POV Merlino
 
Le porte del salone non si aprivano…
Battei i pugni, cercando di forzarlo…
Ma che mi prendeva?
Ero un mago, dannazione!
 
Il mio palmo sfiorò il chiavistello…
E questo si fuse, permettendomi di entrare…
 
Le porte sbatterono contro gli stipiti, ma non fermarono Morgana, china su…
- Artù!- urlai.
Lo vidi, pallido… Ansante…

La maga stava assorbendo la sua energia vitale…
Lei si voltò, al mio grido…
 
POV Artù
 
Mi sentivo debole…
Privo di forze…
Vedevo gli occhi della donna brillare di quella luce innaturale…
E sentivo un forte dolore proprio nel punto in cui la sua mano sfiorava il mio torace…
 
Udii, come in un sogno, la voce di Merlino.
Il mio servitore.
Il mio più caro amico…
 
E vidi Morgana distrarsi…
 
Fu merito dell’adrenalina, credo…
Infatti, riuscii ad agguantare la spada…
 
POV Morgana
 
Artù stava morendo.
Lo sentivo…
E aveva come unico, inutile appiglio, la sua fedele spada…
Un sorriso mi si dipinse in volto.
Il suo ultimo respiro avrebbe significato per me campo libero…
 
POV Merlino
 
Non potevo tergiversare.
Dovevo agire…
 
Ero intenzionato a distogliere Morgana da Artù, scagliandola lontano…
Così…
Tesi la mano, e lanciai l’incanto.
 
Un vento impetuoso invase la sala del trono…
Gli stendardi rosso scarlatto ondeggiarono, per poi divenire come fruste, sui muri…
E quando l’incantesimo colpì la mia amata, questa venne spinta in avanti…
E le sue neri vesti si tinsero dello stesso colore dei gonfaloni…
 
- No…- esalai.
 
POV Morgana
 
Contrastai l’incanto, diminuendone l’effetto.
Ma…
Non tenni conto della spada che Artù impugnava e che aveva rivolto al mio torace…
 
Mi trafisse.
Sentii il calore macchiarmi gli abiti, correlato da un gelo istantaneo che mi pervase le membra…
Mi staccai repentinamente dal mio fratellastro, togliendomi così la lama dal petto…
E qualcuno mi afferrò alle spalle.
Merlino…
 
POV Merlino
 
Corsi verso di lei, afferrandola prima che toccasse terra…
- No, Morgana, no…- sussurrai, carezzandole le gote…
Vidi Artù sollevare lo sguardo, ma non gli diedi importanza…
Ora, era la mia amata ad avere bisogno di me.
Lacrime calde mi scaturirono dagli occhi, rigandomi le guance...
- Non… deve finire così…!- esclamai, disperato.
Morgana respirava a scatti, e il sangue continuava a sgorgare, copioso…
- Ti… Ti guarirò, io…- mormorai.
Con le poche forze che aveva ancora in corpo, mi prese le mani. E scosse la nuca.
- Era… d-destino… Merlino…-
Mi osservò, con occhi lucidi.
- O io… o Art-Artù…-
Scoppiai a piangere, e, bagnata dalle mie lacrime, colei che avevo amato esalò il suo ultimo respiro.
 
Il bene aveva vinto.
Ma io avevo perso.
Sì, avevo perso lei…