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Autore: LadyPalma    09/11/2012    1 recensioni
Chi sarà mai la prima persona che Caterina incontra in Paradiso? Di sicuro non quella che lei credeva...
[Caterina/TommasoMoro]
Genere: Fluff, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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NDA:
Salvee! Avevate qualche dubbio che avessi smesso di pubblicare cose deliranti? Ebbene no, ecco qui un altro puro delirio firmato LadyPalma (ma non lo diciamo in giro xD!)




Mille Volte Più Una

 
Caterina si era addormentata nel suo sonno eterno credendo, da vera Cattolica qual era, di vivere la vera vita e di conoscere il vero mondo solamente chiudendo gli occhi; era convinta che risvegliandosi, in qualunque posto si sarebbe trovata, avrebbe incontrato di nuovo tutte le persone a lei care e che non si sarebbe più sentita sola come lo era stata di fatto per l’ultima metà della sua vita; era stata persuasa fino all’ultimo respiro che avrebbe trovato dall’altra parte una mano tesa verso di lei, una guida e una voce.

E una voce la sentì davvero, ma non era stata la voce che si era aspettata. Non era la voce sicura di sua madre Isabella o quella imperiosa ma protettiva del padre Ferdinando e neppure quelle dolci delle sue care sorelle Maria e Isabella o del suo fratellino Giovanni, morto poco più che un ragazzo… E neppure la voce dell’altro ragazzo cui piangeva ancora la prematura scomparsa: quella voce che sentiva non apparteneva neppure ad Arturo, il cui ricordo non serbava nel cuore con l’amore verso un marito  ma con il rispetto per uno dei pochi sinceri amici che avesse avuto sul suolo britannico.

No, la voce che accolse Caterina d’Aragona nel suo ingresso nell’aldilà non era la voce che si aspettava, ma probabilmente era quella che sperava.

“Mia Regina” la apostrofò così la voce e prima ancora di voltarsi a scrutare il volto dell’anima che aveva parlato, Caterina sapeva già chi la sua guida sarebbe stata.

C’era solo una persona che si ostinasse a chiamarla ancora in quel modo.

“Regina di cosa?” chiese lei scioccamente, riscoprendosi con la stessa voce che aveva lasciato in vita, solo più dolce, più pura.

“Regina di ciò che siete sempre stata, di Cuori” rispose la voce mentre la figura si avvicinava ed il volto di Tommaso Moro si faceva sempre più chiaro “L’unica cosa che qui conta davvero” precisò enfatizzando sulla parola davvero, forse non solo per creare un contrasto con l’ipocrisia del mondo materiale, ma anche per rafforzare il concetto di concretezza di quella vita eterna, che era solo all’apparenza evanescente.

“Qui…”ripetè lei guardandosi intorno e non riuscendo a scorgere altro che luce, una luce abbagliante che però stranamente non riusciva a ferire gli occhi “Qui dove?” chiese riportando lo sguardo su Tommaso cercando di allungare una mano verso di lui ma per qualche assurda ironia non riusciva a toccarlo.

“In Paradiso” disse semplicemente l’ex Lord Cancelliere di Stato regalandole un sorriso, che fu immediatamente in grado di tranquillizzarla “Pensavate vi avrebbero messo in un posto diverso?” aggiunse poi ampliando ancora di più il meraviglioso sorriso.

Caterina aveva sempre pensato che Tommaso Moro era morto da santo, adesso aveva cambiato idea: era convinta che lui fosse diventato un angelo.

“Non sono così pura come voi, Tommaso” rivelò abbassando lo sguardo.

“Anch’io ho i miei peccati, Caterina” la interruppe lui mentre l’ombra di una debolezza umana sembrò per un momento attraversargli il volto.

“Voi un peccato?” chiese lei stupita non riuscendo a distogliere lo sguardo dalla tranquillità che sembrava infondere la sua figura. Forse era lui a sprigionare tutta quella luce.

Lei non riusciva a distogliere lo sguardo da lui, e lui da lei. Caterina pensò allora che forse anche lei era diventata un angelo;  lui in realtà che lei fosse un angelo lo aveva sempre pensato e lo sguardo dalla sua Regina non era riuscito mai a distoglierlo neanche in vita.

“Vi ho desiderato” rivelò il suo angelo inclinando la testa leggermente.

“Io… Mi è capitato di pensare a come sarebbe stato fare l’amore con voi” ammise anche Caterina mentre le parole scaturivano dalle sue labbra senza neppure prima formarsi come pensieri. Ma lì in Paradiso non c’era tempo per pensare, c’era solo spazio per la verità assoluta.

Tommaso sorrise teneramente e fu lui stavolta ad allungare una mano verso di lei. Neanche stavolta lei percepì il suo tocco, ma le sembrò di vedere più luce.

“Ma le nostre anime hanno fatto l’amore mille volte”

Caterina sentì le lacrime bagnarle il volto, e la sua testa riempirsi di pensieri, fatti di emozioni e privi di parole, e rialzò lo sguardo verso di lui.

Mille volte più una, con quel semplice sguardo.
  
   
 
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