Eunhyuk POV:
Il telefono continuava a squillare senza sosta.
Il mio cervello voleva andare a rispondere, ma il mio corpo non ne voleva proprio sapere.
Quando il cellulare finì di squillare, un gran suono da dietro la porta della mia camera mi fece spaventare e caddi dal letto con un gran tonfo.
«Chingu» sentii urlare «sono Hae»
'Oh no.. Ancora quel rompipalle..' pensai
Molto lentamente andai ad aprire la porta.
«Che vuoi?» gli dissi scocciato
«Sono venuto a portarti i compiti.. visto che oggi.. non sei.. venuto in classe..»
Guardai gli appunti che stavano tra le sue mani, li presi e gli sbattii la porta in faccia senza neanche salutarlo.
Non vedevo l'ora che quella porta si chiudesse per mettere a tacere il mio cuore, che sembrava un cavallo in corsa.