È una fredda sera d’inverno e tu cammini per le vie di Londra, le mani gelide infilate nel tuo inseparabile giaccone nero, incurante del mondo che ti scorre accanto veloce ed infaticabile.
La gente per strada ti guarda quando passi, non proprio si sofferma ma ti posa gli occhi addosso in quel modo, con un misto di pena e smarrimento, e Dio solo sa quanto tutto questo sia fastidioso. Ti sembra quasi di essere tornato indietro di quattro anni e qualcosa di più, a quando eri solo un reduce di guerra appena tornato dall’Afghanistan e tutti per strada si volgevano a guardarti con quegli occhi pieni di compassione per la tua gamba zoppa che ti laceravano il cuore, sotterrando la tua autostima ogni giorno sempre più.
Tre anni sembrano avervi cancellato dalla memoria del mondo, solo tre fottutissimi anni, e ancora non sai se pensare se in fondo sia meglio così.