Lydia Martin
em pleh enoemos

Vetro negli occhi. Iridi castane perforate dall'esterno. Scheggie di specchio fino alla pupilla.

Il sangue scende copioso dalla tua faccia. Urli, Lydia.

Anneghi. Anneghi in un mare di sangue nero. Agiti le braccia, le gambe. Ma tutto è troppo denso. Tutto è troppo nero. Stai sprofondando e a breve il sangue sarà tutto parte della tua essenza. Urli, Lydia.

Sei in una casa vuota. Le fiamme labiscono tutto attorno a te, rosicchiano prepotenti la tua carne, ustionando il tuo viso. Scintille di fuoco saltano dal tuo corpo, trasformandoti in un falò umano. Urli, Lydia.

Ulri, mentre il diavolo torna a farti visita di nuovo.

Urli, mentre la tua mente torna nell'inferno in cui sei già sprofondata.
 

Apri gli occhi di scatto, soffocando l'ennesimo grido che richiamerebbe le attenzioni indesiderate dei tuoi genitori. Le tue mani bianche corrono agli occhi, trovandoli intatti, bagnati da lacrime che non sapevi di aver versato.
Lentamente, alzi il tuo corpo dal materasso su cui dormivi. Le coperte scivolano sulla tua pelle candida, frusciando indesiderate a contatto con le tue gambe tremanti. Ti alzi in piedi quasi meccanicamente. è mattina, lo sai.
Fra poco dovrai andare a scuola. Fra poco tua madre si sveglierà e verrà a chiamarti per una nuova giornata da Leader perfetta. Perchè tu sei Lydia Martin. Lydia Martin è la maschera che indossi e che non devi mai togliere. Lydia Martin è la maschera che ogni notte, durante gli incubi, cade in mille pezzi come vetro.
Ed è sempre Lydia Martin, quella maschera che ogni mattina, accuratamente, ricostruisci. Perchè Lydia Martin è bellissima, ed intelligentissima. Tutti vorrebbero essere Lydia Martin. Tutti aspirano ad avere in volto la tua perfezione. La perfezione della tua maschera.

Ti dirigi con lentezza estrema verso il bagno, temendo ciò che troverai nel semplice riflesso di ciò che sei.
Lo specchio riflette l'immagine di una Lydia Martin senza maschera.
Una ragazzina dagli occhi febbrilmente spaventati. Dalle occhiaie scavate, dalla carnagione pallida. Una ragazza coi capelli scompigliati in un groviglio disordinato, all'apparenza impossibile da riordinare. Con le labbra carnose che tremano incontrollabili. Con la pazzia dipinta il volto.

Pazza.

Un violento fremito ti scuote, mentre quella semplice parola racchiude in sè tutto ciò che sei, la tua essenza.

Pazza.

Lo neghi, Lydia? Neghi la tua pazzia? Neghi i tuoi incubi?

Hai visto persone bruciare, nei tuoi incubi. E hai visto pece nera. Sangue nero. Ti sei vista annegare, annaspare, in quel liquido denso, quasi squamoso. Inchiostro indelebile sulla tua mente. E gli incubi non hanno avuto fine. La realtà s'è confusa con loro tingendosi di falsità. Ed è stato in quel momento, che sei diventata così. Così irrimediabilmente pazza.

Sei precipitata in un buco senza fondo, come Alice nel paese delle meraviglie. Solo, molto più spaventoso. Stai cadendo, Lydia. Il vuoto s'è impossessato del tuo cuore. Non hai ancora toccato il terreno, sei ancora in caduta libera, ma quando arriverai a terra, e tu sai che ci arriverai, prima o poi, in fondo al tunnel, il tuo corpo si schiaccerà a terra e di te non resterà nulla. Nulla. Solo una maschera che altri ricostruiranno per te, e che nessuno cercherà mai di toglierti.

Sola.

Lentamente, mentre un altro fremito ti scuote, porti le mani fino ai trucchi che hai lasciato incustoditi sul lavandino. Ed è in questo momento che cominci la tua opera, creatrice. Architetta della tua stessa essenza. Le tue mani si muovono lentamente, riacquistando una sicurezza che perdono ogni volta che chiudi gli occhi.

Piccola Lydia.

Pazza e sola.

Così indiscutibilmente perfetta. Così tremendamente intelligente,

C'è qualcosa che non sai, ragazza? Si. Ancora troppe cose sfuggono alla tua mente avida di conoscenza. Ma tu le assorbirai dentro di te, come una spugna. Per poi rigettarle fuori e farne i colori della tua tela. Si uniranno ai tuoi trucchi, quelle conoscenze. Aiuteranno a rendere perfetta la tua maschera. La maschera di Lydia Martin.

E sarai nuovamente perfetta.

Gli altri vedono la tua vita in paradiso. Non lo sanno, Lydia. Loro non capiscono che tu sei in caduta libera verso l'inferno. Le sue fiamme ti accolgono ogni notte. Ti lambiscono la pelle. Promesse di fuoco marchiano il tuo corpo, anticipazioni del bruciare. Diventare cenere. Cenere nera.

Nient'altro che cenere.

Ecco, artista, l'opera è finita.

Chiudi gli occhi, inspirando profondamente. Alla tua mente riaffacciano immagini veloci, fugaci. Senti le tue stesse urla rieccheggiare dentro il tuo essere, vibrando come le corde di una chitarra.
Quando riapri gli occhi, Lydia Martin sorride perfetta.


 

Angolo Wani:

Okay, sono nuova di questa fandom è questa è la seconda fict che pubblico in due giorni e che fa letteralmente senso. Non mi piace. Accidenti se non mi piace!

Ho immaginato di scrivere Lydia tante e tante volte, e questo è il miserabile risultato D:

Qualcuno mi spari, please!

Ringrazio chiunque l'abbia letta e chiunque provi a recensirla.

Grazie

Wani