Titolo: Pensieri
Fandom: Inazuma Eleven
Personaggi: Tsunami Jousuke
Genere: introspettivo, sentimentale
Rating: verde
Avvertimenti: nessuno
Conteggio Parole: 360
Note: Ecco, finalmente una fiction come si deve sulla mia coppia preferita! XD




Tsunami Jousuke non era uno stupido ed era un ragazzo che pensava, prima di agire, nonostante il carattere potesse far credere il contrario.
Certo, non era un tipo da riflessioni troppo profonde ma non riteneva nemmeno di essere impulsivo.
Il più delle volte.
Ogni tanto il suo corpo si muoveva prima di riuscire a finire un pensiero, che magari era anche l'esatto contrario dell'azione appena fatta.
Insomma, pensava sì, ma troppo lentamente!
In ogni caso, siccome in quei giorni la squadra era giusto a Okinawa, il suo luogo d'origine, e Touko era, per qualche motivo, giù di morale, non servì riflettere a lungo per decidere di portarla al suo posto preferito: lo scoglio dove osservava il mare quando era triste o arrabbiato.
Di fronte alla sorpresa della ragazza Tsunami iniziò a decantare lodi sulle onde e sull'immensità dell'oceano ma ben presto si accorse che l'attenzione di Zaizen era rivolta altrove.
Il tramonto, in quel posto, era veramente bellissimo ma Jousuke si mise a osservare l'amica: guardava il cielo sorridendo, finalmente serena, e il vento le faceva ondeggiare i folti capelli rossi.
Il ragazzo, in quel momento, la trovò così bella che le sembrava...
- Sembri una dea - mormorò, senza accorgersene. E quando lo fece... andò nel panico! Ecco, aveva parlato prima di poter pensare che quelle parole, forse, avrebbe dovuto tenersele per sé!
Non riuscì ad aggiungere nulla per giustificarsi ma Touko ridacchiò.
- Ma che dici? - disse, arrossendo di imbarazzo.
E, di nuovo, Jousuke non riuscì a finire di pensare di volerla baciare che le sue labbra si erano già unite a quelle della ragazza.
Appena il cervello riuscì a rimettersi in funzione, Tsunami si allontanò di scatto, temendo di aver appena rovinato una bella amicizia.
Cercò nuovamente qualcosa da dire, ma le parole si aggrovigliavano una sull'altra, nella sua mente, e poté solo stare in silenzio a osservare Touko.
Lei sembrò inizialmente confusa, poi piegò pericolosamente la bocca in una leggera smorfia, dando l'impressione di essersi offesa. Infine sorrise, afferrò la maglia del ragazzo e lo tirò a sé per baciarlo a sua volta.
E Tsunami, in quel momento, fu ben lieto di smettere di pensare.