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Autore: pirateforhire    16/11/2012    3 recensioni
Dalla prima drabble: Con un ringhio furioso, Uncino si voltò verso l’indegno principe che avevano resuscitato per una sola ragione. «Perché diavolo non si è svegliata?!» gridò rabbiosamente.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aurora, Filippo, Killian Jones/Capitan Uncino, Mulan, Un po' tutti
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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PRIMA DI LEGGERE :  Salve :3 Allora innanzi tutto, come avrete notato, la storia è una traduzione perciò, nel caso la voleste leggere o vogliate controllare cose che non vi sono chiare nella traduzione vi allego il link alla fine di questo 'avvertimento'. Se trovate errori di qualsiasi sorta, da errori di battitura a quelli di traduzione vi prego di dirmelo dato che è la prima ff che traduco e non sono poi pratica D:
Ovviamente alcune parole o delle frasi sono state cambiate cercando di non discostarmi dalla storia originale, capirete, però, che non potevo certo scrivere 'I di lei occhi non si erano ancora dischiusi' :') 
Detto ciò la drabble contiene personaggi che compaiono nella seconda stagione di OUAT quindi, al fine di non spoilerarsi alcuni episodi, siete avvertiti :)
L'episodio qui descritto non è avvenuto nella serie, la ragazza da cui ho preso la drabble per tradurla, ovviamente con il suo consenso, scrive ff su richiesta e questa mi sembrava particolarmente carina.
Se ne volete conoscere altre basterà che mi chiedate di tradurle, non sono ne' particolarmente lunghe ne' impegnative perciò non ci saranno problemi :)
Dopo avervi ampiamente annoiato, alfine, vi auguro una buona lettura.
(
http://thebeautyandthepirate.tumblr.com/post/35691145789/in-which-aurora-and-hook-share-their-first-kiss


Lei era ancora addormentata

I suoi occhi non si erano aperti e le sue labbra rosee non si erano dischiuse.
Lui si avvicinò lento, come in trance, Il suo sguardo si muoveva freneticamente sul corpo di lei alla ricerca di un qualsiasi movimento, una contrazione…Niente. La fredda, dura consapevolezza lo colpì come una secchiata d’acqua gelida. Lei non si stava svegliando.
 
Con un ringhio furioso, Uncino si voltò verso l’indegno principe che avevano resuscitato per una sola ragione. «Perché diavolo non si è svegliata?!» gridò rabbiosamente. 
Sentiva il suo corpo posseduto dall'ira e riusciva a stento a frenarsi dal prendere a pugni il povero Principe Filippo.
 
Il suono di una spada sguainata velocemente raggiunse l’orecchio del pirata che guardò in quella direzione per vedere Mulan, la guerriera, fissarlo con sguardo d’acciaio, stringendo la propria arma con sicurezza. La donna non disse una parola ma i suoi occhi trasmettevano un avvertimento, forte e chiaro.Di’ un’altra parola e potrai dire addio alla tua gola.
 
Il fatto era che non gliene poteva importare di meno. Non gli importava se Mulan avesse mantenuto la sua minaccia, la mente di Aurora sarebbe rimasta per sempre posseduta dalle fiamme. «Fallo.» disse semplicemente. «Sono pronto per ricevere la tua spada.»
 
«Fermi! Fermi!» Neve li interruppe con un’occhiata severa che fece rinfoderare la spada a Mulan. «Concentriamoci su cosa è importante in questo momento, come-»
 
«Come il fatto che le labbra del qui presente Principe non funzionino più. L’aldilà le ha forse rovinate, amico?» sogghignò in direzione dell’altro. Si chiedeva amaramente come Aurora potesse averlo mai amato. Quell’uomo non rassomigliava per niente al giovane audace e coraggioso che Aurora era solita descrivere con parole dolci e sguardo sognante.
 
Negli occhi di Mulan passò un lampo di rabbia, la sua bocca si aprì per rispondere ad Uncino ma fu il Principe a prendere coraggio, infine, e a parlare «Ha funzionato l’ultima volta…I-Io non capisco.» balbettò con aria disorientata e confusa.
 
«Bene, grazie per la tua collaborazione.» ghignò Uncino. «C’è qualcun altro qui che è estremamente impressionato dalla mancanza di utilità di quest’uomo? No? Solo io?» Il suo tono diventava sempre più sarcastico e sprezzante mentre una cocente frustrazione scavava l’interno della sua anima.
 
Mulan digrignava i denti in attesa di dire qualcosa e alla fine scattò «Come osi?!» domandò, «Come osi comportarti come se ti importasse qualcosa di lei quando solo pochi mesi fa tu eri il nostro nemico?» La guerriera avanzò facendosi più vicina ad Uncino, i suoi occhi neri ardenti di rabbia e sdegno.
«Per quanto mi riguarda sto cercando di comprendere come lei, una leale amica e compagna, abbia voluto spontaneamente prendere la maledizione al posto di un pirata disonesto come te.»
 
Gli occhi del Principe Filippo si dilatarono dallo stupore che quelle parole gli avevano suscitato «Lui? È per lui che lei è stata maledetta?!» nelle sue parole si poteva chiaramente sentire un pizzico di gelosia e, per alcune ragioni, questo provocò in Uncino un’immensa soddisfazione accompagnata da un debole piacere.
Il suo sorriso si ampliò, «E’ vero. Lei ha preso la maledizione al mio posto. Ha senso, non credi? Comunque il suo principe è stato finalmente resuscitato e i due possono stare assieme. Non ti da’ un po’ fastidio che lei ti abbia lasciato per un pirata come me?»
 
Le parole uscirono senza che lui potesse impedir loro di trovare la via delle labbra, avevano un retrogusto amaro e sbagliato. Avrebbe dovuto vergognarsi di ciò che aveva appena detto. Era come prendere il nobile gesto che la fanciulla aveva compiuto e deturparlo. Questo non era quello che voleva fare. Dannazione, anche nel sonno lei era la sua coscienza.
 
Un pesante silenzio si propagò nell’aia e l’unico suono udibile fu il respiro calmo e regolare di Aurora.
 
«Forse il suo vero amore è cambiato.»
 
Era stata Biancaneve a parlare risvegliando nel cuore di Uncino un bagliore di speranza.
 
«…E’ possibile?» Il dubbio si fece chiaro negli occhi di Mulan, la stessa domanda era nello sguardo di tutti i presenti. Il vero amore era fatto per essere costante e immutabile… Questo era ciò che le favole di felicità e spensieratezza che Wendy era solita leggere spesso ai Bambini Sperduti dicevano.
 
«Il vero amore ha molte forme.» spiegò Neve, «Emma e Henry, io e Azzurro, forse Aurora una volta vi amò davvero, Filippo.» accorgendosi di stare ferendo, con quella frase, il Principe modificò abilmente quanto rapidamente il concetto «Non che non vi ami ancora ma, forse, non nel modo in cui lo faceva una volta.» Sorrise debolmente all’espressione sconcertata del Principe.
 
Mulan aggrottò le sopracciglia «Anche se questo fosse vero dovremmo trovare il suo vero amore…Non ne abbiamo il tempo.»
 
Neve si schiarì la voce, guardando Uncino «Forse non dobbiamo cercare poi tanto lontano.»
 
Uncino indietreggiò immediatamente. Non che l’idea lo disgustasse, anzi, il contrario. Ma non era mai stato il vero amore di nessuno, e lui non aveva mai considerato nessuno il suo vero amore. L’idea di appartenere a quella fanciulla e che lei appartenesse a lui era qualcosa che la sua mente non riusciva a concepire.
Non poteva comprendere come lei, un innocente principessa, e lui, uno sporco pirata, potessero amarsi.
 
«Uncino?» la voce gentile di Neve interruppe i suoi pensieri, lui volse lo sguardo angustiato sul volto dall’espressione materna di lei.
 
«Non penso proprio di essere io.» rispose senza riflettere. Ma c’era una voce dentro di lui che sussurrava ‘E se invece...’, Quel pensiero, quella singola idea che dominava la sua mente, lo consumava. Voleva essere lui a risvegliarla.
 
Neve gli sorrise teneramente, «Prova» sussurrò. «Se davvero la ami potresti essere te a salvarla.». La sua mano lo sospinse gentilmente in avanti e, grazie a quel piccolo incoraggiamento, il pirata iniziò a camminare lentamente verso il corpo immobile di Aurora.
 
Non poteva starle così vicino, si sentiva come indegno, tanta era la perfezione della fanciulla. Non era così che dovevano andare le cose, lui non doveva essere lì, al posto di un coraggioso eroe. Lui era solo Killian Jones, un pirata dai bassi principi e inesistenti valori. In cuor suo sperava che, nonostante tutto, Killian Jones fosse abbastanza da rompere la maledizione che incombeva sulla donna che aveva imparato ad amare.
 
Chinandosi guardò le sue labbra e, con un sottile sorriso, le baciò gentilmente e mai bacio era stato più dolce.
 
Si ritrasse, osservandola con paura. I secondi scorrevano inesorabili, al termine del decimo gli occhi della principessa si spalancarono mentre le sue iridi blu mettevano lentamente a fuoco l’uomo che la sovrastava. Ad Uncino si mozzò il fiato in gola. Killian Jones ce l'ha fatta. Lui, il pirata, ce l'ha fatta.
 
«Killian?» la voce sorpresa di lei risuonò nell’aria. Si mise lentamente a sedere, aggrappandosi alle braccia dell’uomo per mantenere l’equilibrio. Lo sguardo della principessa vagò per un poco attorno soffermandosi sui presenti per poi immediatamente tornare su di lui.
Lo stupore era evidente nei suoi occhi «Killian, eri tu?»
 
Lui le sorrise, «Contrariata, milady?»
 
Alla sua battuta un sorriso smagliante le illuminò il volto, avvinghiò le braccia al collo del pirata e lo avvicinò a se. Lui la tenne stretta al suo corpo.  La quantità di gioia che lo assalì era quasi incredibile. Mai, nella sua intera vita, si era sentito così felice.
 
«Molto contrariata.» affermò lei assumendo un’espressione severa ma gli angoli dei suoi occhi erano piegati in un sorriso. «Peccato che non potessi essere cosciente durante il nostro primo bacio.»
 
«Non vi preoccupate, altezza» sorrise lui.
 
«Se sarete cosciente per i dieci mila che verranno sarò un uomo felice.»
 
 
  
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