Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Amber    17/05/2007    9 recensioni
Salve a tutti! sono tornata, ci credereste!? ^^ Beh, lo so che non potete fare a meno di sapere come andrà a finire questa emozionante storia!! infatti ecco a voi la Seconda Parte!!!!!!!!! XD allora: Kagome e il gruppo ritornano a casa, in Giappone, la vita di sempre travolge Kagome e tutto le sembra uguale a prima. La storia con Inuyasha prosegue ostacolata più volte da situazioni e persone che non sto qua a dirvi (che sorpresa sarebbe??) e il nuovo lavoro di Kagome inizia. Sango e Miroku, poveri fratellastri, avranno anche loro una bella gatta da pelare!! Anche Kikyo e Naraku avranno il loro spazietto ^^ Leggete numerosi!! XD POSTATO ULTIMO CAPITOLO!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Nuovo personaggio, Sango
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Note e Anima'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti

Salve a tutti!! Dunque dunque dunque… Come vi ho già detto nello scorso capitolo, questo quindicesimo vi potrà sembrare un po’… come dire… insignificante… ma è comunque significante per la storia e per i prossimi capitoli: spero quindi che non vi annoierete e di ricevere tante recensioni. Dopo ciò vi lascio ai miei commenti per le vostre stupende recensioni:

pillo: eh eh… non sei l’unico a cui stanno su quelle del fan club, sinceramente alcune di loro stanno su anche a me anche se comunque un po’ le capisco… Poverine! Mi fanno una pena immensa!! V______V’ in effetti se ci si pensa attentamente quelle del fan club sono tutte legate a Inuyasha che, effettivamente, le ha trattate proprio di merda! Aspetto una tua futura recensione, Amber ^0^

topolina: Sono contenta che questa fic ti piaccia così tanto! Devo dire che tutto questo successo per la seconda parte non me l’aspettavo proprio!! Di solito i continui non sono mai il massimo (vedi i film ad esempio), ma a pensarci questo è semplicemente l’evoluzione della storia, cosa totalmente diversa! Vabbè, questa è la mia solita para che non centra nulla con la storia… ehm ehm… ti ringrazio tantissimo per la recensione e a presto! Amber

Keira tmnt: Una nuova lettrice! Che bello!! Adoro queste piccole scoperte! Sono felice che la mia fic ti piaccia tanto (prima e questa parte compresi) *o* Spero continuerai a leggerla e a recensirmi! Con affetto Amber

DylSilvy: Beh si… a Sango e a Miroku non è andata benissimo, però su, diciamo che poteva andare peggio! ^_^’’ Eh Kagome… povera ragazza! Vedrai, vedrai! Grazie per la recensione! Amber

Inu_Kagghy: ^__^ quando leggo le tue lunghe recensioni rimango sempre senza parole! (10 ore di scuola!?!? @____@ cade la pioggia…) ehm… cominciamo comunque ringraziandoti, sono sempre felice di leggere una tua nuova XD Comunque c’è una cosa che non capisco, perché hai detto (riguardo ai suoi genitori) che “rimane sempre solo”??? Guarda che lui il padre ce l’ha! Si, si, si! Altrimenti non so cosa volevi dire, nel senso, che ci sia stato un malinteso? Nooooooo, Rin non le comanda! Diciamo che le intimorisce! Rin è comunque amica di Inuyasha no??? ^__________^ adoro quella scena che le azzittisce tutte!! XD Uhm… il capitolo spero ti soddisfi (bwahahahahah! Vi faccio sempre penare!!), aspetto un tuo commento ^.^ Amber

Daisy Potter: Oh! Meno male, qualcuno che mi fa un commento sulla madre di Sango! Argh! Hai proprio ragione, è stata cattivissima!! Crede di conoscere la figlia, ma in realtà non sa nulla di lei (beh no… è comunque sua figlia… diciamo che non sa TUTTO di lei!). Eh, per il fan club… adesso si vedrà, comunque dai, ad una piccola svolta non manca tanto (ricordo: questo capitolo può sembrare insignificante ma in realtà…)! Spero di ricevere un tuo commento XD Amber

Fra007: ah! Anche io adoro la coppia Inuyasha/Kagome, infatti scriverne altre mi risulta molto complicato!! Davvero la descrizione era fatta così bene? io l’ho trovata un po’… scarpetta ecco, diciamo che a ripensarci oggi, l’avrei potuta fare meglio U_______U Sono felicissima che la scena dei fratelli ti sia piaciuta, è una delle mie preferite e… beh, i loro sentimenti mi sono venuti troppo naturali! Poveri ç______ç Aspetto una tua recensione!! Amber

Bene, dopo questo breve intervallo vi lascio alla storia! Spero proprio che il capitolo vi piaccia! XD Un saluto e a presto

Amber-la-più-Sfaticata-che-ci-sia

(mi spiace per il ritardoooooooooooo!!!!!!)

Capitolo 15

Licenziamento

Mercoledì. Ore 22.36

Kagome stese le braccia sul tavolo e sbadigliò rumorosamente

-Fai le ore piccole?- chiese Mikado incrociando le braccia e appoggiandosi alla porta aperta. Lei lo guardò annoiata e si alzò facendo ondeggiare la gonnellina nera

-Anche… ma è la scuola che mi sta distruggendo. Sono indietro- Guardò l’orologio del cellulare –Devo andare… Ci vediamo dopodomani- disse sorridendogli. Lui la fissò e lei si leccò le labbra –Cosa c’è?- chiese nervosamente scostandosi una ciocca di capelli e distogliendo lo sguardo

-Sai… forse è una mia impressione ma… è da un po’ che mi eviti, o sbaglio?- Lei si mise la borsetta a tracolla

-Ti, sbagli. Non ti sto evitando. Ora devo andare, ciao- Cercò di superarlo ma lui sbatté la mano sul muro senza lasciarla passare –LA VUOI SMETTERE??- gridò lei pestando il piede -È da qualche giorno che fai così? Mi dici cosa vuoi?- chiese

-Cosa voglio?- chiese lui guardandola senza in realtà vederla –Tutto… e niente- disse focalizzandola. Lei fece un passo indietro venendole in mente Inuyasha

-Ehi… non dire queste… stupidate, ok? Devo andare a casa e… non devi lavorare?- chiese cercando di deviare mettendo distanza tra di loro

-Sai cosa c’è di buffo?- Kagome scosse il capo –Perché tu? Insomma… posso avere tutte le ragazze che voglio no? Ma… perché proprio tu?-

“Me lo sto chiedendo anche io” Mikado le prese il polso delicatamente e lei rimase immobile –Cosa fai?- chiese lei.

Le dite di lui bruciavano come fuoco sul suo polso. Quella vicinanza la metteva a disagio, non voleva che succedesse quello che invece credeva che stesse succedendo e se succedeva, quello che credeva che stesse succedendo, non le piaceva proprio!

-Non faccio nulla… eppure, sei solo una ragazzina…-

-Già- disse lei corrugando le sopracciglia. Ma dove voleva arrivare adesso? –Senti, tu lasciami, e io ti ascolto, ok?- Lui ubbidì e lei sospirò rilassandosi

-Ascoltami… è da un po’ che ci penso… è un’idea pazza lo so ma… sai, conoscendoti io… io…-

-Tu…?-

-Mi sono… credo di essermi…-

-Oh Kagome! Ma sei ancora qua?- Loro si voltarono

-Signor Takashi!- esclamò lei grata “Sono così felice di vederla!” –Stavo per l’appunto andando. Mikado… continuerai il discorso dopodomani, ok? Bene, notte- Kagome si dileguò in un istante fuori dal locale e più in fretta che poté inforcò la bici guizzando via. Non sapeva cosa poteva volere da lei Mikado, ma l’inizio del discorso non era stato proprio dei migliori…

Doveva ammettere però che aveva dei bellissimi occhi…

Si fermò davanti ad una cabina e ci mise dentro una vecchia scheda che conteneva ancora qualche spicciolo poi chiamò Inuyasha

-Pronto?-

-Inuyasha!-

-Kagome? Ma dove sei?- chiese lui perplesso

-Fuori… posso venire lì un po’?-

-Va bene! Vieni subito?-

-Si! Che stai facendo di bello??-

-Non ci crederai mai- disse lui beffardo

-Ahhhhhhhh! Guarda che lo becco lo stesso, sai?-

-Ne sono certo!- concordò lui. Ci fu un breve silenzio

-E allora?- domandò lei corrugando le sopracciglia

-E va bene… Sto studiando!- rivelò lui

-A quest’ora!? Sei pazzo amore mio- rise lei

-Sono pazzo si, ma di una bellissima ragazza che questa volta non sfuggirà alle mie grinfie con le sue moine- Lei sorrise maliziosa

-Però le mie moine ti piacciono eh?-

-Mmmmh, vedi di insegnarmele allora…-

-Non supererai mai la maestra amore mio-

-Ah! La maestra!- la beffeggiò lui –Chi è che ti ha insegnato quel giochino…-

-AHHH! MAIALE!- gridò lei

-Però ti piace il maiale eh?- Lei arrossì

-Ehm… io… ecco…- balbettò

-Si??-

-Beh… te lo dico dopo- biascicò

-Mh… sento un certo movimento… si, è meglio che questo discorso lo finiamo. Ho voglia di fare certe cosette con il tuo corpicino da bambina- la prese in giro lui

-Te la faccio pagare- Lei si schiarì la gola

-Mmmmmmh, si… non vedo l’ora- Kagome fletté le ginocchia imbarazzata

-Mi vado a cambiare e vengo- bisbigliò

-Ti vai a cambiare…? Il mio angelo ha qualche problemuccio?- chiese ironico

-Me la paghi- ringhiò lei astiosa

-Ti aspetto-

-E io non vengo- lo sfidò lei incrociando le braccia al petto

-Non resisterai nemmeno due ore- disse lui beffardo. Lei arrossì

-Scommetti?- balbettò lei

-Ci sto-

-E cosa scommettiamo?- chiese lei –Se vinco io farai tutto quello che voglio per un intero giorno!- esclamò –Verrai con me al parco dei divertimenti!- decise

-Accordato. Ma se vinco io… Domani lo faremo…-

-INUYASHA!- gridò lei scandalizzata

-Aspetta! Non ho mica finito!- esclamò lui

-Cosa?- chiese esasperata –Se vinci?-

-Lo faremo nel bagno dei professori e nella sala insegnanti!- esclamò. Lei avvampò

-Mai!!- esclamò angosciata –Sei fuori!?-

-Erotismo diciottenne, che ti devo dire?- Lei boccheggiò

-Ok-

-Deciso- concordò lui

-Allora a domani- disse lei leccandosi le labbra

-A dopo- precisò il ragazzo

-Sei un maiale-

-Continuo a dire che il maiale ti piace parecchio quando ti tocca e ti bacia eh?-

-Ciao- disse veloce lei

-Ciao!!- esclamò felice. Lei mise giù veloce e respirò a fondo appoggiandosi al vetro della cabina

-Mai, in sala professori… mai! Mi ammazzo piuttosto!- Si leccò le labbra aride –Aspettare fino a domani… che suicidio…-

Andò a casa e il più piano possibile ed entrò in camera dove guardò l’ora. Le 11.45

-Oh mio Dio…- sospirò lei infilandosi il pigiama e mettendosi a fare i compiti senza riuscire a concentrarsi. Strinse le labbra e sospirò esasperata “Forse è meglio provare a dormire” pensò sfregandosi una gamba con la mano. Andò in bagno e ne uscì verso le 12.00 andando poi a dormire.

I minuti passavano lenti.

Kagome sul letto a occhi sbarrati si rigirava in continuazione. Non riusciva a toglierselo dalla testa. Sembrava un martello!!

I tratti dolci del viso, gli occhi scuri profondi, la linea del suo collo, il torace…

“BASTA ACCIDENTI!” pensò mettendosi a sedere. Prese l’audio cd e si infilò gli auricolari

Le 12.12…

I minuti passavano.

La mano calda che le sfiora il fianco, il corpo steso sopra il suo, le braccia che la stringono per la vita… Kagome si sfilò veloce gli auricolari accaldata. Scalciò le coperte e si alzò in piedi accendendo la luce.

Guardò l’orologio. Le 12.15. Scandalizzata dal tempo, che non voleva passare, iniziò ad andare avanti e indietro, ma nemmeno così riusciva ad avere pace. Si mise a sedere sulla sponda del letto e lisciò le coperte

“Non posso cedere… non posso… non ce la faccio…” Si stropicciò le mani poi si alzò –Al diavolo!- bisbigliò vestendosi e aprendo la finestra valutando le possibilità di un salto. Spense la luce e scavalcò con agilità il parapetto appoggiando i piedi sul tettuccio di casa davanti alla porta. Fissò timorosa il suolo.

Un salto di almeno un metro emmezzo, forse un po’ di più… Prese un bel respiro e saltò finendo in piedi. Fece una risatina poi presa la bici schizzò veloce verso la villa.

Non si fermò neppure un istante come la prima volta e proseguì sicura lungo tutti i corridoi, si fermò solo quando appoggiò la schiena alla porta chiusa del guardaroba

-Arrivo…- sospirò prendendo fiato poi guardò l’altra porta che aveva la luce accesa. Si avvicinò di soppiatto poi la aprì. Inuyasha, seduto comodamente sul letto, la guardò e sorrise

-Vittoria- disse guardando l’orologio –Un ora e 50 minuti- Lei incespicò le labbra

-Odioso- sbottò –Lo hai fatto apposta!- esclamò lei seccata

-No, io?- chiese innocentemente lui –Ma che dici?-

-Buffone- Kagome scosse il capo e gli si avvicinò –Essendo che sono… particolarmente fuori… non so se saprò rispondere delle mie azioni, accetti il rischio?- Lui sorrise

-Adoro il rischio- disse allungando la mano. Lei lo squadrò e sorrise spingendolo poi sdraiandolo sul letto

-Allora…- cominciò lei facendo cerchi immaginari sopra la maglietta del ragazzo che la guardò negli occhi. Lei si abbassò piano baciandogli le labbra

-Ehi bambina temeraria- disse lui sorridendo –Non stai andando un po’ troppo di fretta?- Lei sbuffò

-Non sono una bambina- sbottò corrucciandosi –E te lo posso dimostrare- disse alzandosi e spegnendo la luce. Lui sentì i vestiti frusciare al suolo e la sentì sdraiarsi sopra di lui

-Potevi evitare di spegnerla- disse lui sfiorandole leggermente il fianco

-Ora sei tu che vai troppo veloce- disse lei bloccando la mano di lui che viaggiava. Lei gli accarezzò il torace poi lo baciò slacciandogli i bottoni con una lentezza esasperante. Lui irritato le prese i polsi

-Vuoi una mano!?- Lei scoppiò a ridere e lui la baciò mettendola supina iniziando una lenta ed estenuante tortura. Kagome gli strappò la maglietta e tutti i bottoni si staccarono

-Scusa, ma non ce la faccio più!- esclamò baciandolo facendolo ridere –Non ridere! È colpa tua- ringhiò

-Mia? Ma se sei tu che sei venuta!-

-Ma tu hai detto tutte quelle cose…- balbettò leccandogli le labbra –Ti odio-

Poi non ci fu tempo per le parole…

Kagome abbracciò il ragazzo e lui la strinse

-Ti amo- mormorò

-Hai perso la scommessa, lo sai vero?- ghignò lui –Sai che ti aspetta!- Lei arrossì e lui rise forte

-Inuyasha?-

-Mh?-

-Ti prego, non in sala professori... ovunque… ma non lì!- pregò

-Eh no bella mia! Sapevi il rischio!!- esclamò lui

-Per piacere amore mio- disse lei inginocchiandosi vicino a lui e sbattendo le ciglia più volte

-No tesoro- ghignò lui –Sapevi cosa sarebbe successo!- Lei non si arrese e aderì il suo corpo con il suo leccandogli le labbra

-Ti prego, in bagno ok… ma non nella sala insegnanti-

-Nemmeno sulla cattedra della tua odiata prof di Tedesco?- Kagome lo guardò e alzò il sopracciglio

-Beh…-

-Dai, non dirmi che non è allettante!- esclamò Inuyasha capovolgendo le parti. Lei sprofondò sui cuscini e mise le braccia dietro la testa pensosa

-Ma quando? Non ho detto di si- rispose veloce vedendo il suo sorriso di vittoria

-Durante la pausa pranzo- rispose sicuro

-Oddio… sei pazzo- mormorò lei

-Escono tutti per andare a magiare, ho controllato. Mica sono scemo!- disse lui

-Chiuderemo la porta però, vero?- mormorò

-Forse- rispose

-Allora niente- disse lei incrociando le braccia. Lui le sorrise e le sfiorò la gamba

-Sicura?- chiese. Lei spalancò gli occhi e cercò di sottrarsi

-Non è leale- mugugnò

-E’ tutto leale a questo mondo- mormorò baciandola. Lei gli strinse le spalle graffiandolo mordendosi le labbra lui si fermò guardandola

-Cosa?- chiese lei con gli occhi annebbiati

-La porta angelo…-

-Chiudila- mormorò lei –Ti prego- Lui tornò a baciarla e le mordicchiò il collo per poi rifermarsi. Lei lo fulminò

-Sei uno stronzo!- Lui sorrise e le sfiorò il ventre. Lei chiuse gli occhi –Fa come ti pare…- mormorò. Lui vittorioso le morse il collo e lei fece uno scatto –Ma così mi fai male- disse. Lui la baciò e la strinse…

Giovedì. Ore 13.40

Sango la guardò spalancando gli occhi mentre Kagome arrossiva

-O mio dio- disse sottovoce facendo cadere la matita. Sango guardò scioccata la prof di Tedesco che spiegava tranquillamente con il libro in mano. Rilesse più volte la frase sul banco e impallidì cancellandola veloce –Tu… Inuyasha… sala insegnanti… nella cattedra…sua… prima?- mormorò scioccata indicando con gli occhi la prof. Kagome annuì

-Mi ha ricattata uffa!!- sussurrò lei seccata

-E tu dirgli di no!?!? Che ti rifiutavi!?!?-

-Beh, la sua persuasione è molto più forte dei miei ideali…- disse abbassando lo sguardo

-Ehm ehm…- Le due si girarono e Sango scattò come una molla raddrizzandosi

-Prof, ecco noi…-

-Ecco, mi spieghi pure perché, sarà la mia età ormai avanzata, non riesco a comprendere come abbiate il tempo, durante la mia lezione, di chiacchierare… Cosa c’è di così interessante da dire?- chiese mettendosi davanti a loro e chiudendo il libro elegantemente

“Vecchia racchia bavosa e con una nocciolina al posto del cervello” pensò Kagome astiosa

-Ehm… a dire la verità noi…- Sango cercò una spiegazione più che logica per il loro comportamento ma sapeva, come la prof del resto, che non c’era.

La prof non la degnò di uno sguardo e spostò i suoi occhi d’ebano su quelli grigi di Kagome

-Signorina Higarashi… in piedi prego…- Kagome ubbidì in silenzio –Lei sa che probabilmente verrà, irrimediabilmente, rimandata nella mia materia, vero?- domandò sibillina.

Kagome mise le mani dietro alla schiena stringendo i pugni

-Si- rispose astiosa

-Si, cosa?-

-Si, professoressa-

-Molto bene. Peggio dei bambini delle elementari… eppure, se non erro, lei fa la seconda superiore, vero signorina Higarashi? Allora mi chiedo…- continuò –come può essere stata promossa fino in seconda superiore, senza mai una bocciatura, se sapendo di essere, irrimediabilmente rimandata nella mia materia, fa casino durante le mie ore di lezione?- chiese. Kagome la guardò astiosa e le due si guardarono –Si rimetta seduta e la prossima volta si beccherà una nota e una interrogazione in tronco, mi sono spiegata?- Le girò le spalle e Kagome alzò il dito medio rimettendosi a sedere

“Troia” Aprì il quaderno e iniziò a scarabocchiare degli appunti mentre la donna ricominciava a spiegare senza degnarla di uno sguardo.

-Come!?- chiese indignato Inuyasha

-Ti rendi conto della brutta figura che ci ho fatto davanti a tutti!? Mi ha dato della bambina delle elementari, o peggio!- esclamò furiosa Kagome calciando il letto.

Quel pomeriggio, la madre era a lavoro, Sota al doposcuola e poi andava direttamente agli allenamenti di calcio e il nonno, per pura bontà d’animo, si era rinchiuso nel tempio dove non poteva né vedere, né sapere nulla!

-Non ci posso davvero credere che esista certa gente- disse lui scuotendo il capo e incrociando le braccia. Lei gli si sedette sulle ginocchia e sospirò

-Dice che avrò il debito di sicuro… ma ho controllato i miei voti, dovrei avere la sufficienza piena- mormorò. Lui la strinse per la vita e affondò il viso nei capelli di lei chiudendo gli occhi

-Non ti preoccupare angelo, ci penso io- affermò. Lei lo guardò di scatto

-Che cosa vuoi fare Inuyasha?- chiese

-Niente- disse lui baciandola. Lei si scostò

-No, non mi piace quello che hai detto… cosa vuoi fare?- domandò sospettosa. Lui sospirò –Inuyasha?- Lui la guardò

-Voglio solo dire due parole a quella lì!- esclamò seccato

-No!- urlò

-Perché? Potrei aiutarti!-

-Non voglio! Guai a te se ti metti in mezzo!!- gridò scattando in piedi pronta a piangere. Lui confuso la guardò

-Ma perché?-

-Perché tu faresti solo ei danni!! Non fare niente!- intimò

-Come posso non fare niente quando la mia ragazza è nei guai?-

-Questa è una cosa mia, smettila- Lo guardò negli occhi e lui alzò il sopracciglio –Non fare nulla!-

-Scordatelo- rispose

-Ti prego- mormorò lei sedendogli accanto, gli scostò una ciocca di capelli neri dalla fronte

-Come posso stare fermo e zitto?- sbottò lui –Quando tu non ci salti fuori??-

-Abbi pazienza, risolverò io questa cosa. Mi farò aiutare da Sango ok? Ma tu non fare niente- pregò. Si guardarono e lui sbuffò

-Ok-

-Ok si… o ok no?- domandò sospettosa

-Ok si- capitolò. Lei sorrise e gli cinse il collo felice

-Grazie!!-

-Ok ok… riprenditi- Lei si staccò e gli sorrise, lui corrispose sfiorandole la guancia.

Giovedì. Ore 21.22

Inuyasha si alzò da tavola e se ne andò, facendosi chiudere dietro di lui la porta. Passò senza vederli i lunghi corridoi e si fermò davanti ad una porta bussando leggermente

-Avanti-

Entrò e richiuse la porta

-Oh, Inuyasha- disse l’uomo togliendosi gli occhiali a guardarlo. Era seduto comodamente sulla sedia imbottita che sfogliava alcuni fogli. Aveva i corti capelli neri e gli occhi penetranti del medesimo colore –Cosa c’è?- chiese

-Ho bisogno del vostro aiuto padre- ammise. L’uomo si alzò e gli si avvicinò

-Se posso aiutarti…- disse. Inuyasha fece un sorrisetto

-È una cosa da nulla padre-

-Beh, allora dimmi!- intimò

Venerdì. Ore 9.10

Kagome stese le braccia e guardò i ragazzi andare in corridoio. La prof era appena uscita e lei prese fuori i libri per la seconda ora pensierosa quando, improvvisamente Ran, una ragazza molto silenziosa, entrò velocemente rossa in viso dalla corsa e con il fiatone. Tutti si girarono verso di lei curiosamente

-La prof… lei è… è…- balbettò

-Che succede?- chiese corrugando le sopracciglia Sango

-La professoressa di Tedesco è stata licenziata!!- comunicò –In tronco! Senza una spiegazione!!- Kagome scattò in piedi seguita da Sango

-Come!?- gridarono tutti –Com’è possibile?- mormorarono

-Ma non si sa nulla…? Non si è mai lamentato nessuno con il preside!- Kagome si leccò le labbra pensierosa

-Ma cosa può essere successo?- chiese Sango corrugando le sopracciglia –Anche se qualcuno si fosse lamentato… la prof non avrebbe ricevuto un danno di questo genere- mormorò. Kagome la guardò

-Io vado dal preside!- affermò

-Vengo anche io- disse.

Kagome annuì e le due uscirono chiedendo ai compagni, di informare il prof dove erano andate. Percorsero il corridoio finché non incontrarono la sala insegnanti che si aprì rivelando la figura irata e sconfitta della prof

-Professoressa!- esclamò Sango quando la donna richiuse la porta con un tonfo. Kagome, mentre si avvicinava, notò che la donna aveva con se tutti i suoi effetti

-Oh, buongiorno. Non dovreste essere in classe?-

-Professoressa- salutò Kagome guardandola. La donna la fissò poi accennò ad un sorriso

-Signorina Higarashi-

-Cos’è successo?- chiese Sango ansiosa. La donna fece una smorfia irritata

-Il vostro caro e beneamato preside ha deciso bene di buttarmi fuori senza dirmi il perché- disse –Ma ora andate in classe. Buona giornata- Girò loro le spalle e sparì giù per la rampa di scale. Le due ragazze si guardarono, poi si avvicinarono alla porta bussando piano

-Si? Avanti-

Le due fecero capolino dentro richiudendo la porta alle loro spalle.

Il preside era alla finestra, il volto stanco e esasperato. Le guardò poi accigliato sorrise

-Oh, ragazze. Buongiorno- salutò. Le due fecero un breve inchino

-Buongiorno-

-Cosa vi porta qua? Non dovete andare in classe?- chiese

-Si ma… ci chiedevamo perché la nostra prof di Tedesco, sia stata licenziata senza una buona ragione- disse Sango –Anzi, senza una parola!- L’uomo sospirò e si appoggiò alla scrivania lunga piena di fogli sparsi

-È’ successo perché non sa fare il suo mestiere ragazze mie- ammise

-Certo che sa fare il suo lavoro!- “Anche se mi tira via un punto dalla pagella!!” pensò seccata Kagome

-Ho saputo, che tira via punti nella pagella di alcune sue studentesse e che le tratta male davanti alla classe. Cos’altro potevo fare?- chiese alzando le spalle

-Ma da chi lo ha saputo?- chiese Sango sospettosa

-Tornate in classe ora- ordinò l’uomo. Le due obbedirono e richiusero la porta

-Ma chi può avere detto al preside…?- Sango la guardò e incrociò le braccia

-Posso dirti la mia opinione con tutta franchezza?- chiese

-Certo- disse alzando le spalle

-Inuyasha- disse –È’ stato lui- Kagome scosse il capo

-No, mi ha detto che non avrebbe fatto niente!- esclamò

-Oh dai! Quando lo hai mai visto rispecchiare ciò che diceva?- chiese –Ti rispondo io: mai! Non è molto fidato il tuo ragazzo- Sango si incamminò e Kagome la seguì

-È vero ma… come avrebbe fatto?- chiese sospettosa. Sango si bloccò sbuffando

-“Papino, ho una certa prof che mi sta su… non è che puoi fare qualche cosa, vero?”- scimmiottò –“Ma certo figliolo, dimmi solo chi è!”- Sango fece una smorfia –Facile come bere un bicchier d’acqua!- esclamò. Kagome si morse le labbra e le due continuarono a percorrere il corridoio

-Tu dici?- chiese

-Conosci qualcun altro così potente?- domandò

-Forse… qualcuno di un’altra classe!- provò

-Non l’avrebbe licenziata! L’avrebbe solo “sgridata”! Ma non hai visto la sua faccia quando siamo entrate?- chiese esasperata Sango –Quando si parla di lui Kagome… diventi completamente cieca, lo sai?-

-Non è vero- disse offesa Kagome

-Si, invece. Attenta al non farti offuscare dall’amore che provi per lui- disse l’amica davanti alla classe

-Cosa faccio ora con Inuyasha?- domandò Kagome esasperata –perché credo tu abbia ragione, purtroppo…-

-Nulla, non dirgli nulla. Vedrai che qualche cosa gli scapperà e dopo lo fregherai come un pollo!- esclamò sorridendo Sango

-Sei proprio cattiva- ghignò Kagome

-Mai quanto qualcuno di mia conoscenza… tesoro- la prese in giro Sango entrando seguita dall’amica che sorrise.

ANTICIPAZIONI:

[Capitolo 16- Kagome lo guardò arrabbiata e gli girò le spalle rivestendosi velocemente –Che diavolo fai?- chiese lui

-Me ne vado- rispose semplicemente sbattendo la porta del guardaroba andandosene. Inuyasha guardò la porta ad occhi spalancati e boccheggiò.]

  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Amber