cindy aveva l’espressione di una che non è stata mai meglio di così, ma io per sicurezza ed educazione glielo chiesi:
-          Oi, come stai?
-          Tutto bene. – mentre parlava non mi guardava. Sembrava che gliel’avessi tirata addosso a quel pover’uomo. Mi squillò il cellulare: era Jason. Megan e Cindy mi guardavano come per dire: che rompiscatole che è però! Puoi smettere di usare il telefono almeno per un po’?
-          Pronto?
-          Ehi amore, ti ho chiamata ma non rispondevi.
-          Scusa, stavo dormendo.
-          Ah, allora scusa te, magari ti ho disturbata.
-          Affatto amore, stai tranquillo. Che mi volevi dire?
-          Stasera sei libera?
-          Stasera..? – guardai Megan e Cindy che si guardavano intorno.
-          Non lo so, Jason. Ti faccio sapere presto, ma per fare cosa?
-          Ti porto al cinema e poi stiamo un po’ da me.
-          Mmm… ok, ma pago tutto io.
-          Eh no! Tocca a me!
-          Quand’è toccato a me??!!
-          Mai, e non succederà. – rise e mi attaccò, io risi e nascosi in tasca il cellulare.
-          Che fai stasera? – chiese Megan.
-          Già, esci? – interruppe Cindy.
-          Esco. Starete a casa con Charlotte, i miei vanno a cena fuori.
-          Oh.. – Cindy e Megan si lanciarono un’occhiata di vittoria.
-          A che ora va a letto tua sorella?
-          Alle 9 perché?
-          Niente. – guardammo la TV fino a che non venne a prendermi Jason. Mamma e papà erano andati di già, ma sapevano che uscivo.
-          Allora, io vado, mi promettete che fate le brave??
-          Non siamo mica bambine! – disse Cindy.
-          Ma vi conosco.. ciao! – uscii di casa e vidi lui che era appoggiato sull’arco dell’entrata. Mi misi con la schiena al muro e lui mi baciò.
-          Sei pronta?
-          Si! Che film andiamo a vedere?
-          The Ring 2.
-          Ma fa paura!
-          Lo so! Ci sono io, ricordi?
-          Cosa farei senza di te! – lo abbracciai e andammo al cinema. Tenni tutto il film la vaschetta di pop-corn davanti agli occhi, almeno non potevo vedere la bambina Samara. Lui ridacchiava a bassa voce. Dopo il film andammo a casa sua. Stavolta i genitori c’erano.
-          Ciao Nicole! – dissero in coro Lara e George.
-          Salve! – risposi io con un sorriso. Jason mi prese la mano, poi disse:
-          Io e lei andiamo in camera, quando è arrivata la pizza chiamateci ok?
-          La pizza?!
-          Non ti piace?
-          Stai scherzando?! Io adoro la pizza, dopo ti ripago.
-          Si ok. – disse lui sarcastico. Salimmo le scale e andammo in camera. Mi levò il giubbotto, e mi portò dolcemente sdraiata sul letto, e ci baciammo, poi lui mi disse:
-          Vieni con me. – mi prese di nuovo la mano e mi portò sul terrazzo dove c’era vista di tutta Londra.
-          È bellissimo questo posto! – dissi io.
-          Già, vuoi una foto?
-          Perché no! – George ce la fece con il mio telefono. Era stupenda.
 Vedete quei massi dietro? Tutto di plastica, volevano dargli un tocco di campagna.
-          La pizza è arrivata! – urlò dalla cucina Lara.
-          Arriviamo! – urlammo noi. Mi diede un bacio veloce e mi portò in cucina.
-          Che buon profumo! – dissi io.
-          Già, i wurstel ti piacciono?
-          Sono i miei preferiti!
-          Ah bene! – i suoi andarono a ballare e noi rimanemmo soli. Dopo la pizza mi accompagnò fino a casa.
-          Allora ci vediamo domani? – mi chiese.
-          Non lo so.. devo studiare.. caso mai ti chiamo.
-          Va bene! Ciao amore. –mi baciò ed entrai in casa. Non immaginate ciò che vidi. Palloncini dappertutto, bibite per terra o sul tavolo, alcol e tutto il resto. Musica a tutto volume, ragazzi che saltavano sul divano.. e Megan che pomiciava con Alan. Cindy ballava in modo pervertito con ragazze. Ha avuto anche un attacco di lesbo, perché baciò gente del suo stesso sesso.
-          Che diavolo succede qui! – urlai.
-          Ohoh.. filate via gente! La festa è finita! – disse poi Cindy. Quando tutte le persone furono andate via, urlai:
-          Che cavolo avete fatto?! Ma siete deficenti?? – nessuno mi rispose:
-          Dov’è Charlotte?
-          È.. in camera sua.. – corsi in camera e stava giocando con tutta la sua classe.
-          Charly! Che è successo?
-          Niente, Cindy ha detto che tu le hai detto che doveva dirmi che potevo invitare tutta la mia classe!
-          Ti hanno preso in giro ben bene eh?
-          .. scusa Nicole.. non volevo. Mi hanno detto così loro.
-          Stai tranquilla, allora, voi bambini dove vivete?
-          Davanti a casa vostra o accanto, siamo tutti vicini.
-          Potete tornare a casa da soli?
-          Certo! Ciao Charlotte, ciao Nicole. – e i bambini furono sistemati e Charlotte andò a letto. Megan e Cindy ridacchiavano in camera mia. E ci credo. Il mio letto era tutto in disordine, il mio armadio aperto e il vestito di nonna per terra tutto sciattato. E lì scoppiai a piangere.
-          Perché!!!!!!!! – urlai io.
-          Non sapevamo che sarebbero venuti in camera tua!
-          Siete delle bastarde! Uscite da casa mia! Immediatamente! Ti è morto oggi il nonno e ti comporti così? Sai che mia nonna mi manca molto e tratti così i suoi vestiti?
-          Ma che cavolo ne sapevo io!!!!!!!!
-          Uscite brutte bastarde! – indicai loro violentemente la porta e loro uscirono a testa bassa, mi misi una mano sui capelli, mi levai le scarpe, il trucco era colato tutto. mi misi sotto le coperte e iniziai a piangere ed urlare “nonna! Nonna! Nonna!” .. non riuscivo più a smettere.. Qualcuno entrò nella stanza. Era Charly. Si mise sotto le coperte con me e mi abbracciò, ed è lì che sbottai. Il mio cane e il mio gatto entrarono, Toby (un Labrador) si mise sotto le coperte e mi leccò tutta la faccia. Il gatto invece stava sopra  le coperte e miagolava. Megan e Cindy andarono a fare una passeggiata ed incontrarono i miei genitori.
-          Ragazze! Nicole è tornata?
-          S-si., noi andiamo a casa..
-          E perché?
-          Perché Nicole non ci vuole, ed ha ragione.
-          In che senso?
-          Nel senso che.. buona notte.
-          Dove andate?
-          Da mia nonna, ci terrà lei per stanotte. – disse Megan indicando la casa della nonna a pochi metri dalla mia. Prima di addormentarmi, sentii le chiavi di casa girarsi nella serratura. Charlie era crollata da un po’, e pure il mio gatto e il mio cane. 

Ciao a tutte! Questo è il nuovo capitolo! Shao! <3
  
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