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Autore: Marceline    19/11/2012    3 recensioni
- Muovi il culo, Giulietta. Romeo è arrivato. - Disse Gerard entrando nella stanza e facendo sobbalzare il biondo.
- Scusa, perché dovrei essere io la donna? - Chiese confuso. Gerard fece spallucce.
- E' chiaro tanto quanto Frank lo prende al culo da me. - Disse in tono ovvio.
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Rikey :3
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mikey sfrecciava da una parte all'altra nella sua piccola camera confusa. Aveva gli occhi dilatati dall'emozione, la fronte aggrottata dalla preoccupazione e il labbro inferiore quasi livido a forza di morderlo.
- Mik, stai calmo. Ti prenderà un attacco cardiaco. - Frank se ne stava stravaccato sul letto a ciancicarsi chissà quale caramella. Tecnicamente non era proprio sdraiato sul letto. Era spalmato addosso a un Gerard sonnecchiante che sembrava proprio non fare caso all'isteria di Mikey e al proprio ragazzo che gli usurpava metà del corpo, usandolo come cuscino.
- Stai calmo un paio di palle, Iero! - Mikey si fiondò all'interno dell'armodio alla ricerca della maglietta perfetta.
Frank sghignazzò bellamente e si godette il culetto rachitico di Mikey che si spostava da una parte all'altra del mobile, il busto sprofondato all'interno.
Mikey sentiva il cuore battergli così forte che proprio non riusciva a capire come fosse possibile.
- Seriamente, Mikey, è solo Ray... - Gerard nemmeno aprì gli occhi per biascicare quella frase.
Mikey sentì come se un'attizzatoio ardente gli avesse punto il culo. Scattò fuori dall'armadio - con allegate addosso circa venti magliette e qualche pantalone incastrato alle braccia - e si voltò a guardare suo fratello. Anzi, non è che lo guardava, lo trucidava con lo sguardo. Frank cominciò di nuovo a sghignazzare.
- Gerard, come ti sei sentito la prima volta che sei uscito con Frank? - Mikey aveva lo sguardo fisso sulle palpebre chiuse di Gerard. Quest'ultimo capì che il discorso si era fatto serio e lasciò perdere il proprio sonnellino ristoratore. Finse di pensarci un po' su e si beccò una gomitata sulle costole da Frank.
- Bhe... Ero agitato. Ma solo perché non lo conoscevo. Tu Ray lo conosci da anni! - Gerard si era tirato su a sedere e aveva preso a gesticolare nel suo solito modo buffo. Mikey sbuffò.
- Scusa se non ho conosciuto Ray ad un cazzutissimo concerto ma invece me lo sono ritrovato dentro casa all'età di undici anni! -
- Ehi, fai poco la donna mestruata che se non fosse il mio migliore amico nemmeno lo conosceresti. - Gerard si finse offeso e tanto per rompere le palle a Frank gli rubò una liquirizia dal sacchetto.
- Giù le mani! - Disse Frank dando un colpetto alla mano ladra del suo ragazzo.
- Mmmh, non dicevi così stanotte, però... - Gerard si cimentò nell'imitazione di una pornodiva africana obesa. Osceno, davvero.
- Gerard! - Urlicchiò Frank, fingendosi scandalizzato.
- No, ma io dico, continuate a porneggiare sul mio letto mentre sono in crisi pre-appuntamento! - I neuroni di Mikey ormai erano giunti al limite, stava diventando scemo e irrascibile. Sbuffò per l'ennesima volta e prese due magliette dalla pila che era crollata all'interno dell'armadio durante la sua faticosa ricerca.
- Nera o blu? - Chiese tenendo in mostra le magliette. Attese che le due lesbiche la smettessero di leccarsi la faccia a vicenda e guardassero le magliette.
- Nera. -
- Blu. -
- Mi sa che metto quella marrone... - Disse, lanciando poi le due magliette all'aria e prendendo la sudetta maglietta marrone.
- Apprezzo molto che tu ci tenga alle nostre opinioni, Miks. - Disse con un tono da checca Frank, agitando le mani in un modo davvero molto poco virile. Anche Gerard ne rimase parzialmente scioccato.
- Che gay... - Scosse la testa il moro e tornò al suo amato sonnellino.
 
Mikey era lavato, pettinato e addirittura profumato. Si sedette sulla sedia della scrivania e si perse a ricordare... In realtà pensò solo al giorno precedente.
Erano come al solito a casa Way a fare le prove della band. E poi, bum, Ray gli aveva chiesto di uscire. Così, magari si conoscevano meglio.
Mikey aveva saltellato internamente dalla gioia e aveva accettato. Che poi cosa si dovevano conoscere meglio che si conoscevano dalla prima media, bha...
Mikey aveva da sempre avuto una cotta per Ray - tranne per un breve periodo in cui era convinto che gli piacesse Frank - e davvero, stava morendo dall'entusiasmo solo per una semplice uscita.
Che poi poteva aver frainteso tutto, magari sarebbero usciti come al solito e sarebbero rimasti amici. Per sempre. Fino alla fine dei loro giorni. A Mikey venne il voltastomaco al pensiero. Lui voleva di più da Ray.
- Muovi il culo, Giulietta. Romeo è arrivato. - Disse Gerard entrando nella stanza e facendo sobbalzare il biondo.
- Scusa, perché dovrei essere io la donna? - Chiese confuso. Gerard fece spallucce.
- E' chiaro tanto quanto Frank lo prende al culo da me. - Disse in tono ovvio.
- Ti ho sentito, stronzo! - Disse Frank. La voce proveniva dalla cantina barra camera di Gerard.
- Era quello che volevo! Non rivestirti che ora torno! - Gli urlò di rimando il moro.
- Avete fatto sesso mentre mi facevo la doccia?! - Domandò inorridito Mikey.
- Non vedo l'ora di fare una cosa a quattro io, te, Frank e Ray. - E di nuovo troieggiò in un modo davvero deplorevole.
Mikey lo lasciò perdere e scesa al piano inferiore.
Ray era seduto sul divano a fare zapping alla tv. Aveva i capelli ricci e vaporosi che gli incorniciavano confusamente il volto, gli occhi color cioccolato così profondi da far chiudere lo stomaco di Mikey...
- Hei, Way! - Disse Ray saltando su dal divano e spegnando la tv. Sembrava così rilassato... Sembrava lo stesso di sempre... E invece Mikey tremava come una foglia. Idiota.
- C-ciao Ray. - Mikey abbassò il volto e arrossì. Davvero, si sentiva un completo idiota!
- Allora, si esce? - Chiese sorridendo il riccio. Mikey annuì, già sconfitto. Sapeva che sarebbe staa l'ennesima uscita da amici, e oddio, voleva urlare in faccia a Ray che lo... Ray gli prese la mano e lo trascinò fuori dalla porta di casa.
All'iniziò Mikey pensò che fosse solo per farlo uscire. Ma poi Ray fece scorrere i loro palmi finchè le dita non si incastrarono tra loro.
 
- Davvero, quel cameriere era un completo idiota! - Mikey di nuovo scoppiò a ridere e Ray lo seguì a ruota. Alla fine erano rimasti a cena fuori. Avevano passato il pomeriggio a girovagare per Belleville e poi erano andati a mangiare una pizza.
Mikey si sentiva fluttuare talmente era felice, aveva passato una giornata e serata bellissime. Ed era ancora più felice perché la mano di Ray non si era mai separata dalla sua.
Dopo qualche altro passo arrivarono fino alla porta di casa Way. E Mikey si rese pienamente conto di far la parte della donna. E nemmeno gli dispiaceva.
- Ho passato una bellissima giornata, Mik. - Ray distese le sue labbra carnose in un altro bellissimo sorriso. Mikey non potè fare altro ma sentì che la malinconia lo assaliva... Non voleva che quella giornata finisse...
- Anche io... - Sussurrò Mikey.
- Bhe, allora ci vediamo alle prove. - Disse Ray e Mikey annuì sconolato.
Ray voltò le spalle e si diresse nuovamente verso la strada. Un senso di vuoto assalì Mikey, era come se una nebbia gli avesse accecato la vista. Ray era il suo sole... Era stato così bene per tutto il giorno al calduccio... La mano gli si era congelata da quando quella di Ray si era staccata da lui.
- Ray! - Urlò Mikey, senza saperne il motivo... o forse si?
- Mh? - Ray si voltò e tornò sui suoi passi. Mikey lo aspettava lì nel vialetto, impalato.
- Ray, ecco io... - Mikey non trovò le parole. E così cercò di spiegarsi in un altro modo.
Gli gettò le braccia al collo e si fiondò sulle sue labbra carnose che avea desiderato così a lungo. Ray sorrise sulle labbra fine dell'altro e gli strinse le mani ai fianchi, ricambiando il bacio. Mikey si sentiva così bene tra quelle braccia che così tanto aveva bramato. Si sentiva... completo. E tutta l'ansia che aveva provato prima era sparita.
Si baciarono a lungo, avvinghiati l'uno all'altro, senza nemmeno il bisogno di respirare. Tutto ciò di cui avevano bisogno era lì, tra le loro braccia. L'uno aveva bisogno dell'altro.
- Ehi, volete smetterla? Così mi fate eccitare Frankie! - Urlò Gerard dalla finestra della cucina.
 
 
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Per tutta la mattina non ho fatto altro che pensare a questa OS lol
I miei voti in matematica ne risentiranno, ma...
Era da un po' che volevo scrivere su Mikey e Ray perché solitamente mi concentro solo su quelle due lesbiche di Gerard e Frank lol
Spero che non vi abbia fatto schifo e che vogliate recensire!
Un bacio, Marceline- Flavia.
  
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