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Autore: Marceline    18/11/2012    4 recensioni
E inoltre che sopportarselo a casa, doveva sopportarlo anche a lavoro. "Non riesco a suonare la chitarra con il pancione!" "Gerard non sbagliare le note quando canti che disturbi il bambino!" "No, Gerard, questa canzone contiene troppe parolacce, e se il bambino un giorno la ascoltasse?!"
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU | Avvertimenti: Mpreg
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Frank si guardò acidamente allo specchio. Dio, era diventato una balenottera in calore che aveva appena ingurgitato un'altra balenottera in calore.
- Geraaard! - Urlò senza scomporsi troppo davanti allo specchio.
Sentì un tonfo e poi svariati passetti ciabattati che si avvicinavano a lui. Odiava quelle cazzo di ciabatte rosa che urtavano i suoi cazzo di nervi a fior di pelle. Cazzo di ormoni a palla che gli urtavano tutto il sistema nervoso.
- Si, amore? - Gerard stava palesemente dormendo fino a due secondi prima. Ecco spiegato il tonfo; era caduto dal letto.
- Certo, io sono qui ad ingrassare e tu non fai altro che dormire! Non sei di aiuto in nulla, sei inutile! Troia! - Frank sbraitava come un metallaro convinto ad un concerto. Gerard strabuzzò gli occhioni verdi e deglutì. Sapeva a prescindere che qualsiasi cosa avesse detto avrebbe sbagliato..
- Scusa, amore... Davvero, tesoro, io... Cosa vuoi che faccia? - Gerard aveva una vocina così leggera che nemmeno sembrava la sua. Dove era finito Gerard Fottutamente Way?
- Amore, tesoro e gngngn. Mica facevi tutto il dolce mentre mi mettevi incinto! - Frank sbuffò e se ne andò via, verso la cucina. Gli era venuta un'inspiegabile voglia di cetrioli.
Gerard sospirò e si passò una mano sul volto stanco. Da quando Frank aveva scoperto di essere incinto era diventato una checca isterica perennemente mestruata. Che poi che culo che aveva avuto Gerard; si era beccato un ragazzo che fuori lo era, ma dentro aveva l'apparato riproduttivo di una donna. No, davvero, che culo.
E inoltre che sopportarselo a casa, doveva sopportarlo anche a lavoro. "Non riesco a suonare la chitarra con il pancione!" "Gerard non sbagliare le note quando canti che disturbi il bambino!" "No, Gerard, questa canzone contiene troppe parolacce, e se il bambino un giorno la ascoltasse?!"
Davvero, Gerard era vicino all'orlo dell'esaurimento.
E l'urlo di Frank dalla cucina fu la goccia che fece traboccare il vaso.
- Geeerard! Vieni immediatamente qui, oddio! - Ma possibile che non si sgolasse ad urlare così tanto?
- No, hai rotto il cazzo! Apritelo tu il tuo fottuto barattolo di nutella, checca! - Gerard era già cn un piede sulle scale, pronto per tornare a letto e dormire.
- Ma quale nutella! Mi si sono rotte le acque! Muovi il tuo fottuto culo gay e vieni qui! - A Gerard si congelò il sangue nelle vene. Non era pronto per quel momento. Non poteva portare Fank in ospedale. E se Frank avesse sofferto tanto? E se fosse morto di dolore? E, oddio, se il bambino fosse morto? Effettivamente come faceva ad uscire il bambino se...
- GERARD! - L'ennesimo urlo di Frank lo svegliò dalla catalessi e si mise a corrrere come un'ossesso per il salone. Ovviamente urtò in pieno la poltrona e fece cadere un vaso contenente delle fottute piante.
Arrivato in cucina vide Frank accasciato a terra. Oddio, cosa doveva fare?
Lo aiutò ad alzarsi e lo fece sedere su una sedia intorno al tavolo. In meno di mezzo secondo prese le chiavi dell'auto e fiondò l'uomo partorente in auto. Pregò dio di non svenire dalla troppa emozione.
 
Gerard era fermo davanti al letto di Frank. L'uomo che amava ancora non si svegliava, per via dell'anestesia dovuta al parto cesareo. Si ritrovò a pensare che non era affatto una checca isterica. Gli aveva donato la cosa più bella della sua vita.
Gerard stringeva tra le braccia un fagottino rosa. Una femminuccia, una bellissima bambina con gli occhioni di Frank. Gerard non avrebbe mai potuto pensare che al mondo ci potesse essere qualcosa più bello di Frank, e invece aveva quella piccolina tra le braccia.
Ancora non aveva un nome, voleva aspettare Frank per deciderlo.
Gerard si perse ad osservare la piccola, di nuovo. Aveva le labbra a cuoricino rosse, le guanciotte piene e rosate, le manine paffute che già cercavano di stringere le sue, lunghe e pallide...
- Ha il tuo nasino... - Gerard quasi si spaventò a quel sussurro. Alzò il viso e vide Frank osservare la loro piccola. Cercava di fare un sorriso su quel volto stanco e provato.
- Ed ha i tuoi o-occhi... - Gerard era emozionato come non mai. Non aveva mai amato Frank così tanto come in quel momento, con gli occhi arrossati e un sorriso tirato sul volto.
- Diciamo che è già figa da appena nata. - Sghignazzò il più basso. A Gerard sembrava che il cuore stesse per scoppiare per il troppo amore; amore per Frank e la piccola.
Si avvicinò al letto e lasciò un bacio sulle labbra screpolate di Frank, poi gli mise la piccolina tra le bracca. Il contrasto tra la pelle pura e candida della piccola e le braccia macchiate a vita dall'inchiostro di Frank era assurdamente bello.
- Come la vuoi chiamare? - Chiese Frank, senza scollare lo sguardo dalla neonata.
- Non saprei... tu? -
Frank alzò il volto, mordendosi il labbro inferiore.
- Bhe, a me piacrebbe Lily... Come la madre di Harry Potter e sua figlia! - La piccolina si smosse tra le sue braccia, infastidita dal quasi urlo di gioia di Frank. Gerard sghignazzò e si sedette sul letto, di fianco a Frank.
- M-ma so che ti piace da morire il nome Bandit... Potremmo chiamarla Lily Bandit, no? - Chiese Frank speranzioso, gli occhioni hazel spalancati.
- Due nomi? - Chiese sorridendo Gerard. Frank annuì.
- Io ne ho addirittura tre. - Fece spallucce il tatutato.
- E Lily Bandit sia. - Disse sorridendo Gerard.
Erano un quadretto famigliare felice, erano così pieni di amore l'uno verso l'altro da sembrare quasi stucchevoli. E pensare che Gerard quasi non sopportava più Frank e viceversa. Quel piccolo fagotto rosa aveva irportato la pace e l'amore tra i due.
- Oh, merda! Credo che abbia sganciato! Cazzo, come si cambia il pannolino?! -
 
 
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Tutto è cominciato ieri, quando Alessia mi mise in testa l'idea di un Frank incinto. Oggi, quella troiaccia, mi ha fatto vedere una foto modificata del Franco con il pancione.
Diciamo che era partita come una cosa demenziale, ma poi il lato dolce ha avuto la meglio lol
Una recensione è sempre gradita!
Un bacio, Marceline- Flavia.
  
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