IL CD
C’era una volta a Prato un ragazzo sui 14 anni che
frequentava un liceo scientifico nella periferia della città: quel ragazzo ero
proprio io, quando ancora non sapevo della disavventura che mi sarebbe capitata
di lì a poco.
Un
giorno infatti stavo tornando a casa quando ad un tratto una ragazza affannata,
che io non conoscevo assolutamente, mi fermò, tirò fuori uno strano cd dal suo
zaino e me lo diede, augurandomi buon divertimento; poi sorrise gioiosa e scappò
via. Sembrava felice di essersene liberata.
Andai a casa contento e pranzai; i compiti li feci in
fretta. Dopo aver studiato, verso le 18:00, accesi il computer e detti
un’occhiata da vicino al cd: era strano, molto strano, con quel suo blu opaco,
senza contare il fatto che al tatto sembrava quasi ruvido come se ci fossero
delle rughe, come se i cd potessero invecchiare. Io sorvolai, la curiosità era
troppa, e misi il cd nel lettore.
All’improvviso il computer, come in una specie
d’esplosione, si spense. Io mi alzai di scatto per lo spavento; poi il computer
si riaccese emanando una luce accecante, e davanti ai miei occhi comparve una
specie di telecomando azzurro. Lo osservai un attimo per poi provare a puntarlo
verso lo schermo del computer, che si illuminò ancora di più: non so ancora come
feci a capirlo, ma il tempo intorno a me si fermò, ne sono certo, e io diventai
un tutt’uno con quella luce accecante, che mi avvolse e mi trascinò dentro al
computer stesso.
Mi
ritrovai, ancora un po’ stordito, in un mondo che non conoscevo: c’erano prati
verdi dappertutto, un cielo azzurro senza una nuvola, e tante piccole
creaturine, simili a degli elfi, che mi portarono nel loro villaggio; dominavano
una tranquillità rilassante e una pace assoluta, ma io volevo tornare a casa, si
era fatto tardi. Gli elfi mi spiegarono come fare.
Riuscii così a tornare, ma per qualche strana ragione
sentivo un terribile male ai reni, come fossi un vecchio di 60 anni. Non mi
preoccupai troppo di questo strano dolore e continuai per parecchi giorni a
visitare quel mondo, dove potevo finalmente pensare in pace e stare tranquillo,
senza la minima preoccupazione; purtroppo però man mano che il tempo passava, io
mi sentivo invecchiare sempre di più, senza capire il perché, fino a quando un
giorno compresi che più andavo in quel mondo, più il mio fisico ne risentiva.
Iniziai allora a cercare di sbarazzarmi di quel
maledetto cd, ma ogni volta quel mondo fantastico sembrava richiamarmi a sé.
Alla fine, un giorno in un parco, decisi che dovevo resistere alla tentazione e
rimuovere il cd dalla mia vita, ma come sbarazzarsene? Ero indeciso se affidarlo
ad un altro ragazzo rischiando che anche lui iniziasse ad invecchiare, oppure
distruggerlo per sempre: d’altra parte cancellare quel mondo stupendo era un
peccato…no! Dovevo distruggerlo.
Io
stesso feci a pezzi quel malefico dischetto, tornando finalmente normale.
Se
non fosse che, non so ancora come e perchè, dietro di me un bambino raccolse da
terra uno strano cd.
FINE
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