Frank sentiva il cuore tremendamente pesante.

Guardava Gerard avvicinarsi con passo svelto, con un sorriso radioso che gli illuminava il volto pallido.

Davvero, non poteva farcela, non poteva dirgli quello che aveva fatto...

- Ciao amore! - Gerard era così entusiasta di vederlo. Si abbassò e scoccò un bacio a fior di labbra al più basso.

Frank a contatto con quelle labbra fine si sentì morire. In testa gli esplosero i ricordi delle altre che aveva baciato, delle altre che aveva morso con avidità.

- Ciao... - Rispose in tono basso, prendendogli la mano e incamminandosi verso il parco dove erano soliti dirigersi sempre.

E poi perché lo aveva fatto? Perché lo aveva tradito? Forse non lo amava?

Eppure ogni giorno non mancava di dirgli quanto lo amasse, quanto ci tenesse a lui e quanto volesse che lui stesse bene.

Forse Gerard meritava di sapere la verità. Frank non era quel bel visino che sembrava, non era per nulla una persona buona.

Lo aveva tradito per la prima volta poco tempo prima. Aveva baciato una ragazza che nemmeno conosceva, una tipa presentata da un amico in comune.

Ricordava solo che quella sera aveva voglia di baciare qualcuno... E Gerard non c'era.

Ricordava perfettamente quelle labbra carnose, sporche di rossetto, labbra completamente diverse da quelle fine e diafane del suo ragazzo.

Poi il secondo tradimento. Forse quello era stato più giusto? Esiteva un tradimento giustificabile?

Aveva rivisto la sua ex, Jamia, e bho, non lo sapeva nemmeno lui. Jamia la vedeva sempre in giro, abitavano nella stessa città. Quella sera Jamia sembrava particolarmente dolce nei suoi confronti e allora l'aveva baciata.

Da quella sera passava il tempo a cercarla per un nuovo tradimento.

Quante volte aveva tradito Gerard? Aveva perso il conto...

Eppure era così convinto di amarlo!

- Hey, tutto bene? - Si erano seduti su una panchina e Frank era completamente perso nei suoi pensieri. Gerard lo stava fissando da un po' e lui nemmeno se ne era accorto. Si sentiva uno schifo.

- Come? Ehm, si, tutto bene. Non mi sento... benissimo. - E cercò di fare un sorriso. Ovviamente ne uscì una smorfia a mezza bocca, a dir poco orribile e finta.

- Oh, okay... - Gerard gli credeva ciecamente e sorrise, scoccandogli un altro bacio sulle labbra.

Abitando abbastanza distanti - Gerard a New York e lui a Belleville - doveva essere avido di quei pochi momenti che riuscivano a trascorrere insieme.

Ma perché Frank non sentiva più il cuore battere quando Gerard parlava? Perché non sorrideva più spontaneamente quando l'altro lo faceva? Perché si annoiava di quella loro relazione solida?

Doveva lasciarlo, per forza.

Ma poi si fermò a riflettere. Gerard non se la passava bene. Aveva i suoi soliti problemi con le droghe, l'alcool... E ultimamente non faceva che litigare con i suoi... Non poteva di certo abbandonarlo a sè stesso.

Ma era giusto restare con lui solo per... affetto? Lo stesso affetto che si prova per una vecchia prozia vedova, quella dalla quale ogni tanto passi per farle compagnia. Perché sai che se non ci andrai tu, resterà sola.

- Uh, Frank! Questa settimana dovrebbe arrivarmi la maglietta dei Misfits che ho ordinato! - Di nuovo Gerard sorrise.

Ma Frank osservò quegli occhi verde prato. Gerard si era accorto che qualcosa non andava, si era accorto che Frank non ci teneva più a lui, si era accorto di come si fosse completamente disinteressato della loro relazione...

Eppure Gerard era lì, a cercare qualche argomento da tirar fuori, a sorridere solo nella speranza di far sorridere lui.

Frank non si meritava nemmeno lontanamente tutto qull'amore, mai nessuno aveva sacrificato la propria felicità per la sua.

Frank lo aveva tradito, si disinteressava a lui, ma Gerard ci credeva in lui. Credeva al suo bel faccino, a quella nomina di salvatore che gli aveva affibbiato lui stesso.

E lui non faceva nulla per ripagarlo? Riusciva solo a fare l'indolente e l'apatico?

Di nuovo si era dimenticato di rispondere al discorso che aveva tirato fuori il moro.

- Frank... qualcosa non va? - Gli occhi di Gerard si erano fatti liquidi, sembravano il fondo melmoso di un lago calmo. Calmo solo in apparenza, però. Perché Frank sapeva che Gerard aveva capito tutto.

- No, davvero. E' che mi sento strano oggi. - Frank sorrise, stavolta mettendoci più impegno. - Ti amo. - E si sporse in avanti per baciarlo.

Gerard accolse con gioia quel bacio e lo ricambiò con tanto di quell'amore che Frank quasi ci rimase secco. Gerard lo amava così tanto...

Non poteva lasciarlo. Avrebbe solo aspettato che tutto passasse. Avrebbe aspettato che l'amore che provava un tempo per Gerard tornasse.

 

 

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Abbastanza "stronza" come storia...

Non fidatevi sempre di chi con un sorriso, o qualche parola dolce, dice di tenerci a voi.

Un bacio, Marceline- Flavia.