Prompt scelto: tappeto (genere triste)
Personaggi/pairing: Yamcha/Bulma, accenni Bulma/Vegeta
Introduzione:
Era sempre stato innamorato di Bulma: lei era l’unica e le altre erano solo ripieghi per passare il tempo, per dimenticare l’insoddisfazione nei confronti della sua stessa vita e la delusione di essere inutile nelle battaglie per la salvezza della Terra.
Note: partecipa al contest “Un prompt per un personaggio” di babykit87l.
Come sempre, chiedo gentilmente il vostro parare. Grazie.
At
the end
Questa volta era davvero finita: non avrebbero più litigato e fatto pace subito dopo, lui non avrebbe più dovuto preoccuparsi di mancare ai loro appuntamenti e di farsi perdonare con fiori e cioccolatini, non avrebbe più sentito l’odore dei dolcetti appena sfornati dell’allegra Bunny, non avrebbe più avuto a disposizione i moderni strumenti tecnologici costruiti dal signor Brief.
Bulma, la ragazzina frivola e superficiale di un tempo, era ormai cresciuta e si era trasformata in una donna di sani principi, ma soprattutto con la voglia di costruirsi una famiglia e vivere una vita normale e felice.
«E’ per Vegeta, vero?».
Lei lo fissò dritto negli occhi, le braccia conserte e lo sguardo accigliato.
«Avresti dovuto pensarci prima, Yamcha», si limitò a rispondere rientrando in casa.
Il rumore della porta sbattuta lo riportò alla realtà.
Era davvero finita, per sempre.
Strinse i pugni lungo i fianchi, fino a farsi male. Era sempre stato innamorato di Bulma: lei era l’unica e le altre erano solo ripieghi per passare il tempo, per dimenticare l’insoddisfazione nei confronti della sua stessa vita e la delusione di essere inutile nelle battaglie per la salvezza della Terra.
Diede istintivamente la colpa a Vegeta, quel maniaco della guerra che si era insediato alla Capsule Corporation e aveva sconvolto la vita dell’intera famiglia. Era solo colpa sua se la situazione tra lui e Bulma era peggiorata fino a tanto.
Abbassò lo sguardo e si voltò, pronto per tornare a casa e continuare la sua esistenza nella menzogna e nell’insoddisfazione.
Le luci provenienti dalla Gravity Room attirarono per un attimo la sua attenzione. Non un nemico, non un assassino, non un guerriero: un uomo con degli obiettivi.
Forse non era colpa di Vegeta, forse era lui quello ad aver sbagliato per troppo tempo.