Dodici dicembre 2006.

Avevo litigato con Faith, stavamo assieme da due anni e non ci parlavamo da due giorni.
Dovevamo chiarire, in un modo o nell'altro, ma non mi rispondeva al cellulare, ne su facebook. 
Avevo deciso: le avrei parlato, la sera dopo. C'era il ballo di fine anno, in teoria saremmo dovuti andarci assieme, ma, lei andò con un altro ragazzo..ma sapevo che comunque l'avrei trovata lì. 
E così fu. 
Andai al ballo da solo, e appena la vidi il mio cuore iniziò a battere fortissimo, e gli occhi mi si illuminarono, rimasi paralizzato alla vista di tanta bellezza.
Lei mi amava, lo sapevo. Solo che, voleva tenermi 'testa'. 
-'Va da lei'. - sentii una mano che mi toccò la spalla. 
Era Louis, il mio migliore amico. 
-'Parlale, e chiarisci'- mi consigliò.
Deglutii e risposi di si.
Mi avvicinai a lei..
-'Faith..'
-'Harry..' disse sospirando.
-'mi manchi'-
Rimase zitta.
'..bene' - mi liquidò.
'Ti prego, possiamo parlare?'- la supplicai..
Rimase dubbiosa, ma poi accettò.
-'Vieni con me'.
La portai in macchina.
Dopo circa 10 minuti facemmo pace, mentre tenevo gli occhi fissi sulla strada, le sussurrai: 
-'ti amo'.
-'anche io, Har.' 
Mi girai verso di lei ievitabilmente e la baciai.
Due fari. una macchina che sfrecciava verso di noi ad una velocità inimmaginabile, i nostri visi illuminati..
e poi il buio.
Sentivo risuonare le sirene dell'ambulanza, ma eranano lontane, cercai di aprire gli occhi e vidi Faith, ricoperta di sangue.
-'Faith.. F..Faith'- la incitai ad aprire gli occhi, dandole dei piccoli colpi sulla guancia..
-'H...harr..' - cercò di dire, ma l'ossigeno in lei era troppo poco per permetterle di parlare.
-' n..n.non lasciarm.. ' - balbettò, e poi chiuse gli occhi e il suo cuore smise di battere.
Ero come paralizzato.
Se avessi saputo, non l'avrei mai portata. 
Se avessi saputo che quello di circa 10 minuti fa, sarebbe stato il nostro ultimo bacio, lo avrei fatto durare di più.
Se solo avessi saputo. mi rimproverai.
Arrivarono le ambulanze, con carabinieri e polizia al seguito.
La portarono via, su un lettino. 

Non parlai più per giorni.
Ero rinchiuso in casa, da giorni.
Non andai nemmeno al funerale.
Ero completamente distrutto.
Non dormivo più.
E quando mi addormentavo
mi svegliavo in continuazione tutto sudato,
con le immagini di
quella notte impresse in testa.

Febbraio 2007.

Due mesi dalla scomparsa di Faith. 
Due mesi che non parlavo.
Due mesi che non uscivo.
Due mesi che scrivevo su un diario tutti i miei giorni, senza di lei.
Dodici febbraio 2007: ''Oggi sono due mesi, che il destino me l'ha portata via. Due mesi che è morta, e non c'è giorno in cui io non mi sentissi morto, assieme a lei. '' -Harry.
Una parte di me, era morta assieme a lei.

Quel giorno decisi di andare al cimitero. 
Alla vista della lastra di marmo, con su inciso il suo nome, mi venne spontaneo piangere.
Me ne andai poco dopo.

Erano due mesi che la stessa frase risuonava nella mia testa: 'dovevi morire TU, Harry. Non lei. Sei un assassino '. 
E quella voce nella mia mente, che mi sussurrava quelle cose aveva perfettamente ragione.

Andai alla mia casa al mare. Poi andai a vedere il mare, sugli scogli(con il mio 'diario', ormai consumato per le troppe scritte)
Buttati. Buttati. Buttati. 
Mi diceva quella voce.

-Flashback- 

Faith: Harry, se io un giorno me ne andassi, tu cosa faresti?'
Harry: ma tu, non te ne andrai.
Faith: ma.. ipotizza.
Harry: non sopravviverei.
Faith: ma devi!
Harry: mi ucciderei.
Faith: no. non devi. Harry, noi siamo qui, adesso e spero staremo assieme ancora per molto, ma metti che una malattia, o qualsiasi cosa sia, un giorno ci debba separare, tu devi continuare. Devi lottare. Per me. Io farei lo stesso. Per te. Me lo prometti?
Harry: ..Si, te lo prometto.

-Fine Flashback- 

I miei piedi, erano molto vicini al bordo degli scogli, ma un brivido mi percorse dalla testa ai piedi a pensare a quel flashback, a quelle parole.

-'Fermo'- sentii una voce femminile.
Pensai subito a Faith.
'Faith'- mi girai di scatto.
-'No, Emily. ' - rispose sorridendo.
Era una ragazza molto carina, coi capelli rossi che le ricadevano in boccoli sulle spalle, e occhi azzurri. 
-'Dai scendi'- mi incitò facendo segno con la mano.
Guardai il cielo nuvoloso, con il vento che mi scompigliava i capelli e vidi la sagoma di Faith, che mi sorrideva. 
Poi scomparve.
Strinsi a me il diario e scesi.
-'Piacere mio, Harry'.

Era l'inizio di una nuova vita.