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Autore: _kissmeback_    31/10/2012    10 recensioni
Non volevo che partisse, che mi abbandonasse.
Perché lui era tutto quello che avevo. Lui era la mia vita, il mio cuore apparteneva solo a Niall.
E ora se ne stava andando, a causa del lavoro del padre.
Le nostre vite si sarebbero separate, avremmo preso strade diverse, per quanto il nostro amore potesse essere forte.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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                                                                                       Forever.

 
“Non ci lasceremo. Te lo giuro” disse Niall mantenendo le sue labbra incollate alle mie.
“Niall, promettimi che qualunque cosa succederà, io e te saremo per sempre”.
“Te lo prometto”.
Le lacrime iniziarono a rigarmi il volto scorrendo più velocemente.
Non volevo che partisse, che mi abbandonasse.
Perché lui era tutto quello che avevo. Lui era la mia vita, il mio cuore apparteneva solo a Niall.
E ora se ne stava andando, a causa del lavoro del padre.
Le nostre vite si sarebbero separate, avremmo preso strade diverse, per quanto il nostro amore potesse essere forte.
Niente sarebbe più stato come prima, la mia vita sarebbe stata vuota.
“Jennifer, ti amo” sussurrò poi, trafficando con la tasca della giacca che lo riparava dal freddo vento invernale.
Ne estrasse un anello, il cui sottile filo d’argento si attorcigliava fino a formare il simbolo dell’infinito.
“E’ bellissimo” bisbigliai tra le lacrime, mentre lui me lo metteva al dito anulare della mano sinistra.
“Non quanto te”.
“Niall, forza, dobbiamo partire!” urlò sua madre per sovrastare il rombo del motore dell’aereo che si accendeva.
“Anche se finirà il mondo, il nostro amore sarà infinito” disse poi a voce bassa, lasciandomi per l’ultima volta il sapore delle sue labbra sulla bocca.








 
 
 
 
 
I giorni passarono. Niall e Jennifer continuarono a mantenere dei solidi contatti, ma nessuno dei due si immaginava quanto potesse essere difficile abbattere le distanze.
Jenny credeva che ci fossero due tipi di lontananza: quella che vede due cuori vicini, ma non fisicamente; e quella che vede due persone vicine fisicamente, ma con due cuori lontani.
Il tipo di lontananza creatosi tra lei e Niall era il primo, perché loro, in fondo, erano sempre stati vicini.
Lui ogni mattina riusciva solo a pensare alle labbra della ragazza che si posavano delicate sulle sue, e lei vedeva ancora gli occhi azzurri di lui incrociare i suoi.
Jennifer viveva da sola con la sorella minore, mentre Niall aveva una famiglia.
Tutto quel che restava della sua famiglia erano Alison e il suo ragazzo.

 
 
 
 
 
 
3 anni dopo.
Uscii di casa senza tener conto dei fiocchi di neve che si posavano sul mio viso, sul mio cappotto e su ogni centimetro di pelle scoperta che avevo.
Sarebbe arrivato di lì a poco, era questione di minuti, o forse, di istanti.
Non facevo altro che giocherellare con l’anello che mi aveva spinto ad andare avanti in questi tre anni.
Sentii il motore di una macchina avvicinarsi sempre di più alla curva dopo la quale c’era la mia casa.
Pregai che fosse lui, pregai di poter sentire di nuovo la sua voce chiamare il mio nome.
 
 
 
“Jenny! Dio mio, quanto mi sei mancata, sarei morto se non fossi riuscito a vederti di nuovo”.
Lasciai che prendesse il mio viso tra le mani, mentre appoggiavo le mie sul suo petto.
Lasciai che le nostre labbra si muovessero insieme, come una cosa unica.
Lasciai le nostre lingue incontrarsi e rincorrersi.
Lasciai che le lacrime scendessero lungo il mio volto e bagnassero le sue dita.
 
 
 
 
 
 
 
 
“Allora, facciamo un giro?” disse con un gran sorriso la settimana dopo.
“Certamente, mio signore” risposi mentre mi faceva accomodare in macchina.
Nel giro di qualche istante fummo in strada.
“Dove andiamo?” chiesi incuriosita.
“Sorpresa… ma mentre aspettiamo che si faccia sera, potremmo andare un po’ per negozi”.
“Oh, sì!” ci fermammo ad uno stop.




 
 
 
 
Vedemmo entrambi la macchina che ci stava venendo incontro, ma era troppo tardi.






 
 
 
“Jennifer, Jennifer, mi senti? Sono la Signora Crumling, mi occupo di te da 2 giorni”.
Non capivo niente. Ricordavo solo due fari che mi accecavano e un gran dolore alla testa.
“Cos’ è successo?”
“Hai fatto un brutto incidente in macchina. Eri tu alla guida?”
Non mi sembrava. Chi stava guidando?
Quando realizzai la risposta, questa mi colpì talmente forte che mi uscì un urlo di bocca.
“Niall! Dov’è?” chiesi gridando, in preda al panico.
“Ti spiegheremo tutto quando sarai in grado…”
“Dov’è? Sta bene?”
La Signora Crumling sembrava persa nei suoi pensieri, ma in realtà stava solo cercando le parole giuste per rispondere.
“Nel reparto rianimazione, ma…”
Non ebbi bisogno d’altro. Uscii dalla mia stanza correndo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Eccolo.
“Signorina, il paziente si è svegliato da appena un’ora, non può stare qui”.
“La prego. È tutto quello che ho” gridai scossa dai singhiozzi.
Il dottore mi guardò per qualche secondo, per poi acconsentire. “Ma solo per poco”.
 
Mi avvicinai al suo letto, sedendomi poi su un angolo.
 
“Niall, sono così contenta che tu sia vivo. Abbiamo fatto un incidente in auto, ma è andato tutto per il meglio. Tu sei sveglio dal coma e tutto sommato ci è andata bene”.
Il dottore si schiarì la voce con nervosismo, ma non disse nulla.
Ciò che quel giorno mi fece davvero gelare il sangue nelle vene fu la risposta di Niall.
“Chi sei?”

 
 
 
Yoooooooooooooo.
Ok, lo so, è tristissima.
Ma era da tanto tempo che volevo fare una cosa del genere, quindi eccomi qui, a postare questa roba.
È la prima os che scrivo su Niall, non ne avevo mai scritte c’:
spero che chi ha letto l’abbia trovata decente, perché credo che sia quella per cui mi sono impegnata di più in assoluto.
Vi chiedo un’opinione, anche breve, per capire cosa devo mettere a posto e se l’avete apprezzata.
È incompiuta, ma non credo che scriverò un’altra os che la concluda definitivamente, anche perché non saprei come fare AHAHAHA
parlando del tour in Italia, essendo vicino a Milano, se riuscirò ad avere un fottuto biglietto, ci andrò. non ho intenzione di sbatterlo in faccia a nessuno, anzi, sono la prima a dire che quelle del centro-sud lo meritano esattamente come noi, se non di più. e little things? fvhsgahfha la sto ascoltando ora jvbgdhnjdfjhd ** Ok, me ne vado sperando che vi sia piaciuta, baaaci.
#HappyHalloween

 
 
  
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