Anime & Manga > Soul Eater
Ricorda la storia  |      
Autore: indiceindaco    14/11/2012    1 recensioni
Dieci canzoni, un'impresa folle, un esercizio di stile, la ricerca dell'ispirazione e la seconda storia in questo fandom. Il tutto per due personaggi Stein e Spirit, ovviamente accompagnati da Yaoi.
Dedicata a WING. ;)
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Franken Stein, Spirit Albarn
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Titolo: Pena de l'alma.

Rating: Verde.

Personaggi: Frank Stein, Spirit Albarn.

Pairing: SteinxSpirit

Avvertimenti: Drabble. Yaoi. 

Trama: Dieci canzoni, un'impresa folle, un esercizio di stile, la ricerca dell'ispirazione e la seconda storia in questo fandom. Il tutto per due personaggi Stein e Spirit, ovviamente accompagnati da Yaoi.

Dedicata a WING. ;) 

Note: 

1. Prendi un personaggio, un pairing ed un fandom di tuo gradimento.

2. Accendi il tuo lettore MP3 in modalità "riproduzione casuale".

3. Scrivi una drabble riferita ad ogni canzone che ascolti. Per finire la drabble il tempo a tua disposizione è quello della canzone stessa. Inizi quando la canzone inizia, ti fermi quando la canzone finisce. Non continuarla, non importa quanto sia insensata la tua drabble.

4. Fallo per dieci canzoni, poi pubblica il risultato finale.

***

 

1. "Oggi sono io". Mina.

 

Il fumo della sigaretta di Stein si addensa, in spirali ineluttabili. Ti guarda, imperturbabile. Da quanto non lo vedi? Saranno cinque anni? Da quando hai sbattuto la porta del laboratorio, abbandonandolo, credevi per sempre. E proprio adesso, le parole non sembrano venir fuori. Ti nascondi dietro a quel tuo umorismo, buffo e goffo, pur di non dire le due semplici parole che ti martellano il petto:

"Mi dispiace, mi dispiace se me ne sono andato, se non sono stato forte per entrambi, se ho avuto paura."

Questo vorresti dire, ma le parole si attorcigliano sul fondo del palato, si lasciano intrappolare nella gola. Non fai altro che una risata. Come se potesse bastare. 


2. "Colorblind". Counting Crows.

 

Certe volte ti sembra di essere fuori da te stesso. Di guardare il mondo da chilometri e chilometri, ma con una lente di ingrandimento fra le dita. Tutto sembra confuso, ma nessun contorno è sfumato. Succede raramente, e solo di notte. Una mano stringe un lenzuolo candido ma rattoppato. Ti senti patetico, Stein. Vorresti alzarti, raggiungere l'altra stanza, metter su il tuo ghigno peggiore, brandire un bisturi e terrorizzare Spirit. Come ai vecchi tempi, quando tutto era più semplice, quando ancora le regole non s'intromettevano fra voi. Invece hai scavato fino all'osso, e la ferita non vuol saperne di rimarginarsi. Come potrebbe? 

 

3. "Milanó". Sigur Rós.

 

Piove a dirotto fuori, l'oscurità sembra voler ingoiare Death City. Solo un lampo sembra non essere d'accordo, così esplode rabbioso contro le finestre, illuminando la tua stanza a giorno. I tuoi occhi frugano nell'oscurità. Non hai paura ma i temporali non ti sono mai piaciuti, sono imprevedibili e furiosi. Illogici e crudeli. Tuonano nel silenzio, inondano ed ingrossano gli argini dei fiumi. Un battito di ciglia dura il fragore, ma rimbomba per sempre. Un altro tuono, un altro lampo: un'ombra è addossata alla parete. Riconosci la sagoma di Stein, ora vicina al tuo letto, in un altro bagliore ben diverso dallo scintillio della lama. Poi senti le sue labbra sulle tue. Non è lì per terrorizzarti, o schernirti, vuole confortarti con il calore della sua anima.

"Dormi, Spirit, va tutto bene. Non piove già più."

La sua voce, sommessa, viene intrappolata sulle labbra. Insensato quel bacio, leggero come il battito d'ali della falena, in quella notte in cui il mondo sembra voler annegare. Ti porti una mano sulla bocca. I temporali sono imprevedibili, illogici, ma forse non poi tanto crudeli. Ha smesso davvero di piovere, ti accorgi, subito dopo. 

 

4. "Dear Prudence". The Beatles.

 

Una mano sulla tua spalla. Quel tocco rassicurante lo riconosceresti dovunque, sembra ricordarti di respirare, di oltrepassare il fossato senza lasciarti trascinare sul fondo. Ha sempre avuto la capacità di cullare la tua anima, di scacciare la follia annidata dentro di te. Spirit ti tocca una spalla, proprio come quando eravate ancora dei ragazzini, e tu sembri vedere di nuovo. Ti volti, per ritrovare il suo sorriso rassicurante, unico punto fermo, riferimento costante di quei momenti dove la follia sembra volerti strappare gli occhi.  

 

5. "Mountain Sound". Of Monsters And Men.

 

Lo guardi, come a supplicarlo. Sai che anche lui come te odia sentirsi impotente. 

"Maka ha bisogno del suo papà, ed io mi sento inutile."

La tua muta richiesta sembra raggiungere le sue mani attonite, la sigaretta si sfila via dalle sue dita. La consapevolezza di saperti padre, schiavo di nuove regole. Che Stein non lo avesse ancora realizzato? Impossibile, forse era accettarlo, il problema. Prima era tutto così diverso, e l'adesso è già pronto a cambiare. China il capo, in quel tramonto dalle tinte rosso sangue. E mentre la tua bambina lotta con tenacia, ancora una volta sei tu ad imparare da lei.

 

6. "Karma Police". Radiohead.

 

Non ti saresti tirato indietro, la sfida con Medusa è prima di tutto una sfida con te stesso, con tutto ciò che hai scelto di essere e contro tutto ciò che di te hai ripudiato. Spirit è al tuo fianco, ancora una volta. Tutto è così irreale ed impalpabile, temi ti sia sfuggito qualcosa di fondamentale, mentre senti il freddo metallo della falce nella tua mano pallida. Capisci solo adesso quanto lei possa essersi sentita vuota, nessun bisturi avrebbe potuto riempirla come quell'acciaio. Tremi al pensiero che, quasi sicuramente, di lì a poco il contatto diventi qualcosa di più profondo: l'eco delle vostre anime. Medusa ti osserva, ma è distante, non sei perfettamente concentrato. Avviti i tuoi pensieri.

"Uniti, Stein, possiamo farcela!"

La voce di Spirit, rimbomba dentro di te, dove prima c'era solo il vuoto.
 


7. "Safe tomorrow". Lali Puna.

 

La follia ha inghiottito la sua mente. Lo sapevi, fin da quando lo hai visto vicino alla cella di Medusa. Anzi, fin da quella battaglia nei sotterranei, sapevi che sarebbe successo, Spirit. Morso dopo morso, Stein, si è lasciato deglutire da ciò che credeva di aver asportato con successo dalle proprie membra. Adesso, con la testa fra le mani, dopo le accuse di Marie, non puoi che lasciarti consumare dai rimorsi. Forse Stein aveva ragione, tutte quelle regole non facevano che complicare le cose, le rendevano affilate e ancora più dolorose di quanto non fossero. Una lacrima si tuffa nel silenzio. Se solo gli fossi stato accanto, se solo lo avessi stretto a te, se avessi legato la tua anima alla sua. 

 

"Torna a casa, Stein."

 

8. "L.". Baustelle.

 

Tutto è confuso, aggrovigliato. La vite gira a vuoto. Le strade si intrecciano, annodano. Spuntano bivi negli angoli, vicoli ciechi aldilà delle porte. Ingressi o forse uscite? Cerchi di concentrarti, guardandoti intorno, per memorizzare qualche dettaglio, per capire. Cerchi la fuga o il ritorno a casa, non lo sai. Non senti nulla, nulla a parte un rumore fastidioso. La voce di Medusa ti raggiunge, o forse è quella di una bambina? Una mela rossa. L'eco lontana del moto perpetuo degli atomi del tuo essere. Un fantasma, il te stesso mai venuto al mondo ti guarda, ma è cieco.

"Torna a casa, Stein."

Una voce, poi un volto, quello è chiaro nella tua mente. Una cascata rossa, i suoi capelli. E delle labbra, riesci a sentirne il sapore. Poi solo una luce abbagliante.



9. "The hardest Part". Coldplay.

 

I suoi occhi straripano. La voce trema, come una fiamma nella tramontana. Perché le sue mani si stringono a pugno? Lo guardi, mentre stringi la tazza di caffè, che col suo profumo seduce le tue narici. 

"Io non volevo. Non volevo andarmene, Stein." 

Spirit ti guarda, cacciando via una lacrima col dorso della mano, un gesto imperioso, che ben gli si addice. 

"Bisogna scegliere, Spirit. Non è forse quello che amavi ripetere? Hai scelto di andare via quel giorno, di chiudermi la porta in faccia. Hai scelto di sposarti, di avere una figlia."

Mantieni la voce piatta, incolore come le pareti del laboratorio, come il camice che indossi, come il sentimento rattrappito nel tuo ventricolo sinistro.

"Non ho scelto di smettere di amarti. E non lo farò, mai."

Poi la porta si chiude. Spirit è andato via, un'altra volta, e non l'hai fermato, per l'ennesima volta.

 

10. "Pena de l'alma". Vinicio Capossela.

 

Poggi la testa sul suo petto, segnato dalle cicatrici della sua instabilità insana, quel suo dannato bisogno di scoprire il perché delle cose, anche della vita. Quel suo voler immergersi nella realtà, anche a morirne, per carpirne i segreti. 

Lo guardi mentre dormi, e non puoi non sorridere contro la sua pelle, mentre il suo respiro regolare culla il tuo udito. Allunghi una mano, coprendo entrambi con il lenzuolo leggero. In questi momenti vorresti che fosse così per sempre, e quasi puoi sentire la possibilità trasformarsi in consuetudine. Senti un braccio di Stein cingerti le spalle, mentre dorme, come a voler reclamare il suo possesso su di te.

Poi ti svegli.






 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Soul Eater / Vai alla pagina dell'autore: indiceindaco