Fanfic scritta per la writing community Settemì
Inconfessabile - #5 Passato






I bottoni rossi che erano stati cuciti per essere i suoi occhi erano stati scheggiati, chissà come e chissà quando, col risultato che ora il pupazzo aveva un’aria decisamente arrabbiata. Fay gli si avvicinò incuriosito e lo sollevò dal buio angolo polveroso dove era stato gettato. Era un cane, un pupazzo di stoffa nera, logorata dal tempo, ma ancora morbida e intatta, se non si faceva troppo caso ad un paio di fili che sfuggivano dalle cuciture.
“Sai che sei un po’ spaventoso?” gli disse il bambino tenendolo a penzoloni davanti a sé.
“E’ per questo che ti hanno lasciato qui da solo? Perché fai paura?”
Il pupazzo continuò a fissarlo con la sua espressione scorbutica, come se il solo fatto che gli si rivolgesse la parola lo infastidisse.
“Sì eh? Ma non devi preoccuparti, io non ho paura!”
Fay abbracciò il pupazzo e cominciò a correre verso la sua stanza in tutta fretta.
“Qui è dove staremo adesso. Sai, è un posto nuovo anche per me, ma sono sicuro che insieme non avremo problemi!”
Prese il pupazzo per le zampe cominciando a fargli fare un giro di ispezione per la camera.
“E’ successo anche a me, sai? Mi hanno mandato via perché avevano paura di me... E adesso che sono qui non mi sento tranquillo, perché sono stato da solo per tanto tempo e tutte queste cose nuove mi fanno paura. Forse anche Re Ashura avrà paura di me un giorno e mi riporterà là…”
Fay mosse la testa del cane in modo che il suo muso gli toccasse una guancia.
“Grazie! Senti, mi fai una promessa? Resterai sempre con me e mi proteggerai dalle persone che mi vogliono fare male? Scommetto che se mi proteggi tu, nessuno avrà il coraggio di farmi male!”
Le sue mani mossero ancora la testa dell’animale di pezza in modo che facesse cenno di sì. La sua espressione arrabbiata ora gli sembrava addirittura rassicurante. Fay gli rispose con un sorriso triste e un altro abbraccio, per poi correre verso il bagno.
“Adesso devo lavarti perché sei tutto pieno di polvere! E devo trovarti un nome! Quello sarà difficile… non so decidermi, me ne vengono in mente così tanti…”

Molti anni dopo, sotto l’acquazzone nel cortile della Maga, Fay incontrò uno straniero dall’aria scorbutica che gli riportò alla mente il suo vecchio giocattolo.
Ma questo chiaramente non gliel’avrebbe mai detto.








Owari

***Illustrazione qui!!!***





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