Angel ice.
-Mostriciattolo, evapora.
Disse lei, con il suo solito fare da acida, mentre si porta alla bocca una sigaretta; fa per accenderla, ma-..una mano porta via l’oggetto dalla sua bocca, facendola irritare, e non poco.
-Sorellina, fumi troppo.
Genere: Commedia, Demenziale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Quasi tutti, Sorpresa
Note: Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta
Eravamo in
aereoporto, salutai mia
madre abbracciandola, diedi un bacio a mio padre, e guardai mia sorella
Giulia.
Esatto, la
guardai; cadere a terra,
con un tizio sconosciuto sopra. All’inizio risi, ma poi
guardai meglio il
ragazzo.Capelli
lisci, sul rossiccio;
magro, pelle chiara. Sembrava andare di corsa, di fatti si
alzò da terra, e
senza neanche chiedere scusa a quella mal capitata di mia sorella, il
ragazzo
fuggì via.
Questo gesto
fece incavolare
brutalmente mia sorella, tanto che, velocemente saltellò
appena su di un piede
togliendosi la scarpa da ginnastica; prese la mirae gliela lanciò, beccandolo sulla gamba.
Sentì
mia sorella ghignare
soddisfatta e un sorrisetto bastardo apparve sul suo bellissimo viso,
appena
vidde, il ragazzo sedersi a terra addolorante.
Sorrisi
divertita e mi avvicinai a
lei.
-Mph-..i
bambocci di oggi, non osano
nemmeno chiederti scusa se ti vengono addosso.– Si lamentò lei, avvicinandosi poi
velocemente al ragazzo, osservandolo
dall’alto.
-Scusa eh, mi
riprendo la scarpa. –Si
sistemò gli occhiali enormi, che sul suo viso, la facevano
sembrare un
angioletto. Cosa che non era, per nulla.
Il ragazzo,
arrabbiato si alzò da
terra, e la spinse appena, guadagnandosi una fulminata con gli occhi da
parte
della ragazza.
-Sai che mi hai
fatto male? Ti dovrei
denunciare!- Le urlò contro il ragazzo, massaggiandosi la
gamba.
-Sei tu che mi
sei venuto addosso, e
non hai neanche preso la briga di chiedermi scusa, bastardello.
– Rispose lei
fredda, guardandolo negli occhi.
Quegli occhi, il
ragazzo ne rimase
impressionato. Anche se erano marroni, si intravedeva il gelo in essi;
così si
zittì e si inchinò in segno di scusa.
Taemin Pov.
Quella ragazza..
Chi era? Potevo
intravedere il gelo
nei suoi occhi.
Però
non cambia il fatto che mi ha
fatto male; ricevere una scarpata da una ragazza..mai successo in vita
mia!
La guardo ancora
un po’, e poi mi
inchino scusandomi, mentre sento il mio nome, pronunciato da Kibum
Hyung.
-..Taemin!
Taemin, dobbiamo andare!
–Urlò Kibum, quasi in preda al panico.
-Arrivo hyung!
–Urlai guardandolo e
poi mi girai verso la ragazza che stava andando via.–Mianhae. –Mormorai e lei
arricciò il naso,
cosa che mi fece sorridere. La vidi andare via e scossi la testa,
raggiungendo
il mio gruppo.
Pov Giulia.
Arricciai il
naso e notai il sorriso
del ragazzo.
Ragazzo? Era
così bello il suo
sorriso che non mi sembrò un normale ragazzo.
Non ci feci
caso, più di tanto; alzai
le spalle, mi rimisi la scarpa e tornai da mia sorella sbuffando.
-..L’hai
ucciso per caso? –Ridacchiò
mia sorella e a quella domanda risi, un po’ bastardamente, e
misi un braccio
dietro la sua spalla, lasciandole un bacio sulla guancia.
-No, si
è scusato il ragazzo. –Annuì
così, soddisfatta e sorrisi ridendo insieme a lei.
-Ti ha mica
detto il nome? –Chiese
mia sorella, curiosa.
-Mi sembra, che
sia..’Taemin’?
–Mormorai arricciando il naso.
-…TAEMIN?!-Si fermò di
colpo mia sorella urlando come
una pazza complessata di mente.
-Cosa cazzo ti
urli, psicopatica. –La
rimproverai io, tirandola verso l’entrata
dell’aereo.
-..Hai lanciato,
la tua scarpa da
ginnastica, addosso a Lee Taemin?..Ti rendi conto, che stavi per
ammazzarmi uno
dei miei bias?! –Ed eccola che urla ancora. Sbuffai
infastidita e si sedetti al
mio posto, mettendomi le cuffiette alle orecchie.
Pov Mei.
Mia sorella che
lancia una scarpa
addosso al mio idolo.
No, okkei.
…Quanto
la invidio; mi siedo così
vicino a lei, e la fisso insistentemente, sbattendo velocemente le
palpebre.
Lei si volta verso di me e mi guarda irritata.
-Insomma, che
vuoi? –Mormorò,
bloccando la musica. Conosceva quello sguardo.
-Com’
era?.. –mi misi in ginocchio,
mettendo il broncio, chiedendogli spiegazioni.
-Com’era,
chi? –Sbuffò mia sorella,
cercando di fuggire dal discorso.
-Taemin. Lee
Taemin, il ragazzo che
hai quasi ucciso poco fa. –Sbottai io, gonfiando le guance.
-Ah? Intendi
lui?—Hey, è lui che ha
quasi ucciso me, te lo ricordo!-Sbottò
lei, e io risi appena prendendole la mano. –Ti prego,
dimmelo.. – La pregai e
lei sospirò raccontandomi tutto.
Pov Giulia.
Le raccontai
tutto, e lei tra un po’
non si mise a piangere.
Oh, beata
innocenza; piangere per un
ragazzo, per di più famoso.
Stavo per far
ripartire la musica,
quando sentì, delle urla di ragazzi.
Erano..asiatici?
Si, la lingua era
quella.
~
Alzai appena lo
sguardo e notai lo
stesso ragazzo che mi aveva quasi ‘uccisa’, inarcai
un sopracciglio e gonfiai
le guance ironicamente.
..E’
per casouna
punizione divina questa? –Pensai dentro
di me, facendo una smorfia, non notando il ragazzo passare e fermarsi
un
secondo, mi stava fissando?
Alzai lo sguardo
verso di lui e
abbozzai un lieve sorriso, giusto per non creare problemi, e per non
svegliare
mia sorella, che , per fortuna dormiva.
Dopo ore di
volo, arrivarono
nell’aereoporto di Seoul; scesero e con loro anche i ragazzi.
Taemin
passò vicino a Giulia e le
sorrise, lei però, fece una smorfia /quasi/ irritata.
Dietro di lei,
c’era sua sorella, che
per fortuna non si accorse di nulla, o sarebbe stata la fine per quei
ragazzi.
…Bene,
scusate il ritardo.
Non che la mia
storia sia chissà che,
ma chiedo umilmente scusa(?)