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Autore: DemetriaTay    03/11/2012    4 recensioni
[FAN-FIC SOSPESA MOMENTANEAMENTE]
Sei anni dopo Breaking Dawn
"Jake sei un’idiota.. Questo lo sai vero?” gli dissi con un sorrisino.
...
“No, io e jake.. Insomma lui aveva bisogno di un massaggio.. Sai la scuola è….Stressante! E quindi..” balbettai.
“Ah si? E ti doveva sollevare la tua maglia per un massaggio?” disse incrociando le braccia.
Questa è la mia prima fan fic che pubblico, leggetela se vi ha incuriositi :)
Genere: Comico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen, Un po' tutti | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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                                                                                         That's The Way I Love You 
 
“Lui? Lui chi?” chiesi guardandomi intorno.
“Nessie, amore, quanto sei sbadata oggi, intendo dire l’unica persona rimasta nel parcheggio del campus  e che sta di fronte a te !”
“Aah, intendevi dire lui!”
Beh, ci avevo provato.
“Luke, questo è Jake, il mio ragazzo e Jake lui è Luke, seguiamo il corso di chimica insieme”
Luke gli tese la mano, ma Jake lo guardò rivolgendogli solo un cenno con il capo.
“Jake!Jake” Oh no, riconoscerei quella voce da oca ovunque. Mi girai lentamente, incenerendo con lo sguardo Katy.
“Devo andare..” mi disse Jake lasciandomi un bacio a fior di labbra prima di raggiungere la mia prima vittima, scusate, Katy.
“Insopportabile, eh?” mi disse Luke iniziando a camminare al mio fianco.
“E’.. è che non le sopporto le tipe come lei… ti sembrerò pazza…”
“oh no, affatto, credimi che neanche a me piacciono quelle come lei”
“ah si? Ma tu da quale pianeta vieni?” gli chiesi aprendo la porta di chimica.
“Io vengo da Marte, probabilmente … ma non uscirei per nulla al mondo con una che viene da Troialandia dico sul serio Renesmee, fidati”
Risi di buon gusto alla sua affermazione.
“Chiamami Nessie, è più corto” gli feci notare.
“Ok allora, Nessie” disse sorridendomi.
Prendemmo posto nel momento in cui entrò il prof e così cacciai il mio bel quaderno degli appunti, pronta ad immergermi nella lezione per un’altra ora. 
Mi sentivo a disagio, come se qualcuno mi stesse perforando la testa così mi voltai e vidi che Lucas, seduto tre posti dietro di me mi stava guardando molto attentamente. 
No, diciamo pure  che mi stava fissando.
Forse, e ribadisco forse, stava contando quanti capelli avevo in testa  … chi lo sa dire? 
Probabilmente si accorse del fatto perché mi sorrise debolmente e concentrò tutta la sua attenzione sull’interessantissimo foglio bianco poggiato sul banco.
Mi rigirai e continuai a seguire la lezione, fino a quando la benedetta ora decise di finire, così mi alzai raccogliendo la mia borsa da per terra e dirigendomi verso l’uscita. 
“Nessie! Aspetta!”
Mi girai verso Lucas che per poco non inciampò su una borsa lasciata per terra.
Sorrise timidamente e mi disse 
“che hai alla prossima ora?”
“Uhm.. Niente, oggi avevo solo un ora di lezione, devo andare in biblioteca”
Un gruppo di studenti che passava ci costrinse a separarci per pochi istanti.
Guardai l’orologio, Taylor si sarebbe spazientita se avessi fatto di nuovo ritardo, come quella volta in cui l’ho lasciata dentro ad un bar per due ore perché zia Alice doveva comprare un vestito, che in seguito non si sa come, erano diventati cinquanta vestiti. 
Da quel giorno avevo imparato due lezioni importantissime : 
1- Non fidarsi di zia Alice quando dice che deve comprarsi giusto “una cosetta”
2- Non lasciare Taylor sola in un bar pieno di pervertiti per 2 ore , perché le conseguenze possono essere peggiori di quanto sembrino. 
Quando il gruppo di mandrie si dileguò , Lukas si avvicinò nuovamente a me .
“Ti posso accompagnare?”
“Dove?”
“Hai detto che dovevi andare in biblioteca, no? Se vuoi ti poss..”
“Non ce ne bisogno,grazie” disse una voce così tagliente che per poco non riconobbi a chi appartenesse.
 Mi voltai vidi Jake che guardava in modo poco carino Lucas.
Poi finalmente abbassò lo sguardo su di me e mi sorrise. Peccato che il sorriso non toccò minimamente gli occhi che rimasero scuri e di ghiaccio allo stesso tempo.
Lukas sembrava molto imbarazzato, guardava me, le sue scarpe, Jake e ancora le sue scarpe. Meglio intervenire tempestivamente.
“Si… scusami tanto Lukas io e Jake dobbiamo andare, sei stato molto gentile” gli dissi tirando un sorriso e prendendo per un braccio Jake. 
Ma cercare di smuovere Jake è come cercare di sollevare una montagna : impossibile.
“Jake, andiamo, che ti devo dire una cosa…”
Finalmente si mosse seguendomi controvoglia.
“Mi spieghi che ti succede?” gli chiesi quando fummo  davanti alla porta della biblioteca. 
“Niente…”
“Jake, non dire niente, lo sai benissimo che non lo sopporto!”
Seguirono dei minuti di silenzio, poi scoppiai a ridere.
“Sei geloso!”
“No che non lo sono.. “ disse guardandosi le mani.
“Ma quanto sei carino” gli dissi prendendo le sue guance e tirandole.
“Ness, lasciami! “ mi disse scansando le mie mani e girandosi dal lato opposto. 
“Jake?” 
Niente. 
Lo abbracciai da dietro.
“Jaaake?”
“Eh…”
“Quanto sei scemo” 
“Scemo? Io?” mi disse con un sorrisino che non prometteva nulla di buono , e infatti, per l’appunto, dopo due secondi  mi prese per le gambe e mi appoggiò sulle sue spalle , andando verso un gruppo di persone che ci guardavano divertite.
“Mettimi giù!!”
“Allora, come sarei io?”
“Un deficiente!!”
“Beh, l’hai voluto tu”
Non capii immediatamente a cosa si stava riferendo, fino a quando non senti un’acqua gelida penetrarmi sotto i vestiti : Mi aveva buttata nella piscina del campus. Boccheggiai un paio di volte, e non perché mi mancasse l’aria, ma perché  non potevo credere che mi avesse fatto uno scherzo tanto idiota. 
“Jacob Black , sei fortunato che siamo in mezzo a degli umani, oppure a quest ’ora le tue palle si aggiungevano alla collezione di biglie di nonno Carlisle “ gli dissi a bassissima voce, ma comunque udibile per lui. 
Jake si accasciò a terra per le risate, mentre dei studenti si avvicinavano a me scattandomi qualche foto con il cellulare. 
“Dolce, fine, non vendicativa… c'è qualche altro aggettivo che ti si addice ? “ mi chiese continuando a ridere. 
Voleva il gioco duro? Beh, non glielo avrei negato di certo io.
“Si… accaldata”  Gli dissi sorridendo.
Jake fermò di colpo la sua risata , guardandomi interrogativo.
Nel frattempo almeno uno cinquantina di persone ci avevano circondati, probabilmente curiosi di una mia reazione.
“Ma che …?” 
Non lo lasciai finire che mi tolsi i pantaloni, rimanendo con i slip.
Jake spalancò gli occhi, guardando prima le mie gambe, poi la gente attorno a noi che mi fissava shoccata e poi il suo sguardo ritornò sulle mie gambe.
“Ness.. Ma che fai?” mi disse guardandomi spaventato.
“ Mungo le mucche. Che sto facendo secondo te?”
Jake inspirò profondamente dal naso alzandosi e venendo verso di me.
“Se questo è uno scherzo, non è divertente”
“Se i tuoi scherzi fossero divertenti, questo sarebbe uno scherzo” 
Jake corrugò un pochino la fronte, cercando di interpretare la mia frase.
“Dai Ness, rimettiti i p..”
Non lo lasciai finire, perché mi tolsi la maglia, facendola finire in acqua insieme ai pantaloni.
Lui spalancò la bocca e improvvisamente mi abbracciò, mettendo le mani sul mio di dietro.
“Attento a dove metti le mani” lo ammonii tra il divertito e arrabbiato.
“Ti devo coprire in qualche modo…” dissè più a se stesso che a me.
“Ma perché mai?” risposi, questa volta divertita.
“Ti stanno stuprando con lo sguardo” rispose arrabbiato.
Sbuffai sonoramente.
“Ma che ti salta in mente Ness” mi disse al mio orecchio. 
“Te l’ho detto, ho caldo”
“Ah si? Hai ancora caldo ? Allora forse è meglio che torniamo in acqua”
Detto questo mi prese e ci buttammo in acqua.
Rimase sott’acqua  e io feci altrettanto.
 Ad un certo punto mi prese per una mano e mi fece poggiare su una delle pareti lisce della piscina, poi si avvicinò velocemente a me ,facendo aderire il suo corpo al mio e appoggiando la sua fronte alla mia. Avvicinò le sue labbra alla mia guancia, sfiorandola prima di depositare un leggero bacio. Le sue labbra erano ancora più morbide in acqua, i suoi capelli svolazzavano , facendomi venire voglia di accarezzarli e questa volta non resistetti io, aggrappandomi al suo collo e poggiando la mia bocca sulla sua. Naturalmente la sua reazione non tardò ad arrivare, non solo perché rispose al bacio con foga, ma la reazione ai piani bassi … si fece sentire.
Sorrisi contro le sue labbra e lui si staccò da me, tendendomi in una mano i Jeans e nell’ altra la maglietta. Li afferrai e risaii in superficie  e per fortuna la folla era scomparsa, probabilmente dopo avere aspettato inutilmente una nostra ricomparsa.
“Siamo pari?” mi chiese Jake risalendo dopo di me, posandomi un bacio sulla spalla nuda.
“Sì, anche perché devo andare” gli risposi risalendo e rimettendomi i vestiti bagnati.
“non vorrai andare in giro tutta bagnata” mi disse ridendo.
“ Tu, non hai mai visto Taylor arrabbiata” gli risposi rabbrividendo al solo pensiero.
“Oh sì invece, quella volta in cui per San Valentino, voleva che  mi tatuassi il tuo nome come regalo” 
“Sì mi ricordo che ti ha minacciato con una padella , inseguendoti per tutta la cucina!”
Risposi ridendo, rivivendo quella scena nella mia mente.
“Ci vediamo questa sera” e lo salutai così, correndo verso la biblioteca.
Jake poteva essere fastidioso, bambino , geloso , intraprendente , ma era pur sempre il mio Jake, e a me piaceva così.
 
 
 
 
"Ciao"
"Ciao..."
"Ce l'hai ago e filo?"
"No.. perchè?"
"Perchè sto cercando di attaccare bottone"
Hahahah quando me l'ha detto mia sorella mi sono accasciata a terra ridendo per mezz'ora :') che battuta squallida, lo so'.  
Ok, dopo questo spero di avervi addolcito per due motivi :
1- Lo so che dovevo aggiornare prima, ma sono stata occupata con l'altra storia "The Lucky One", e mi porta via tanto tempo.
2- questo capitolo non è un granchè, lo so , ma è un capitolo "Di passaggio". il prossimo sarà meglio .
Recensite, recensite dai, non costa niente e in più non sono cannivora :D 
Aspetto con impazienza (?) 
Baci, 
D.T.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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