HEROES’ SHRINE
MY DECEMBER –PROLOGO
Linkin park
CIAO a tutti! Finalmente ho avuto il
tempo di pubblicare il mini-prologo! Penso che sia necessario per la storia che
intendo scrivere.. non è
chissà che cosa ma per gli altri capitoli mi sto impegnando! (Il pezzo di
discorso che ho scritto è strappa-lacrime..
sigh.. ma ci sarà
successivamente... Cercherò di aggiungere qualche pizzico di allegria,
altrimenti è troppo triste sigh..
sniff..) Va beh, basta: sto
rompendo troppo, scusate!
Buona lettura!
(e vi prego lasciate tanti commentino,
per favore..)
Volevo ringraziare tutte le persone che
mi stanno seguendo nella mia
raccolta: GRAZIE di cuore! Vi adoro!!!!!
GRAZIE!!!
Isa
This is my December
This is my time of the year
This is my December
This is all so clear
This is my December
This is my snow covered home
This is my December
This is me alone
Morto...
Era il suo mese preferito, adorava osservare i fiocchi di neve scendere e poggiarsi delicatamente sui
tetti delle case. Adorava vedere il manto nevoso che si estendeva incontrastato
su Konoha. Adorava questo mese. Adorava quest’aria.
Lui adorava vivere.
Non doveva finire
così.
Dovevo proteggerlo.
Dovevo esserci.
Dovevo salvarlo.
E ora non sarebbe morto.
Chorus:And I
Just wish that
I didn't feel
Like there was
Something I missed
And I
Take back all
The things I said
To make you
Feel like that
And I
Just wish that
I didn't feel
Like there was
Something I missed
And I
Take back all the
Things I said to you
And I give it all away
Just to have somewhere
To go to
Give it all away
To have someone
To come home to
Non sarei davanti
alla sua tomba ,
non vedrei i fiocchi di neve appoggiarsi
sulla lapide.
Non dovrei andare in
ospedale con un finto sorriso stampato sulla faccia
A trovare un ragazzo
distrutto..
Non dovrei andare a
far visita ad una ragazza che piange,
che piange per il suo più grande amore
che mai l’accetterà perché non ne
ha il diritto,
non potrebbe mai amarla…
dopo che lui aveva amato lei..
che piange per il suo più caro amico,
mai considerato nulla di più…
This is my December
These are my snow-covered trees
This is me pretending
This is all I need
Non avrei dovuto andare dalla famiglia a portare la notizia…
Non avrei dovuto
vedere la madre disperata
E il padre affranto…
Non avrei dovuto
tenere il discorso funebre,
con le lacrime che incalzavano ad uscire…
ma un ninja
non deve mai far vedere le proprie emozioni.
And I
Just wish that
I didn't feel
Like there was
Something I missed
And I
Take back all
The things I said
To make you feel like that
And I
Just wish that
I didn't feel
Like there was
Something I missed
And I
Take back all the things
I said to you
Sono reputato un ninja forte?
Se lo fossi lui non sarebbe morto.
Darei di tutto,
il titolo che ho ricevuto,
solo per ripagare dell’errore,
perché d’ora in poi proteggerò tutti
gli abitanti a costo della vita,
come avrei già dovuto fare.
And I give it all away
Just to have
Somewhere to go to
Give it all away
To have someone
To come home to
Anche la mia vita….
Affinché tu fossi ancora
qui,
a sorridere,
a scherzare,
a vivere la tua vita,
che ti è stata stroncata troppo
presto.
This is my December
This is my time of the year
This is my December
This is all so clear
Non è giusto...
Non tu...
Non in quel modo..
Non così presto…
Avresti dovuto tornare a casa..
Dalla tua famiglia,
dai tuoi amici..
Avresti dovuto
continuare l’addestramento..
Saresti diventato un
grande ninja..
Ne avevi le qualità…
Saresti divenuto
l’onore del tuo clan,
con l’abilità appena ricevuta…
Eri impulsivo,
un
po’ piagnone…
Ma eri tu che
portavi un sorriso a noi quattro,
anche se non c’era niente, in apparenza, di cui poterlo fare
ma tu ti incantavi con delle piccole cose,
piccoli aspetti che
io non vedevo più…
troppo preso dai mille impegni…
ma
che ora farò.
Sorriderò come te.
Cercherò
di comportarmi come te….
Per te.
And I give it all away
Just to have somewhere
To go to
Give it all away
To have someone
To come home to
Ha finito di
nevicare.
Piove.
Ora finalmente posso
piangere,
le mie lacrime si mescoleranno alla pioggia
del cielo,
il quale piange per la morte di un eroe,
la tua morte,
Obito Uchiha.
Addio, allievo mio.
I fiocchi si posano sulla lapide, sulla sua lapide.
Sulla lapide di molto eroi, eroi che hanno sacrificato la vita per il
loro villaggio, che hanno lasciato i loro cari, padri di famiglia che non hanno
potuto vedere i loro figli crescere, figli che sono stati seppelliti prima dei
genitori, ragazzi che non sapevano ancora cos’era la vita.
Tutto era finito,
lontano dalla loro patria mentre si stavano guadagnando da vivere: quello che
li ha portati alla morte.
Non avrebbero potuto
vedere i visi di roccia degli hokage, modelli a cui
aspiravano, non avrebbero più potuto vedere l’Accademia, luogo di mille
ricordi, dove erano cresciuti, dove erano diventati una
squadra. Proprio come loro.
“E
tu saresti il nostro maestro?”
Come lo ricordo bene
quel giorno: Kakashi, giovane ed intelligente che
aveva già provato sulla sua pelle cosa significasse soffrire.
“Lo scusi, maestro”
E Rin. Dolce e
gentile. Qualche volta un po’ impacciata nei confronti di Kakashi:
non si sentiva totalmente accettata da lui.
“Certamente il
signorino si aspettava qualcun altro”
Infine lui. Obito.
Non sapeva stare zitto neanche un attimo:
doveva per forza dire la sua. Anche quella
volta. Litigarono, come avrebbero fatto poi quotidianamente. Sarebbero stati
sempre in competizione: l’uno dotato di capacità ninja straordinarie , l’altro goffo e simpatico, innamorato
di una ragazza che non vedeva altro che il suo rivale. Rivale negli allenamenti
e nell’amore. Due ragazzi incompatibili.
Ci è voluta la morte di uno di loro, la
morte di Obito, per far capire ai due che la loro era sempre stata, è, e sarà
una vera amicizia. Un’amicizia finita nel sangue e nelle lacrime.
Ed io non c’ero.
L’ho trovato
distrutto : distrutto nell’anima. Aveva perso un’altra
persona, un’altra persona cara dopo suo padre. Ora si ritrova da solo mentre io
non ho la forza di parlargli, non più del necessario. Io ero il tuo maestro, la
tua guida, il modello a cui volevi aspirare: ed ho
sbagliato tutto.
Ti chiedo di
perdonarmi un giorno.
Perdonami per tutto
il male che ti ho fatto.
Perdonami per averti
portato via il tuo migliore amico.
Perdonami per averti
fatto di nuovo soffrire.
Perdonami per non
essere stato lì con voi.
Perdonami anche tu,
Obito.
Un’altra lapide è
stata retta a Suna, dove due persone, marito e
moglie, vi avrebbero riposato in eterno.
Il vento soffia
silenzioso mentre una sola figura, avvolta da un lungo mantello nero, si
staglia nell’arido deserto.
Lei non può
piangere: di lacrime ne ha già versate abbastanza.
Non può piangere:
nel deserto non piove.
Non può piangere:
non ne ha più la forza.
Non può piangere:
deve andarsene.
A Konoha.
Dove forse avrebbe ricominciato a
vivere.
I fiocchi di neve
non scendono nel deserto, ma il freddo si è impadronito del suo cuore.
Mi
scuso per aver apportato solo ora la modifica e chiedo scusa anche a Solarial per aver creato dei problemi