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Autore: Elsa Maria    02/11/2012    4 recensioni
La moto rombava lungo il deserto mentre quello che era stata la falce più famosa della Shibusen se ne andava verso il tramonto lasciando così la sua "ex" meister senza un valido motivo per farle versare tante lacrime amare. Che quella fosse la vera fine della squadra Soul Eater e Maka Albarn? O, meglio dire, la fine di un amore neanche iniziato?
Buona lettura.
Genere: Avventura, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Black Star, Death the Kid, Maka Albarn, Soul Eater Evans, Tsubaki | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Che cosa!” La ragazza, con volto incredulo, stringeva tra le mani una lettera con mittente Shibusen. “ Non possono non permetterci di eseguire missioni all’infuori di Death City; ci siamo riposati per un mese per poter tornare in forze e dare il massimo anche nella pratica e invece questa” Posò la lettera sul tavolino basso del salotto.
“Ordini di Lord Shinigami. Sembra che con la ricostruzione di Death City ne hanno approfittato per costruire qualcosa di nuovo e innovativo, di mai visto, proprio di fronte l’entrata della città.” Le spiegò l’arma che si diresse verso il calendario. “ Finiranno tra due settimane.”
La maestra si avvicinò a lui.
“Il due novembre? E’ l’anniversario della Shibusen.”
“Esatto.”
“Chissà che stanno organizzando.” Disse sedendosi sul divano rosso di pelle sintetica. Riprese il libro posato poco prima -con accanto la lettera- sul tavolino di legno bianco e ricominciò a leggere.
“Di questo passo però” sospirò “Non diventerai mai la falce di Lord Shinigami.” Si sdraiò con il petto rivolto verso l’alto.
“Ti preoccupi troppo Maka. Sono certo che ce la faremo; già per aver eliminato la minaccia Kishin siamo passati da una a due stelle.”
“Vero.” Ammise la maestra mentre sfogliava una pagina.
“Ma vuoi rinchiuderti dentro casa a leggere?”
“Si.”
“Va bene.” L’albino appese un foglio sul frigorifero che fermò usando una calamità. “Ti lascio questo disegno come promemoria.” Maka alzò la testa e vide disegnato sul foglio un personaggio -che doveva essere lei- con dei funghi in testa.
“Ancora con questa storia?”
“Certo, è la verità; guarda, puoi vederne uno che sta iniziando a spuntare.”
“Ma che dici!” Maka scattò in piedi chiudendo violentemente il libro e sotto lo sguardo interrogativo di Soul andò nella sua stanza, da dove uscì indossando delle scarpe da tennis bianche.
“Allora, usciamo?” Chiese sprizzando energia da tutti i pori.
L’arma ridacchiò e aggiunse scuotendo la testa
“Non ti capirò mai.”
Insieme uscirono e si diressero al campo da basket, ritrovo ormai risaputo del gruppo, sperando di incontrare qualcuno.
“Non c’è nessuno.” Sbuffò Maka,
“Non ci siamo dati appuntamento, è normale.”
“Lo so Soul, però speravo almeno di incontrare Black Star”
“Come mai proprio Star?” Chiese con tono provocatorio.
”Deficiente secondo te perché? Lui è l’unico che verrebbe qui per perdere tempo proprio come fai tu.” Gli rispose a tono.
“Gentile come sempre Maka.” Disse l’azzurro che fece la sua entrata.
“Ehi Star”
“Soul.” Si diedero il cinque e poi il pugno –il solito saluto da maschi-
“Ho portato il pallone, ci facciamo qualche tiro?”
”Okay.” Accettò l’albino.
“Dov’è Tsubaki?” Chiese Maka.
“ E’ andata in centro con Liz.”
A quella risposta Maka rimase sbalordita. Perché non l’avevano invitata come era loro solito fare? Che avesse fatto qualcosa di sbagliato nei loro confronti? Scosse il capo. Se Tsubaki non l’aveva invitata c’era sicuramente un valido motivo dietro ... Oppure così lei voleva credere ...
“Allora le raggiungo, ci vediamo dopo.” La ragazza li salutò con la mano e corse via in cerca delle amiche. La maestra della falce continuava a girare per la città, ma senza alcun risultato.
“Era meglio rimanere a casa.” Disse sedendosi sul bordo della fontana che era su uno dei piccoli piazzali che interrompevano gli scalini che faceva la mattina quando andava a scuola.
-“Chissà per quale motivo non mi hanno invitato ad uscire con loro. Forse non volevano una tale rottura tra i piedi.”- Pensò –“Anche dopo aver sconfitto Ashura mi ero messa a studiare, forse proprio perché studio troppo e perchè mi rinchiudo nei libri che mi hanno iniziato a trovare pesante.”- Mentre la mente di Maka vagava in cerca di una risposta plausibile, qualcuno la chiamò.
“Maka-chan.” L’esile figura, con una postura che segnava una forte timidezza, balbettando le fece alzare lo sguardo.
“Crona, buongiorno!” Maka si alzò ed abbracciò il ragazzo. “Come stai?”
“Bene” Rispose ancora balbettando. Crona, d’un tratto, si contrasse in avanti e dalla schiena uscì Ragnarock.
“ Buongiorno anche a te Ragnarock” Salutò con un sorriso.
“Sta zitta racchia! Per quanto ancora vuoi usare la tua finta felicità sulla debole mente di Crona?”
“Amichevole come sempre” Sospirò lei.
“Ragnarok, Maka è mia amica, non vuole farmi del male. Non è che sei geloso?”
“Geloso!? Ma siamo usciti di testa? Io voglio solo avvisarti; attento a non cascarci. Questa qui un giorno ti prenderà da parte e abuserà del tuo corpo.”
“Ma che diamine dici!” Protestò lei con tono tra l’incredulo e l’irritato.
“Smettila” Lo supplicò il maestro.
“Io ti sto solo avvertendo, non voglio che ci rimarrai male.”
“Ma ci senti? Non importunarlo” Il tono della meister stava aumentando vertiginosamente iniziando così a diventare rabbioso.
“Non rompere mutandona! Persino Crona è più sexy di te!” E con questo il vaso era colmo.
“Crona, abbassa la testa.” Maka con uno sguardo assatanato prese un libro –toma di più di mille pagine- e lo conficcò in testa al mostriciattolo nero lasciando così un profondo solco nella metà precisa del capo.
“Ma da dove salta fuori ‘sto libro?!” Disse l’arma massaggiandosi dove aveva subito il colpo.
“Dove stavate andando?” Chiese rivolgendosi a Crona con tono stranamente calmo e con il sorriso sulle labbra.
“In giro.” Rispose vago il ragazzo “Avendo affrontato Medusa, così aiutando la DWMA, Shinigami ci ha dato la possibilità di uscire autonomamente.”
"Capisco. Allora buona passeggiata. Io torno a casa."
"Okey. Buona giornata."
Maka si allontanò e tornò al suo appartamento di malavoglia. Una volta dentro si buttò sul divano e guardò l'ora all'orologio affisso sulla parete nell'angolo cottura accanto al frigo e segnava le cinque e mezza.
-"Speriamo Soul non faccia tardi. Oggi tocca a lui preparare la cena."-
Lentamente socchiuse gli occhi e si addormentò. Quando spalancò gli occhi si trovava a Death City accanto alla fontana dove poco prima aveva incontrato Crona. Si guardò a tornò e vide Tsubaki andare incontro a Liz. La raggiunse per salutarla, ma quella neanche si fermò e come se nulla fosse la sorpassò. Maka la provò a fermare prendendole il polso, ma il suo corpo le passò attraverso, come se fosse un fantasma. Le due si salutarono e Maka le sentì dire
"Maka non è venuta vero?"
"Non ti preoccupare Liz, non le ho detto nulla."
"Per fortuna. Oggi non mi andava proprio di vederla."
"È una tale noia, poi è anche presuntuosa essendo persino brutta."
"Non è così Maka?" Disse Liz guardandola con in volto stampato un sorriso folle e con le pupille dilatate."Non sei forse una secchiona pallosa?"
"Brutta e senza carisma?" Aggiunse Tsubaki che aveva lo stesso volto di Liz.
Maka indietreggiò per poi correre via. Quando si fermò le guance erano umide come gli occhi.
-“Non è vero ... Non è così ... “- Strinse i pugni.
Che cosa stava succedendo? Perché dicevano quelle cose? Eppure lei le credeva amiche, e invece era forse quella la vera faccia della medaglia?
“Maka?!” Una voce le rimbombò nella testa. Guardò verso il cielo che iniziò a ruotare vorticosamente, così come il paesaggio intorno a lei.
Di colpò aprì gli occhi, ansimava e sia le mani che la fronte erano sudate. Davanti a lei c’era il volto di Soul.
“Era ora!” Commentò.
Lei si stropicciò gli occhi per sfocare meglio il viso del ragazzo.
“Che succede?” Chiese con tono assonnato.
“Appena sono tornato a casa ti ho trovato qui a dormire. Ho preparato la cena e devi venire a mangiare.”
“Ma che ore sono?”
“Otto e venti”
“Potevi svegliarmi prima; così ti ho fatto aspettare e non hai potuto cenare.” Disse alzandosi dal divano.
“In verità io ho già cenato.” Disse grattandosi la guancia.
“Maleducato!” Maka afferrò il libro sul tavolino e gli stampò il bordo sulla testa.
“Ma dai!”
“Per rimediare a questa tua enorme svista, domani, suonerai per me”
Il volto dolorante, ma divertito di Soul, mutò di colpo in un volto freddo, scontroso e distaccato.
“No.” Rispose secco
“Oppure adesso. Un live dalla Black Room”
“Ho detto di no!” Sbraitò il ragazzo che si era già parecchio alterato.
“Scusa, non volevo essere invadente.” Maka con un volto disorientato a causa dell’estrema reazione dell’arma, si sedette per mangiare il curry preparato da lui.
“Lo sai che quest’argomento mi infastidisce” Aggiunse stravaccandosi sul divano e accendendo la televisione dopo aver lanciato il telecomando sulla poltrona alla sua sinistra.
La ragazza si more il labbro; più glielo chiedeva e più la reazione diventava scontrosa e violenta. Quella giornata andava di male in peggio; Tsubaki e Liz che l’avevano snobbata, Soul arrabbiato, peggio non poteva andare. Maka giocherello un attimo con la forchetta che poi posò, scansò il piatto e posò la sua testa sul tavolo.
“Non ho fame”
Soul si limitò a sbuffare. Lei sollevò leggermente la testa per vedere il ragazzo che aveva nuovamente impugnato il telecomando e stava facendo zapping annoiato.
“Sou-“ Neanche finì di pronunciare il suo nome che lui spense la TV posò il telecomando e andò in camera sua. Mise la mano sulla maniglia della porta e prima di entrare disse
”Vado a dormire.” Ed entrò,chiudendosi dentro a chiave.
“Va al diavolo... Idiota...” Maka si alzò violentemente così facendo strusciare la sedia che produsse uno stridio insopportabile. Afferrò il piatto e buttò il contenuto nel secchio, poi mise la stoviglia nel lavandino e anche lei si rinchiuse nella sua stanza.
-“Veramente una pessima giornata”- Pensò arrabbiata.
La ragazza fece un respiro profondo e dopo aver raggiunto la pace apparente con calma e delicatezza iniziò a spogliarsi. Fece scendere la zip della felpa giallognola e, quella, scivolò dalle braccia per poi cadere sul pavimento dolcemente; lo stesso fece con la maglia bianca –con il colletto bordato di colore arancione- poi si levò i pantaloni rosa salmone. La ragazza andò davanti lo specchio solo in intimo e si guardò timidamente.
-“Chissà se mai qualcuno mi vedrà così”- sorrise tristemente –“Non sono come Tsubaki, non ho bel aspetto e ho un comportamento infantile... Dico tanto idiota a Soul, quando la vera idiota sono io... “- Sospirò.
Prese il pigiama verde da sotto il cuscino, lo indossò e si infilò sotto le coperte, con i raggi di luna che illuminavano la sua pelle, tanto da farla sembrare una bambola.


Angolo dell'autrice:
Salve a tutti. Questa è la mia prima SoKa ( Non mi piace molto SoMa, mi fa pensare agli asini) e spero che questo capitolo vi spinga a leggere il prossimo ( che posterò il prima possibile). Volevo fare alcune annotazioni, questo è uno nuovo tipo di scrittura per me, diciamo che ho cambiato il modo di esprimermi, e, chi mi seguiva da un pò, spero che preferisca questo stile a quello vecchio, ma anche chi non mi ha seguito vorrei un parere per sapere se devo continuare così oppure ritirarmi e non scrivere più. La seconda annotazione è sull'estetica della storia. Di solito io mettevo i discorsi diretti tra i trattini ( - ), ma ho voluto variare seguendo l'estetica usata nel libro "Amrita" di Banana Yoshimoto ( anche 
per questo ho usato il Times New Roman e non il Calibri o l'Arial, com'è mio solito fare), in poche parole questa storia è sperimentale, introduce al popolo di EFP una nuova me ( e spero sia di vostro gradimento). La storia è strutturata sulle opening e le ending usate per il così  detto Soul Eater Repeat Show, cioè la replica della serie. Quindi se volete degli spoiler su questa storia vedetevi le sigle ( anche se non saranno in ordine, cioè Opening 1, Opening 2, Ending 1, Ending 2) Alla fine ho scritto più per l'angolo dell'autrice che per il capitolo vero e proprio. Un'ultima cosa, volevo ringraziare Violet Star per avermi scritto la trama, grazie! Con questo ho finito di chicchierare. Spero che continuerete a seguire la storia, vi prego di recensionare, anche una misera di 10 parole, proprio per sapere se lo scritto è bello, brutto, osceno; ci siamo capiti. Grazie ancora di avermi dato il vostro prezioso tempo. Here we Go!

Questo è il disegno di Maka con i funghi in testa (dall'episodio 25).

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