“Rose! Rose vieni a vedere questo”, urlò il Dottore dalla sala console. Aspettò un po’, ma non ricevette nessuna risposta né sentiva dei passi, così andò in camera di Rose a controllare che fosse tutto apposto, ma lei non c’era. Uno dei due cuori iniziò a battergli più veloce, iniziò a preoccuparsi, ma cercava di ricordarsi che nel TARDIS lei era al sicuro, che lei stava bene e che forse era in una stanza troppo lontana dalla console affinché potesse sentirlo.
“Interfaccia dov’è Rose?”, chiese il Signore del Tempo.
“È uscita a fare compere”, gli rispose l’interfaccia.
Lui si tranquillizzò, tornando a fare quello che stava facendo, aspettandola.
 
…
 
“Dottore guarda cosa ti ho comprato”, annunciò Rose mentre entrava nel TARDIS.
Il Dottore si girò a guardarla, mentre un sorriso affiorava sul suo viso per via di Rose.
“Colorante per capelli?”, chiese perplesso, studiando la scatolina che Rose gli aveva passato.
“Ho dei capelli bianchi?”, chiese lei confuso prendendo in mano una sua ciocca di capelli.
Rose rise di gusto. “No, guarda bene sciocco. È tintura rossa”, spiegò lei.
Il Dottore si mise a ridere.
“Grazie, ma non mi tingerò i capelli. Io voglio essere rosso naturale”, le spiegò il Dottore restituendole la scatolina.
“Prova almeno, forse non ti piacerà e ti passerà la fissa per i capelli rossi”, disse lei cercando disperatamente di convincerlo.
“No”, disse lui convinto, ma Rose lo conosceva troppo bene e sapeva come fare per convincerlo.
“Scommetto cinque euro che non ti piaceranno i capelli rossi”, disse lei infine aspettando ansiosa la sua risposta. Lui indugiò un attimo.
“Io non scommetto”, rispose infine.
“Dieci?”, controbatté lei.
“Andata”, le rispose.
I due si recarono in bagno e Rose gli tinse i capelli, entrambi ansiosi del risultato. Rose prese la macchina fotografica per immortalare quel momento credendo che il Dottore sarebbe stato buffo con i capelli rossi.
Dopo aver aspettato il tempo necessario il Dottore si avvicinò allo specchio.
“Be’ Rose… sono davvero sexy con i capelli rossi”, disse lui sorridendo.
Oh, lo sei davvero, pensò la biondina.
“Dai, ti offro una cena”, disse lui allungando la mano verso di lei.
“Sono io che ti devo dei soldi”, le ricordò.
“Sarà per il prossimo giro biondina”, le rispose afferrandole la mano e trascinandola fuori dal TARDIS.



(la foto non è mia http://browse.deviantart.com/?q=doctor+and+rose+i%27ve+always+wanted+to+be+ginger#/d1691il )