E' sempre stato chiaro
il sole che ci osservava laggiù,
dove ogni onda piatta viaggiava
e toccava i tuoi solchi su sabbia,
che non avrei amato più di te.
Un suono armonioso e disteso,
rilassato e suadente,
che si infrangeva sul bagnasciuga
e ci permetteva di viaggiare
dove anche le acque più nere
vivevano le fantasie più vere.
Ti suonerei, sai, le melodie,
che nel tempo il vento ha mutato
e tra mari e salsedine
assaggio il rimpianto di non averti,
avendo ancora capito te,
potuto restituire l'aurora tua.
Volerei dove ero sempre solo,
ma le luci riempivo d'oro
ed ogni istante era amato
di passioni che restano a coloro
che non sanno mai avvicinare
la voglia di gruppo e di calore
per la gioia di vicini e più amore.
Io che ero a questi unito
non bastavo a te che di tutti
il sangue mio hai reciso.
Non pensavo al male che avrei
odiato e dannato al cuore
dove avevo un più grande ardore,
ma ammiravo le fiamme più spente
che mancavano al mondo di bruciare.
Erano blu,rossastre ed arancioni
ed io ero nero, ma come ero fuori!
Se più credevo non sopportavo
un dolore che tra tutti forse amavo
e dipendente dalla mia amata droga
la vivevo sempre odiando
e chiedendo ancora il perdono
per saper solo vivere amando.
Ora son blu, rossastro e arancione,
ora ciò che non manca è il colore,
ma è forse ciò che ho perso
le mie grandi sfumature.
Quelle avrei saputo donare
a chi viaggi cullato sulle onde
e nel fascino del mio unico mare,
dove sabbia scriveva lì il tuo nome
e volava su ultimi raggi di sole.