Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |      
Autore: Wasabi    07/11/2012    2 recensioni
Il giovane saiyan si parò il volto con le braccia,per difendersi dal colpo del suo maestro che non tardò ad arrivare.
Tuttavia,l’altro lo colpì in pieno volto spezzando le sue difese e facendolo ruzzolare a terra.
Di certo era migliorato negli ultimi mesi,ma non abbastanza per tenergli testa.
Aveva ancora molta strada da fare.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gohan, Piccolo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una ragione






Il giovane saiyan si parò il volto con le braccia,per difendersi dal colpo del suo maestro che non tardò ad arrivare.
Tuttavia,l’altro lo colpì in pieno volto spezzando le sue difese e facendolo ruzzolare a terra.
Di certo era migliorato negli ultimi mesi,ma non abbastanza per tenergli testa.
Aveva ancora molta strada da fare.
Nonostante fosse quasi totalmente esausto trovò la forza di rialzarsi in piedi, ancora una volta.
Si pulì con una mano il rivolo di sangue che scendeva inesorabilmente dalle sue labbra,segno dell’estrema violenza con cui il colpo era stato inflitto.
-Aspetta!-
Urlò con tutta la voce che aveva in corpo,vedendo che l’altro gli aveva dato le spalle.
Lo aveva deluso ancora,non dimostrandosi all’altezza del suo destino.
Piccolo voltò appena la testa,nei suoi occhi un’espressione di totale sfiducia.
-Il nostro scontro non è ancora finito!-
Continuò,nonostante le sue gambe tremassero per lo sforzo di sostenere il suo corpo malconcio.
L’espressione dell’altro divenne un misto di fastidio e collera. Infatti lo vide stringere i pugni,quasi volesse trattenersi dal tappargli la bocca una volta per tutte.
-Finiscila! Non ti reggi in piedi!-
Rispose,severo,prima di dargli nuovamente le spalle e raccogliere il suo mantello bianco che aveva depositato poco lontano da loro.
Gohan odiava combattere,lo dimostravano il suo carattere calmo e la sua abilità nello studio.
Tuttavia,in quel preciso istante il suo animo venne pervaso da un coraggio che neppure lui sapeva di possedere.
Si stupì lui stesso nel momento in cui,senza nessun preavviso,si lanciò contro la sagoma robusta ed incredibilmente alta del suo maestro.
Si gettò addosso a lui urlando e sferrandogli un pugno che venne immediatamente bloccato.
Infatti Piccolo si era voltato di scatto e con una sorprendente velocità gli aveva bloccato la mano ad un passo dal suo volto.
Il più giovane rimase immobile per un attimo, con lo sguardo carico di determinazione fisso in quello duro dell’altro.
Fu in quel momento che Piccolo la vide.
Quell’espressione tanto ingenua quanto determinata che apparteneva al suo odiato rivale.
Quello sguardo carico di forza e di speranza in cui si era specchiato nel momento in cui aveva conosciuto il sapore bruciante della sconfitta.
Son Goku.
Aveva constatato immediatamente la diversità che divideva il padre dal figlio,non appena aveva cominciato ad allenarlo.
Eppure,per un solo attimo colse quel sottile ed invisibile filo che li accomunava,rendendoli incredibilmente simili.
Gli sferrò un calcio allo stomaco,spingendolo indietro e ristabilendo le distanze.
Gohan,esausto,cadde in ginocchio,mentre si teneva lo stomaco con una mano e sputava sangue.
-Perché hai voluto continuare?-
Spalancò gli occhi,sentendo la voce del suo maestro gravare su di lui.
Lo stava scrutando.
-Perché … devo … diventare forte.- Disse il ragazzino,tra gli spasimi e i colpi di tosse che percuotevano il suo giovane corpo.
Era al limite,non resisteva più.
Piccolo assottigliò gli occhi.
-Si è finalmente risvegliato il tuo spirito combattivo? In questo caso potrebbe piovere … -
Il suo tono era velato da un lieve sarcasmo.
Aveva sempre visto l’altro come un moccioso fragile e seccante,abituato a piagnucolare per qualsiasi problema.
Infatti si stupì,quando lo vide alzare di scatto il volto e urlargli contro.
-Devo proteggerle! Le persone a cui tengo … ma tu non potrai mai capirmi!-
Piccolo rimase in silenzio nel sentire tanta audacia nel suo allievo.
-No,non potresti. Perché tu non hai nessuno da proteggere!!!-
Urlò quest’ultima frase con disperazione e dolore nello stesso tempo.
-Non hai una ragione per batterti,a parte i tuoi malvagi propositi!- Disse,infine,ansimando per lo sforzo.
Le numerose ferite che segnavano il suo corpo bruciavano come il fuoco e gli davano la nausea.
Si lasciò cadere a terra,colto da un giramento di testa improvviso,e iniziò lentamente a scivolare nell’oblio.
Non ebbe il tempo di vedere l’espressione di Piccolo.
Tuttavia,prima che potesse perdere del tutto i sensi,gli sembrò di sentire in lontananza la risposta del suo maestro.
Purtroppo,quando si risvegliò,per quanto si sforzasse non riuscì a ricordare cosa quello avesse detto.
I suoi ricordi erano troppo sfocati,anche se aveva la sensazione che quella risposta nascondesse qualcosa di importante.
Quando aprì gli occhi era notte fonda,probabilmente aveva dormito per delle ore.
Non riuscì a trattenere il proprio stupore però,quando si accorse di trovarsi ai piedi di uno strano albero,singolare come quell’arido luogo in cui aveva iniziato i suoi allenamenti.
Era al sicuro.
Inoltre,il suo corpo non era più coperto di sangue,qualcuno doveva avergli lavato le ferite.
Si guardò attorno,ma non riuscì a percepire l’aura del suo maestro neppure in lontananza.
Si lasciò scivolare nuovamente in un sonno tormentato,mentre si sentiva invadere da un enorme senso di vuoto.
Gli sembrò un’ipotesi assurda, ma si chiese se la frase che gli aveva urlato contro lo avesse turbato.
Di solito trascorrevano la notte intorno al fuoco.
Lui si addormentava quasi subito,dopo che il suo maestro lo avvertiva severamente che il giorno seguente sarebbe stato ancora più duro e spietato dei giorni precedenti.
Allora Gohan chiudeva gli occhi,non osando aprirli sia per il rispetto che provava verso di lui sia per il timore che quello incuteva,e scivolava nel sonno.
Piccolo era solito girarsi di spalle e sedersi a gambe incrociate con gli occhi chiusi,impegnato in qualche allenamento mentale o intento ad ascoltare il silenzio della notte,ma senza dormire.
Mentre le sue palpebre si facevano sempre più pesanti,Gohan si chiese dove fosse il suo maestro.
Probabilmente,per qualche oscura ragione che solo lui conosceva,quella notte era voluto restare da solo.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Wasabi