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Autore: Akrois    12/05/2007    12 recensioni
- benvenuto nel regno dei vivi, ragazzo -
- senti, hai delle medicine?-
- NO, io vendo ventagli!!-
Esclamò Sharin, saltando sul tavolo e ballando con due ventagli uchiha con sopra disegnato pikachu.
Sasori si chiese perché faceva domande sceme.
- scherzi a parte, mi servono medicine per questo coso qui!-
Esclamò, afferrando Deidara febbricitante per la collottola e sbattendolo con poca grazia sul tavolo.
***********************
un biondo con omosessualità lantente e chiare turbe mentali.
un burattino che se lo deve sorbettare notte e giorno
una missione.
la pioggia.La Febbre. Le Medicine..
IIl retro di un negozio grande come il deserto...
l'Assurda Famiglia Shi..
unite il tutto e otterrete una shoen-ai al limite della deficenza! XD
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Sabaku no Gaara , Akasuna no Sasori , Altri, Deidara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Attese, Medicine, Marionette e Farmaciste...

 

 

 

 

La pioggia scorreva lenta sui capelli biondi del giovane.

Che imperterrito stava lì, in piedi in mezzo alla pioggia.

Si sarebbe dovuto aspettare il suo ritardo?

Si?

No?

Non capiva.

Forse era per non rischiare di marcire, che non era uscito.

Per una marionetta tutta quella pioggia poteva essere letale.

Ma almeno avvertire, non sarebbe stato poi così male.

Neanche tanto faticoso.

Per lo meno, evitargli quell’attesa infinita in mezzo alla pioggia.

Lo sguardo vagamente appannato, le mani stette a pugno sulla stoffa, cercando di riparasi un po’ sotto un alberello spelacchiato.

( questo capitolo si può reintatolare come “Deidara Che Aspetta Come Un Carciofo lesso Sotto La Pioggia Battente” U___U/ N.dA)

 

- Deidara!-

 

Ah, eccolo.

Con ben tre ore di ritardo, eccolo.

La pioggia aveva smesso di cadere impietosamente sulla pelle bianca e gelida del biondino.

Gli occhi un po’ vacui, gli zigomi rossi.

 

- ah.. ciao Sasori-Senpai…-

- come “ciao”?! mi hai aspettato fino adesso? Quando hai visto che non arrivavo, dovevi andartene!-

- um. -

- “um”?(ò.o)-

- um...-

 

Deidara cadde morto stecchito ai piedi di Sasori.

( e-emm..è___ é  N.d Deidara.Con.Falce.Di.Hidan.E.Sguardo.Minaccioso)

No, scherzavo.

Deidara cadde svenuto, non morto.

Anche se ammetto di averci sperato..

(stupida narratrice! Narra e basta, non gle ne frega a nessuno delle tue opinionii!! E poi perché diavolo dovrei morire??!! N.d Deidara) (perché così Sasori sarà solo mio! MWAWAWAWAWAWA!! (+.+) N.dA) (l’importante è crederci \U__U/ N.d Deidara)

Sasori si avvicinò a Deidara, scotendolo leggermente.

Deidara non dette segno di tornare tra i vivi.

Notato ciò, portò la mano sulla fronte del fanciullo, fissandolo con aria critica.

 

- no.. non mi dirai che ti sei preso l’influenza??-

 

Bestemmiando in sette lingue su tutti gli otto milioni di divinità varie (piccione fa popò su testa di Hidan) Sasori si caricò il fagotto biondo e febbricitante sulle spalle, dirigendosi verso un villaggio vicino.

Camminando con una lentezza atroce

“maledetto falso magro!! Dove diavolo li nasconde i suoi chili segreti? Pesa come un macigno!!”

Sasori si avvicinò ad una graziosa farmacia.

L’interno odorava d’erbe varie, gli scaffali erano stracolmi di liquidi, polveri, gas, aerosol, pillole e unguenti di varie forme, colori, odori e ingredienti possibili.

Alcuni rasentavano la magia nera.

“ Piripiri? (ò.o) e che diavolo di erba sarebbe??”

Si domandò Sasori scandalizzato, mentre poggiava il compagno su una sedia di fronte al bancone.

“ polvere di..cetriolo, bava di cavallo e cipolle? E per cosa diavolo sarebbe?”

Pensò Sasori, prendendo tra le dita chiare il barattolo.

Il TOCK di un bastone di legno nero poggiato sulla mensola accanto alla sua spalla lo fece sobbalzare.

Lo fece sobbalzare anche il fumo leggero di una sigaretta accanto al volto e una voce (femminile?) che gli sussurrava all’orecchio.

 

- mi sembra un po’ giovane per i rimedi per l’impotenza..-

 

Disse la voce.

Sasori si voltò, stupefatto.

Quello che aveva davanti era una giovane figura di donna.

Portava in una mano un bastone dal manico dorato, e un occhio era coperto da una benda di pelle nera, con incisa una croce.

Portava lunghi capelli neri fino alle spalle, che cadevano a ciuffi sull’occhio coperto.

L’altro occhio aveva una forma a mandorla, orientaleggiante, di un bel verde smeraldo, luccicante come la stessa gemma.

Ma di un luccichio diverso.

Malvagio, non avrebbe sbagliato a definire.

Ma il sorriso gentilissimo che la ragazza gli rivolse era tutto, fuorché malvagio.

 

- io ho finito qui Shar-San!! Torno a Suma!-

 

Ah, erano vicini a Suma?

Strano, non se n’era neanche accorto.

La ragazzina con le trecce rosse si tolse il grembiule e salutando “Shar-San” uscì dalla farmacia.

 

- visto che tempo?-

 

disse la ragazza tranquillissima, andando verso il bancone, riponendo il grembiule della ragazza in un cassetto.

Sasori vide sul bancone una serie di strumenti non identificabili, che la giovane utilizzava probabilmente per tagliare, sminuzzare, polverizzare e liquefare il necessario per le sue pillole.

 

- normalmente a Suma non piove mai, e oggi SPLASH! pioggia a catinelle! Che cosa strana e?-

- già decisamente-

 

La ragazza ripose anche i vari Attrezzi Dell’Ave Maria, fischiettando un motivetto straniero.

 

- il suo nome?-

 

domandò Sasori, fissandola.

 

- Sharin Shi, molto piacere -

- Sharin..Shi?(ò.o) Shi è il cognome?-

- si. Mia madre credeva molto nei tarocchi. E alla mia nascita spuntò fuori la carta della Ruota..ed ecco qui Sharin -

(Sharin: Ruota, da “Sharingan” ß Ruota che copia)

- bene, io sono Sasori. -

 

La ragazza osservò il biondo che dava segno di rinvenire.

Quando Deidara riaprì i pucchosi occhi verdi, la ragazza abbozzò un sorriso

 

- benvenuto nel regno dei vivi, ragazzo -

- senti, hai delle medicine?-

- NO, io vendo ventagli!!-

 

Esclamò Sharin, saltando sul tavolo e ballando con due ventagli uchiha con sopra disegnato pikachu.

Sasori si chiese perché faceva domande sceme.

 

- scherzi a parte, mi servono medicine per questo coso qui!-

 

Esclamò, afferrando Deidara febbricitante per la collottola e sbattendolo con poca grazia sul tavolo.

 

- oh, e che ha?-

- il raffreddore, l’influenza, la broncopolmonite.. che vuoi che ne sappia io??-

- quanto vuoi spendere?-

- emm…-

 

Sasori sentì una goccia di sudore freddo sulla schiena.

Era vero: con quali soldi avrebbe pagato?

 

- emm.. me le dai a credito?-

- NO-

- ti do quest’anello?-

- è kitch…-

- questo mantello?-

- ma dai, mi prendi in giro?-

- questa marionetta?? (T^T)-

- e che vuoi che me ne faccia? (ò.o) sono una farmacista, io!-

- e allora cosa vuoiii???!!!-

 

Sharin ci pensò su.

 

- voglio che lavoriate qui -

- CHEE?? Guarda che siamo qui in missione!!-

- mbhe? Io ti do le medicine, tu mi sistemi il retro!-

-solo io?-

- no, anche il tuo amico febbricitante qui *punzecchia Deidara comatoso col bastone* appena si sarà rimesso decentemente, ovvio. Sono un aguzzina, non una omicida (U___U)-

 

Sasori sospirò, mentre accettava.

Tanto era solo il retro.

Oh, appuntino: il retro della farmacia Sharin è grande come il deserto di Suma, circa.

E Sasori quando lo vide si chiese se la sua tecnica dei Cento Congegni si poteva usare anche per fini pratici..

 

- bene, dai queste al tuo amico catatonico-

 

Disse sorridendo, porgendogli un sacchetto pieno di palline di un vago color nero-bluastro.

 

- uff..-

 

Sasori avvicinò al sacchetto alla bocca di Deidara.

 

- su Deidara, mangia queste, così guarisci..(<__<)-

 

Il biondo assaggiò appena una pallina con la lingua.

Tremò e serrò le labbra.

 

- ah, è vero. È una medicina efficace ma dal sapore tremendo -

- io non la prendo-

- CHE??!!- ß Sasori

- odio le medicine dal sapore amaro. Prendo solo un confetto medicinale o uno sciroppo dolce. Preferisco soffrire che prendere quella roba -

 

Sasori cambiò colore, diventando rosso furia.

E, sorridendo ampliamente, disse

 

-  mi sono appena venduto per queste medicine Deidara… o le mangi o ti ammazzo. -

- preferisco morire (U__U)-

- MANGIALEE!!!-

 

Sasori ficcò TUTTE le palline in bocca a Deidara con la forza.

 

- che schifo..(@___@)-

- non c’è scritto da nessuna parte che le medicine devono essere buone, no?- ß Sharin

- oh, chi è questa signora?-

SBUM! ß bastonata di Sharin

- ma che signora! Ho solo diciassette anni!-

- e gestisci una farmacia?-

- c’è chi è genio e chi no (U__U/) e comunque, togliti dal tavolo, avrei anche da lavorare-

 

Deidara scese dal tavolo ma..

Cadde rovinosamente in braccio a Sasori.

 

- embe?! Sharin mò che gle preso?-

- ah, si, la medicina debilita -

- cioè??-

-qualunque cosa volete fare, fatela tra qualche giorno.. potete stare di sopra, ci sono degli appartamenti liberi-

- grazie-

 

Sasori prese in braccio il ragazzo, portandolo con delicatezza (voluta?) nel retro.

Prima di, quasi, cadere in crisi per la vastità del magazzino della farmacia di Sharin Shi.

 

- ehy, Sasori-Senpai, che è successo mentre ero svenuto?-

- ehh…diciamo che ci siamo appena venduti caro mio..(ç__ç)-

 

Deidara allacciò le braccia al collo dell’altro, cercando una posizione migliore.

Sasori si allarmò per la troppa vicinanza tra i loro volti, mettendosi a salire le scale con aria assorta.

Ogni tanto, si fermava, affermando uno dei barattoli degli interminabili scaffali.

Barattoli che alle volte si dimostravano bottiglie di vino.

 

- è pure alcolizzata, oltre che schiavista..(<.<)-

 

“Chateau d’Argiles 1963”

- stà schifosa.. Ci ha pure buoni gusti !-

salendo, si trovavano vini sempre più rari e pregiati.

Per finire ad un “Noe Riserva Speciale

 

- no, questa non la bevo…(<__<)-

 

Dopo un numero incalcolabile di scalini, eccoli all’agognata meta.

L’ingresso degli appartamenti.

Con ancora Deidara in braccio (e il cui nastro per i capelli era caduto tra i vini francesi e quelli tirolesi, sarebbe andato a cercarlo più tardi) con i lunghi capelli biondi sulle spalle e la schiena, un sorrisone allegro e le gote ancora rosse…

Sasori dovette ammettere a se stesso che a chiunque sarebbero sembrati una coppia.

Il primo appartamento aveva sul campanello il nome “Sharin Shi”

Il secondo “Ying & Yang Shi”

Il terzo “ Ling Shi”

 

- ma quanti cavolo sono? (ò.o)-

 

Entrarono nel quarto appartamento, dove un tempo c’era stato scritto “Gel-So Shi”

L’appartamento era arredato di tutto punto.

Solo una pecca.

C’erano un'unica stanza da letto.

Con un unico futon.

“Certo”, pensò Sasori, “ci viveva una sola persona…”

Poggiò leggermente il ragazzo sul futon, togliendogli il mantello dell’Akatsuki.

Deidara sorrise puccio, nascondendosi un po’ sotto la coperta.

 

- io.. io dormirò di là... Nel salotto, credo ci sia un divano..-

 

fece per uscire, ma..

 

- Sasori..-

 

Lo chiamò il biondo con voce tremolante.

Sasori fu subito lì, credendo ad una ricaduta.

Ma l’unico a cadere fu lui, e dallo stupore.

Infatti il giovane biondino lo baciò su una guancia, sorridendo.

 

- grazie..-

- di…di niente!!-

 

Ora per lo meno era tutto in tinta.

La faccia era integralmente rossa.

 

   
 
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