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Autore: Just a Shapeshifter    04/11/2012    3 recensioni
Trent è triste, il motivo? Lo sappiamo tutti, ma lui, da filantropo lo racconta a modo suo, perché anche solo il pensiero di Gwen tra le braccia di Duncan lo fa star male. Beh, leggete e commentate, è importante sapere che cosa ne pensate :)
Sono curiosa Autrice P.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Trent | Coppie: Trent/Gwen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - Il tour
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Non era una cosa nuova.

Non era una cosa vecchia.

Era solo una cosa continua, che qualche volta mi veniva a trovare.

Apriva la porta senza bussare, sbriciolava il mio cuore in una forte morsa.

E' quella rovinosa sensazione di impotenza che talvolta mi pervade, mi soffoca.

Il mio cervello sbiadiva, mi scioglievo come neve bianca sotto i deboli raggi del sole di dicembre.

Ma quella cosa mi manca tanto adesso, tanto che sembra che il dolore mi dilani il petto.
Uno struggente abbraccio di cui non riuscivo a regolare l'intensità. Venivo sopraffatto da tutto quel sentimento. Appunto, venivo, perché adesso più nessuno apre quella porta invecchiata nel tempo.

E io rimango solo.

Solo come l'unico fiore rimasto nel giardino non curato di casa mia.
Solo, seduto alla scrivania, cercando inutilmente di scrivere qualche altra canzone, che farà il suo percorso e poi finirà per spegnersi, come tutto, e nessuno si ricorderà più di lei.

Penso.

Solo, mentre fuori dalla finestra il cielo si accingeva a cambiare sfumature.
E pensavo... Ricordavo quegli attimi teneri, i tuoi occhi che s'illuminavano di una strana scintilla.

E stringo le palpebre, perché non voglio rievocare quegli stralici di film nella mia memoria.
E fisso quella porta, e la osservo, e la richiamo ad aprirsi su un futuro che per adesso posso solo immaginare. 

Eppure mi manca, la mancanza tra i vuoti delle mie dita è insopportabile,
perché vorrei che ci fosse lei qui, con le sue a riempirle.

Mi manca tanto Gwen, da scrivere queste parole senza mittente, tanto da illudermi che un giorno tornerà e io sarò più forte.
Il cuore mi si è disertato, non c'è più posto, non c'è più niente, me l'hanno strappata via di dosso, e insieme a lei le poesie più profonde.

Ogni volta che dite il suo nome è come se ogni volta mi ricadessi. Cado, dentro quel tutto dove vorrei che ci fosse ancora la mia quotidianità.

E vedo dal vetro appannato il mondo sbiadirsi e sciogliersi sotto il pianto del cielo.

Ma, se tu fossi qui avrei anche il coraggio di dirti che non ci separeremo mai, che sei importante, che io ti amo, davvero, addormentati abbracciati in questa stanza, che un giorno avrebbe potuto essere blu, rosa, perfino viola o nera, ma che adesso è grigia, un grigio opprimente, quel colore che simboleggia la noia... ma, se tu fossi qui ti sposerei ogni mattina con un bacio sulla fronte e il profumo del caffè e brioche che aleggia dalla cucina fino alla camera ti risveglierebbe come in un sogno,
ma forse, questo non è quello che vuoi tu...

 

Trent-

  
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