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Autore: Mirin    06/11/2012    7 recensioni
«Questo freddo mi congelerà il cervello» borbottò contro le proprie gambe, avvolgendo più stretta la sciarpa attorno al collo.
«Perché, normalmente com’è?» chiese l’altro senza riuscire a trattenersi e scoppiando a ridere. Quella mormorò minacce ed offese indistinte rivolte alla sua persona, commentando quanto fosse maligno nel gioire del suo imminente perire.
[Resident Evil 6 ; Jake Muller/Sherry Birkin]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jake Muller, Sherry Birkin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era fredda quella notte in Cina e piccoli fiocchi di neve cadevano lentamente sulla testa bionda di Sherry che teneva lo sguardo basso sugli stivali di pelle e si stringeva convulsamente nella felpa che pareva troppo leggera per quel tempo.
Spiò Jake di sottecchi: lui sembrava rilassato, tranquillo, a proprio agio, nonostante il termostato si aggirasse attorno agli zero gradi centigradi. Un cristallo di ghiaccio si adagiò maligno sulla punta del suo naso facendole salire mille brividi lungo la schiena che la scossero da capo a piedi.
Il mercenario si voltò verso di lei con l’angolo destro della bocca sollevato in un ghigno provocatorio.
«Si gela, eh, super girl?» domandò, mascherando malamente un accenno di riso nel suo timbro irrisorio. Lui poteva permetterselo, dall’alto della sua meschinità beffarda… peccato che Sherry lo fulminò con uno sguardo di fuoco che gli fece perdere buona parte della sua faccia tosta a favore di un mezzo sorriso confuso ma pur sempre canzonatorio. Lo divertiva il fatto che Sherry preferisse morire per ipotermia piuttosto che chiedergli di accendere un fuoco, era ostinata e buffa quella ragazzina che pretendeva di farcela da sola nonostante avesse a disposizione qualcuno su cui poter contare.
Forse era azzardato dire in questo modo, considerando che lei e Jake si conoscevano da relativamente poco -i mesi della reclusione li avevano passati separati- ma a lui pareva di essersi dimostrato un partner abbastanza affidabile, magari solo un po’ azzardato ed impulsivo a causa della sua natura testarda.
«Sì, abbastanza» ammise, imbronciata, e cominciò a strofinare metodicamente le mani contro le spalle per scaldarsi mentre scivolava con la schiena lungo il muretto ghiacciato. Jake sospirò, avvicinandosi a lei con passo studiato e sedendosi poi al suo fianco.
«Portati i capelli sul viso» ordinò con un mezzo sorriso,  prima di effettuare lui stesso il comando conducendo Sherry sull’orlo del collasso. Lei non aveva dimenticato i muscoli pronunciati di Muller quella volta nella cabina e neppure poteva tranquillamente passare sopra alla mascolinità e virilità che trasudava dai suoi atteggiamenti.
«Respira sulle tue mani. Le mani sono punti termici molto sensibili» consigliò, questa volta astenendosi dall’eseguire: il gesto di prima era stato solo per mettere un po’ Sherry in soggezione, ma non si sarebbe mai permesso d’invadere la sua sfera personale soprattutto considerando tutto ciò che aveva visto con soldatino-bei-capelli e il tipo della BSAA.  Lei le poggiò tremanti sulla bocca, soffiando la calda anidride carbonica sulle dita intorpidite: era un sollievo, un balsamo scongelante. Avrebbe dovuto fare una statua d’oro a Jake, era deciso.
Sussultò ancora, in preda ad altri tremiti dovuti al contrasto fra le temperature e si raggomitolò su sé stessa.
«Questo freddo mi congelerà il cervello» borbottò contro le proprie gambe, avvolgendo più stretta la sciarpa attorno al collo.
«Perché, normalmente com’è?» chiese l’altro senza riuscire a trattenersi e scoppiando a ridere. Quella mormorò minacce ed offese indistinte rivolte alla sua persona, commentando quanto fosse maligno nel gioire del suo imminente perire.
Sherry udì alcuni suoni a cui non riuscì ad attribuire significato, per cui fu costretta ad alzare lo sguardo, incontrando Jake che si sfilava la giacca mugugnando.
«Non toglierla, geleresti!» lo redarguì Sherry, sbalordita: ma che gli succedeva all’improvviso?
«La sto dando a te, stupida» mormorò, passandogliela. Lei, sbalordita, se la posò in grembo, notando effettivamente quanto era meravigliosamente bollente perché intrisa del calore di Jake.
Il calore di Jake…
«Grazie» sussurrò, poggiando la sua testa sulla spalla dell’uomo e abbandonandosi contro di lui ad occhi chiusi con le guancie rosse. Aveva omesso un “ma preferisco te” che nella mente del rosso era perfettamente chiaro e che lo rendeva orgoglioso… no. Felice.
«Ehi, super girl» la chiamò, ritornando al tono sarcastico da figo «il naso è ancora freddo?»
Lei non capì.
Lui le alzò delicatamente il mento con il pugno, lasciandole un bacio sulla punta glaciale del naso perfetto.
«Adesso è tutto perfetto, vero?»
[645 parole]

Blue's noTH:
Beh, sì.
Lo so, magari non è il massimo, sia dal punto di vista della trama che da quello dello stile, ma è la mia prima fanfiction su un paring che mi ha sconvolta, letteralmente; amo Jake/Sherry, il drago e la colomba, la Shake si è fatta spazio nel mio cuore a furia di frasi sarcastiche, sguardi intensi e dolci atteggiamenti palesemente affezionati. Non sono molto pratica del fandom di RE (anzi, a dire il vero, mi sono avvicinata al gioco solo qualche settimana fa) quindi perdonatemi la boiata ma mi è venuta in mente guardando il cutscene della baita che è qualcosa di sfrutshknglmnfrtcmmqarrterstefnaiak *____* Ok, smetti di sclerare.
Grazie mille a voi che vi siete avventurati nella lettura, siete dei tesori! <3
Kiss,
Ladie.
   
 
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